Cardile: "Sindaco insofferente alle critiche". De Luca: "Così non va"

Cardile: “Sindaco insofferente alle critiche”. De Luca: “Così non va”

Redazione

Cardile: “Sindaco insofferente alle critiche”. De Luca: “Così non va”

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sabato 30 Marzo 2019 - 16:23

Il presidente del Consiglio stigmatizza il il metodo di De Luca. Il sindaco replica dando a Cardile del falso moralista e pusillanime

MESSINA – “Sono costretto ancora una volta a stigmatizzare il metodo con il quale il sindaco De Luca si è permesso di ribattere pubblicamente a legittimi interventi di alcuni consiglieri comunali”.

Lo scontro istituzionale è servito. Il presidente del Consiglio comunale, Claudio Cardile, non va per il sottile e pur “non entrando nel merito delle attività dei singoli consiglieri” ritiene che “i rappresentanti del civico consesso abbiano non solo il diritto, ma anche il dovere di fare attività ispettiva anche attraverso interrogazioni e sollevando questioni che possano afferire alla correttezza amministrativa dei procedimenti del nostro ente. E questo diritto non è sindacabile da alcuno, sia o meno sindaco di Messina, che – peraltro – dimostra anche in questa occasione la sua insofferenza al legittimo diritto di controllo e di critica democratica”.

Cardile non cita i fatti, due, che da ieri hanno polarizzato l’attenzione dei messinesi anche attraverso i social, divenuti anche oggetto di interrogazione. Uno riguarda l’ordinanza di divieto di sosta in via Oratorio S. Francesco, su entrambi i lati, in occasione dell’inaugurazione del comitato elettorale dell’assessore Dafne Musolino in vista delle europee; l’altro episodio, invece, è legato al doppio senso a sfondo sessuale su un biscotto di S. Fratello (I “pumpini”). Oggetto di un post del primo cittadino sul prifilo facebok De Luca sindaco di Messina.

Il Massimo esponente del Consiglio ha “stigmatizzato il cattivo gusto, mascherato da umorismo da trivio, di allusioni a sfondo sessuale di natura chiaramente sessiste che offendono non solo e non tanto i consiglieri comunali coinvolti, ma soprattutto la comunità sanfratellana e specificamente le donne di San Fratello, a cui va il saluto e la solidarietà dell’intero civico consesso”.

Il president dell’Assemblea ha chiesto al sindaco De Luca “di mostrare rispetto nei confronti dei consiglieri comunali e delle loro prerogative e funzioni di controllo; un rispetto istituzionale che da parte del Consiglio e dei suoi componenti non è mai mancato finora. Difendo senza cedere di un millimetro il diritto del Consiglio e dei consiglieri di sorvegliare l’attività esecutiva della Giunta, che nessuna polemica, nessuna strumentalità e nessuna volgarità potranno mai mettere in dubbio”. Infine Cardile ha invitato il primo cittadino “a chiudere questo spiacevole episodio nel luogo istituzionale della città, ossia in Consiglio comunale, certo che il sindaco sarà consapevole della gaffe istituzionale in cui è incorso”.

Le dichiarazione di Cardile trovano l’immediata risposta del sindaco De Luca, che sulla sua pagina Fb scrive:

“Caro presidente ti scrivo …

Per dirti che così non va !

Il consiglio comunale è’ sovrano nel fare quel che ritiene nel rispetto delle prerogative normative tranne che divertirsi a dileggiare a fondo perduto il sindaco della città di Messina democraticamente eletto contro tutto il mondo politico rappresentato dal consiglio comunale. (Sono un cavaliere solitario errante)

Se lei ritiene giusto che un consigliere comunale qualsiasi metta in discussione un legittimo atto di un dirigente comunale e non del sindaco paventando a mezzo stampa danno erariale ed abusi di varia natura commessi dal sindaco (sic !) allora ha un concetto molto limitato ed insinuante delle istituzioni municipali.

Se poi le i ritieni che io debba farmi diffamare stando in silenzio e porgere l’altra guancia allora vuol dire che ancora non ha compreso che la comunità ha voluto un sindaco fuori dagli schemi che è il simbolo della politica del fare e non delle chiacchiere che eravate abituati a fabbricare in consiglio comunale.

Mi dispiace signor presidente che lei sia sceso dal piedistallo accusandomi anche di posizioni sessiste che non ci sono mai state nelle mie parole ed atteggiamenti ma comprendo bene che il falso moralismo e l’essere pusillanime le è’ più consono rispetto ad un complessivo richiamo alla sobrietà che avrei accettato a conferma della sua terzietà.

Comprendo che in questo momento i pruriti politici dettano l’agenda rispetto agli importanti provvedimenti che giacciono nelle commissioni e nel consiglio comunale però mi auguro che finisca presto questo babbio e si ritorni alla sobrietà e serietà istituzionale che ha contraddistinto l’approvazione del Salva Messina.

La prego presidente non cada in tentazione e si ritempri in un buon ritiro spirituale in qualunque luogo ameno a lei più consono”.

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