Calcio, Serie C. Capuano prima della Vibonese: "La nostra partita più importante"

Calcio, Serie C. Capuano prima della Vibonese: “La nostra partita più importante”

Simone Milioti

Calcio, Serie C. Capuano prima della Vibonese: “La nostra partita più importante”

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martedì 19 Ottobre 2021 - 18:31

Una vittoria dell'Acr Messina, secondo mister Capuano, "potrebbe aprire scenari importanti nel campionato" e ai tifosi chiede: "Dateci una spinta"

MESSINA – Lo dice chiaro e tondo mister Ezio Capuano, quella contro la Vibonese sarà la partita più importante del campionato dell’Acr Messina. I biancoscudati arrivano dalla vittoria di Potenza e già il nuovo allenatore confessa che nelle sue condizioni “con tanto lavoro da fare giocare ogni tre giorni non aiuta”.

La sfida delle 17:30 al Franco Scoglio, contro la penultima nel girone C di Serie C a 7 punti con il Messina a 8, è una sfida che “può aprire scenari importanti per il campionato”. Vincendo il Messina balzerebbe a 11 punti gettandosi nella mischia di metà classifica, senza la vittoria resterebbe a lottare per la salvezza sempre approcciando le partite con la paura di sbagliare.

L’avversario Vibonese

“Come fatto col Potenza abbiamo studiato i nostri avversari e speriamo che mettendo in pratica le nostre strategie possa andarci bene e riusciremo a metterli in difficoltà. Loro sono una buona squadra che gioca un bel calcio. Non buttano la palla e non speculano sull’avversario.

Sono preoccupato di questa partita, perché veniamo da una vittoria in trasferta che può distrarci. Non abbiamo ancora risolto nulla con una sola vittoria e non possiamo sapere se D’Agostino (allenatore Vibonese, ndr) giocherà nel modo in cui noi pensiamo e abbiamo preparato la sfida o cambierà qualcosa rispetto a ciò che ci aspettiamo”.

Gestione del gruppo Acr Messina

“Quando si gestisce un gruppo ci sono responsabilità da prendere per la garanzia del gruppo. L’allenatore quando fa una scelta ha delle motivazioni, se non convoco qualcuno non lo vedo pronto. Riguardo ai 5 cambi per me è una cosa positiva, lo è per un allenatore che sa leggere la partita. Il cambio può fare la differenza in positivo ma anche in negativo, a noi ad esempio a Potenza ci è andata bene.

Non bisogna confondere la gestione del gruppo con dare un contentino in campo a qualcuno. Anche chi scende in campo due minuti deve dare il suo contributo. Se uno è schierato e fa male per un problema tattico o fisico si può sostituire. Se faccio subentrare uno e gioca male è diverso. Per questo dico che la gestione della squadra è diversa e che io non dò contentini”.

Il supporto dei tifosi

“Siamo la squadra più giovane al di sotto dei 25 anni di media. Un collettivo del genere va coccolato e aiutato, il pubblico non deve darci una mano ma una spinta. Giocare sotto la curva del Messina non è facile, noi però abbiamo mantenuto quanto detto, e a Potenza abbiamo sofferto e sudato.

Domani si gioca ad un orario strano, ma son convinto che i tifosi ci saranno e ci daranno una grande mano perché conosco il tifo messinese. Per chiunque lavorare a Messina, come in tutte le grandi piazze, è un privilegio di pochi e desiderio di tanti. Prima volta anche per me in panchina, neanche da avversario ero stato al Franco Scoglio. Sono un po’ grande per emozionarmi, ma sono sicurò che proverò forti emozioni”.

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