Perquisizioni a tappeto tra Maregrosso e Mangialupi: fioccano arresti e denunce

Perquisizioni a tappeto tra Maregrosso e Mangialupi: fioccano arresti e denunce

Veronica Crocitti

Perquisizioni a tappeto tra Maregrosso e Mangialupi: fioccano arresti e denunce

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giovedì 09 Giugno 2016 - 11:01

Il bilancio è di due arresti, due denunce per furto di energia elettrica e diverse segnalazioni per droga.

Maregrosso, Fondo Fucile, Mangialupi e Santo. Sono questi i villaggi finiti nel mirino di controlli serali effettuati dai carabinieri delle Stazioni di Messina Gazzi e Bordonaro, del Nucleo Operativo di Messina Sud e del Nucleo Radiomobile di Messina.
Posti di controllo, perquisizioni domiciliari a tappeto, decine di persone identificate e veicoli controllati. Un ingente dispiegamento di forze che, in poche ore, ha portato a due arresti in flagranza di reato, due denunce, quattro segnalazioni per detenzione di droga e numerosi sequestri di mezzi senza assicurazione.

In particolare, a finire in manette è stato il ventisettenne Goran Ahmetovic, pregiudicato senza fissa dimora, bloccato dopo un folle inseguimento iniziato sul viale Giostra e terminato lungo la Strada Statale 114. Il ragazzo aveva appena rubato una Fiat Punto sul viale San Martino quando è scattata la segnalazione. In pochissimo tempo, i militari lo hanno intercettato dando inizio a un inseguimento senza sosta. Più volte il ragazzo ha tentato di travolgere alcuni carabinieri che gli intimavano l’alt, rischiando anche di falciare i passanti con i suoi movimenti a zig zag e le continue inversioni a U. Quando l’hanno bloccato, a Contesse, sono scattate le manette per rapina, resistenza a Pubblico Ufficiale e guida in stato di ebrezza.
E’ finito in arresto anche Cosimo Idotta, pregiudicato messinese di 33 anni, che dovrà rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Quando i carabinieri si sono presentati a casa sua per una perquisizione, l’uomo ha subito cercato di disfarsi di un panetto di oltre 50 grammi di hashish gettandolo dalla finestra. Tutto inutile. La sostanza è stata immediatamente recuperata, mentre in casa è stato ritrovato anche un bilancino di precisione utilizzato per il confezionamento della singole dosi.

Sono stati invece denunciati due messinesi, uno di Maregrosso ed uno di Fondo Fucile, per furto aggravato di energia elettrica. Nel primo caso, ad insospettire gli inquirenti era stato un cavo nascosto che collegava l’abitazione direttamente alla linea pubblica, oltre che un contatore visibilmente non collegato e disattivo. Le verifiche effettuato con il supporto di una squadra di tecnici ENEL hanno poi confermato le ipotesi. Nell’abitazione di Fondo Fucile, invece, il contatore era attivo ma non riportava sul display le informazioni. Anche in questo caso l’aiuto dei tecnici ENEL è stato determinante. (Veronica Crocitti)

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