Cardile: "Il 2019 l'anno della svolta, il nostro è il Consiglio più produttivo e più giovane di sempre"

Cardile: “Il 2019 l’anno della svolta, il nostro è il Consiglio più produttivo e più giovane di sempre”

Carmelo Caspanello

Cardile: “Il 2019 l’anno della svolta, il nostro è il Consiglio più produttivo e più giovane di sempre”

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martedì 31 Dicembre 2019 - 16:20

Il presidente dell'Assemblea traccia un bilancio dell'attività svolta dalla data d'insediamento: "Riconosciuti debiti fuori bilancio per quasi 33 milioni di euro che significano un risparmio di oltre 8 milioni per il Comune"

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Carmelo Caspanello

MESSINA – E’ tempo di bilanci per il presidente del Consiglio comunale Claudio Cardile. Lo fa l’ultimo giorno del 2019 sciorinando numeri che vanno comunque oltre l’anno solare e fanno riferimento, nel complesso, ai 18 mesi del nuovo corso politico-amministrativo. Quello iniziati il 10 luglio del 2018, giorno della prima riunione del nuovo consesso venuto fuori dal risultato delle urne, che ha “incoronato” Cateno De Luca sindaco di Messina.

Cardile, il presidente più giovane di sempre (34 anni all’elezione) esordisce mettendo il risalto la riduzione dei componenti l’assemblea del 20%, passati da 40 a 32, peraltro parecchio rinnovata rispetto al passato. I riconfermati sono solo 10, Per 20 è la prima esperienza, mentre altri 2 in quell’aula c’erano già stati.

L’età media dei Consiglieri alla elezione è di circa 42 anni e risulta più bassa rispetto al passato (il più giovane ha 22 anni). L’ufficio di presidenza (composto da Antonino Interdonato e Serena Giannetto) è il più giovane della storia.

Fin qui la premessa, necessaria per giungere al cuore del concetto espresso da Cardile: “Certamente – spiega – questo è stato un cambio di rotta importante rispetto al passato e i partiti hanno finalmente dimostrato che è opportuno dare spazio a giovani che, in questi anni, si sono distinti per l’impegno e le capacità politiche (sia Cardile che Interdonato sono tra i pochi Consiglieri Comunali che sono stati rieletti).

“Un taglio netto rispetto al passato”

Sin dall’inizio della legislatura – prosegue Cardile – l’ufficio di Presidenza ha voluto dare un taglio netto rispetto al passato sia in termini di riduzione dei costi della politica, sia in termini di tempi di adozione degli atti deliberativi. Si è deciso infatti di ridurre il numero di Commissioni consiliari, che sono passate da 10 a 8 (il 20% in meno) e, inoltre, di concentrare l’attività consiliare e delle Commissioni in soli 4 giorni settimanali. Ciò ha determinato che si siano ridotti notevolmente i costi per i gettoni di presenza. Inoltre, la soluzione di concentrare i lavori d’aula in soli 4 giorni è stata una scelta vincente, soprattutto per la riduzione del costo degli oneri riflessi”.

Il presidente sostiene che “anche in termini di trattazione degli atti deliberativi vi è stato un cambio di tendenza rispetto al passato. Infatti le proposte di delibera iscritte all’ordine del giorno sono trattate in tempi ragionevolmente brevi, mentre nel passato le delibere rimanevano iscritte all’ordine del giorno del Consiglio per mesi ed, a volte, anche per anni”.

L’attività svolta in 18 mesi dall’Aula

Cardile va quindi al nocciolo della questione e snocciola numeri come un rosario. Nel 2019 sono state esitate 625 delibere. Dalla data di insediamento in aula sono state esitate 684 delibere (59 nel 2018).

“I numeri – spiega Cardile – dimostrano, senza ombra di dubbio, il grande lavoro svolto dal Consiglio comunale in questi primi 18 mesi di attività, anche rapportato alle delibere esitate negli anni precedenti (nel 2017 sono 106, nel 2016 si scende a 68, nel 2015 sono 78, nel 2014 sono 58, nel 2013 sono 85, nel 2012 sono 119, nel 2011 infine 98)”.

“Nessun Consiglio del passato era stato così produttivo”

L’attenzione si sposta poi su un altro dato ritenuto “molto rilevante. Faccio riferimento – spiega Cardile – al numero di delibere di iniziativa consiliare esitate nei 18 mesi di attività. Ad oggi sono infatti ben 74 quelle proposte dai consiglieri comunale: 16 nel 2018 e 58 nel 2019. Nessun Consiglio comunale del passato era stato tanto produttivo, a dimostrazione del fatto che è tanta la voglia di lavorare che ha contraddistinto questo Civico consesso sin dall’insediamento. Ed è opportuno rilevare che le delibere proposte non sono soltanto dei meri atti di indirizzo, ma delle delibere fondamentali per l’amministrazione comunale”.

Tra le delibere di iniziativa consiliare figura anche quella sulle tariffe di attraversamento dello Stretto agevolate per i residenti di Messina. Tra le più recenti la cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, le modifiche al nuovo regolamenti per il rilascio delle concessioni per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e per l’applicazione del relativo canone e le modifiche e integrazioni alla delibera di messa in liquidazione dell’Atm. Le altre spaziano dal Commercio su aree pubbliche al Bilancio partecipativo; dall’affidamento in gestione ed uso degli impianti sportivi all’istituzione del registro comunale dei richiedenti asilo. Giusto per fare degli esempi.

Vi sono poi le delibere di iniziativa della Giunta. L’ultima riguarda il contratto dei servizi di trasporto pubblico nel comune per il triennio 2020-2022 e per la gestione dei parcheggi e della sosta a pagamento nel territorio della città.

“Debiti fuori bilancio, il 2019 l’anno della svolta”

“Il 2019 – chiosa il presidente Cardile – è stato l’anno della svolta in termini di riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Infatti sono 465 quelli approvati dal Consiglio comunale con un risparmio per il Comune di Messina di 8 milioni e 793mila euro. Sono stati trattati debiti fuori bilancio – prosegue – per un importo complessivo di 32 milioni 751mila e 968 euro. La maggior parte dei creditori ha accettato e sottoscritto degli accordi di abbattimento del credito del 50%, mentre una piccola parte dei creditori ha accettato una rateizzazione del credito in 13 rate annuali”. La rateizzazione più importante riguarda l’Eas (Ente acquedotti siciliani) per 14 milioni e 248mila euro. La prima annualità verrà corrisposta nel 2021 con rate di poco superiore al milione di euro.

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