Servizi sociali: niente più avvisi pubblici, si va verso il passaggio diretto

Servizi sociali: niente più avvisi pubblici, si va verso il passaggio diretto

Francesca Stornante

Servizi sociali: niente più avvisi pubblici, si va verso il passaggio diretto

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mercoledì 23 Gennaio 2019 - 10:18
cambio di rotta

Niente più concorso pubblico, nessun avviso con selezione pubblica,il passaggio dei lavoratori dei servizi sociali alla Messina Social City avverrà tramite il famoso e contestato articolo 37, cioè la norma che garantisce il transito diretto nei cambi appalti. Seppur questo non sia un cambio appalto puro, perché si tratterà di chiudere con la gestione affidata alle cooperative per iniziare con la gestione diretta attraverso l’agenzia comunale, è questa la strada che l’amministrazione De Luca ha deciso di percorrere. Un cambio di rotta nett orispetto a quanto era emerso dai tavoli di concertazione con i sindacati appena una settimana fa. Si attendevano infatti ormai gli avvisi a cui avrebbero dovuto rispondere i lavoratori impiegati nei servizi sociali comunali fino al 30 settembre scorso, invece ieri sera durante il nuovo incontro convocato a Palazzo Zanca l’assessore Alessandra Calafiore ha comunicato la totale inversione di marcia rispetto a quanto era stato definito e discusso in queste settimane.

«Alla luce degli ulteriori approfondimenti giuridico-ammnistrativi in merito alla strada che si era ritenuto percorrere circa il reclutamento tramite avvisi, si procederà al passaggio dei lavoratori tramite il sistema dell’art. 37, ovvero transito degli operatori con le modalità del cambio appalto». Queste le parole dell’assessore, come si evince dal verbale della riunione con i sindacati.

Una decisione che non ha lasciato indifferenti le organizzazioni sindacali presenti al tavolo.

«Ribadiamo il nostro sostengo all’internalizzazione dei servizi, ma non condividiamo il modus operandi dell’Amministrazione improntato sull’improvvisazione» ha dichiarato il segretario della Fp Cgil Francesco Fucile. «Quanto emerso nel corso dell’incontro fa emergere due aspetti importanti, uno di carattere politico, l’altro di carattere tecnico. Sotto il primo profilo non può non evidenziarsi il totale disaccordo tra quanto ipotizzato dall’esperto nominato dal sindaco, Salvatore Cianciolo, in occasione dell’ultimo tavolo sindacale, ovvero il passaggio dei lavoratori mediante avviso pubblico, e la posizione del Segretario Generale, che, a questo punto, sarebbe forse stato il caso di coinvolgere prima. La sensazione avuta è che la mano destra non sappia cosa faccia la sinistra. Sotto il profilo tecnico, invece, pur ribadendo la nostra totale condivisione all’operazione dell’internalizzazione dei servizi, non possiamo non constatare la totale improvvisazione nel modus operandi dell’Amministrazione, che prima stabilisce una linea e poi vira verso altra direzione. Con quale conseguenza: creare scompiglio tra i lavoratori, che nelle ultime 48 ore non hanno fatto altro che attendere la pubblicazione degli ormai famosi avvisi di selezione».

Perplessità anche dalle altre sigle. Il segretario della Cisl Tonino Genovese non ha nascosto disappunto considerato che l’ipotesi di passaggio tramite art. 37 era già stato discussa e condivisa per poi trovarsi di fronte alla decisione dell’amministrazione di ricorrere agli avvisi pubblici. Resta adesso aperta la questione della long list, che il segretario auspica venga redatta secondo le procedure di legge che garantiscono i lavoratori che hanno operato nei servizi sociali ma che oggi non possono essere inclusi nel passaggio diretto perché l’amministrazione ha deciso di interrompere unilateralmente gli affidamenti di gare già appaltate.

La Uil Fpl ha chiesto invece di avere sul tavolo tutti i numeri degli operatori che saranno coinvolti in questo passaggio diretto per ogni rispettivo cantiere, prima della definizione dei criteri che saranno stabiliti per il transito.

Disappunto anche da parte del segretario dell’Orsa Mariano Massaro che ha continuato a ribadire che la procedura tramite art.37 sia innaturale e forzata e che piuttosto sarebbe giusto il concorso pubblico con tutte le necessarie tutele di salvaguardia dei lavoratori impiegati nei servizi sociali.

Il sindacato Isa ha contestato le modalità “ballerine” che stanno caratterizzando la discussione sul passaggio dei lavoratori, auspicando a questo punto che quella dell’art. 37 sia la scelta finale comunque da approfondire e discutere nei prossimi tavoli.

Timori da parte della Cisal che ritiene invece che questa strada possa esporre i lavoratori a maggiori rischi.

Piena soddisfazione invece da parte del Movimento Spontaneo Lavoratori che ritiene che questa sia l’unica modalità applicabile per il passaggio dei lavoratori alla Messina Social City.

Adesso il prossimo appuntamento è stato fissato per il prossimo lunedì 28 gennaio. «Auspichiamo, soprattutto in vista dell’incontro in occasione del quale dovranno essere discussi i criteri per l’accesso alla famosa “seconda lista” (o bacino di recupero) per le sostituzioni, che l’Amministrazione tenga la barra dritta rispetto alle decisioni che verranno assunte in quella sede, senza ulteriori e improvvisi cambi di fronte» ha concluso Fucile della Fp Cgil.

Francesca Stornante

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