Cambio di passo, niente dimissioni. De Luca: "Si va avanti senza se e senza ma"

Cambio di passo, niente dimissioni. De Luca: “Si va avanti senza se e senza ma”

Francesca Stornante

Cambio di passo, niente dimissioni. De Luca: “Si va avanti senza se e senza ma”

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martedì 28 Gennaio 2020 - 01:09

Sventato anche questa volta il rischio dimissioni del sindaco De Luca. In 16 hanno approvato alla fine il suo cambio di passo "rivisitato" ma per De Luca non poteva ridursi tutto a una questione numerica

«Non è l’esito numerico che sto a valutare. Mi rasserena aver ridotto il fronte del no a prescindere. E’ un dato di cui vado orgoglioso. La città non se ne farà nulla dei non voti e non me ne faccio nulla neanche io. La qualità del sì oggi è aumentata in relazione solo a un aspetto: meglio una maggioranza risicata ma convinta e coesa e non 20 voti in parte drogati dalle assenze e dalle irresponsabilità».

Sono state queste le primissime parole del sindaco Cateno De Luca pochi secondi dopo la votazione in aula del “Cambio di passo”. La terza seduta ha messo la parola fine a quella che è stata una fiction a puntate che ha tenuto banco in questo primo mese dell’anno. Dopo giorni frenetici di contatti, conteggi e mediazioni, alla fine l’aula si è espressa e il sindaco è riuscito a sfiorare quello che era stato il numero che aveva chiesto dall’inizio come condizione per non dimettersi.

De Luca voleva 17 sì per avere la certezza di poter contare su una “maggioranza”, che però non vuole definirsi tale, per andare avanti. In 16 hanno approvato il suo “Cambio di passo”. Una versione 2.0, modificata nella sostanza dal maxi emendamento proposto dallo stesso sindaco e che ha eliminato la “cabina di regia” e alcuni punti che non avevano trovato il benestare di molti pezzi d’aula sulle modifiche del regolamento del consiglio. 

Come ha votato l’aula

In aula al momento del voto erano in 27 su 32. E la geografia di questa votazione regala soprattutto gruppi frammentati e spaccature che si sono palesate proprio sull’altare del “Cambio di passo”, per usare le parole dello stesso sindaco.

De Luca ha incassato 16 sì, 10 voti contrari e la consueta astensione del presidente del consiglio Claudio Cardile che però, prima del voto, ha voluto dire al microfono che comunque anche lui aveva firmato insieme ad altri colleghi un documento che apriva al dialogo.

I favorevoli

Tra i favorevoli Massimo Rizzo, Biagio Bonfiglio e Nello Pergolizzi di LiberaMe. E sempre dal centrosinistra anche Libero Gioveni che ha anche annunciato l’addio al gruppo Pd. Dal centrodestra i sì di Nicoletta D’Angelo ex genovesiana che ha lasciato nei giorni scorsi OraMessina, Giovanna Crifò, genovesiana di Forza Italia che si è presentata in aula nonostante i suoi colleghi abbiano scelto di non esserci, Ugo Zante. Poi hanno votato a favore gli ormai ex 5Stelle Serena Giannetto e Francesco Cipolla. Fondamentale il ritorno in aula dei tre di Sicilia Futura Piero La Tona, Nino Interdonato e Daria Rotolo. Tra i 16 anche Alessandro De Leo di Più Europa, Salvatore SerraGiovanni Caruso che è vicino alla Lega ma è rimasto nel gruppo Bramanti sindaco e Pierluigi Parisi anche lui della Lega, altro gruppo che ha votato in modo discordante.

I contrari

Hanno invece detto no al “Cambio di passo” i consiglieri Pd Antonella Russo e Gaetano Gennaro, e non è passata inosservata l’assenza di Felice Calabrò. Insieme a loro anche Alessandro Russo che ha votato in direzione contraria rispetto ai suoi colleghi di LiberaMe. Compatto il gruppo dei 5Stelle con i no di Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco, Paolo Mangano e Giuseppe Schepis. No dall’altro pezzo di Lega composto da Dino Bramanti e Giovanni Scavello.

Una mappa del voto da cui De Luca ha deciso che si può ripartire.

«Oggi non posso oggi porre la questione di principio del numero, come tanti hanno cercato di farmi fare. Non mi attacco al voto che mancava. Che c’è, ma è mancato. Qui oggi al cospetto della città ci sono 16 sì convinti di un programma di delibere che bisogna affrontare e discutere una per una. Si è spostato il baricentro da quello che per molti era il no a prescindere su un terreno di dialogo. Cosa faremo? Continueremo ad amministrare questa città e con maggiore determinazione. Si conclude così questo momento di grande confronto. Sono sicuro che la città vi ringrazia ed è logico che lo fa sulla scorta dei risultati che abbiamo finora conseguito. Adesso dobbiamo chiudere questa fase di risanamento economico-finanziario e sommessamente vi dico che si va avanti senza se e senza ma».

Francesca Stornante

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Un commento

  1. Di Libero Gioveni oramai si è perso il conto del numero di partiti cambiati. Se si fida De Luca non mi fido io. Ma De Luca poi si fiderà sul serio?

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