Tombarolo sorpreso in azione al castello di Francavilla, recuperati 200 reperti

Tombarolo sorpreso in azione al castello di Francavilla, recuperati 200 reperti

Alessandra Serio

Tombarolo sorpreso in azione al castello di Francavilla, recuperati 200 reperti

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martedì 27 Dicembre 2016 - 17:55

L'uomo, un 53enne del posto, è stato bloccato dai Carabinieri mentre provava a trafugare reperti dalla struttura arabo-normanna. Il patrimonio culturale e storico è stato restituito alla comunità.

Pensava di averla fatta franca un'altra volta, il tombarolo bloccato dai Carabinieri mentre cercava di "ripulire" il castello arabo-normanno di Francavilla di Sicilia. Invece i militari del Nucelo Patrimonio Culturale di Siracusa e i colleghi della Compagnia di Taormina lo hanno sopreso prima che potesse portarsi via numerosi oggetti di importante valore storico. Non soltanto: a casa del 53enne del posto, sono stati trovati e sequestrati, quindi restituiti alla collettività, oltre 200 reperti provenienti da diversi scavi e siti archeologici.

Alla vista dei militari, l’uomo ha tentato la fuga, cercando di liberarsi del metal detector e degli altri attrezzi per lo scavo, ma è stato bloccato poco dopo. Nel corso della successiva perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno rinvenuto numerosi reperti archeologici, di epoca arabo-normanna, illegalmente detenuti: 183 monete antiche e 44 oggetti in metallo di vario tipo: anelli, fibbie e simili oggetti.

L’uomo è stato denunciato per ricerche archeologiche non autorizzate e impossessamento di beni culturali appartenenti allo Stato, reati previsti dal “Codice dei beni culturali e del paesaggio”.

L’attività è frutto di mirati servizi di controllo dei siti maggiormente a rischio, individuati sulla base di un attento lavoro di analisi svolto dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in sinergia con i Comandi dell’Arma Territoriale.

La Sicilia, particolarmente ricca di vestigia del passato, continua a essere oggetto di un saccheggio di reperti, destinati al mercato clandestino dei beni d’arte. Il fenomeno interessa numerosi siti dell’isola che, oltre a subire la spoliazione del patrimonio archeologico, vengono gravemente danneggiati dall’azione dei tombaroli. In tale quadro, l’operazione di oggi costituisce un importante segno della presenza dello Stato nella prevenzione e nella repressione dei reati contro il patrimonio culturale.

Alessandra Serio

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