"Caro sindaco: sono un ristoratore in regola danneggiato da chi non lo è"

“Caro sindaco: sono un ristoratore in regola danneggiato da chi non lo è”

Redazione

“Caro sindaco: sono un ristoratore in regola danneggiato da chi non lo è”

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mercoledì 29 Luglio 2020 - 07:37

La lettera del signor Franco al sindaco De Luca: "La concorrenza sleale ci danneggia più del covid"

Gentilissimo sig. Sindaco, approfitto per manifestarle ancora una volta la mia stima e la mia gratitudine per quello che sta facendo per la nostra città, non riesco a trovare un precedente simile al suo nella mia lunga memoria, la invito a continuare così in quanto una comunità senza regole non può definirsi democratica ma anarchica e incivile.

La mia storia

Sono un ristoratore della Riviera Nord della Città che da anni, insieme al mio amato staff, rappresenta un punto di riferimento per chi ama la buona cucina e il piacere di trascorrere una serata in un locale accogliente e signorile. L’emergenza epidemiologica scaturita dalla diffusione del Covid-19 ha messo a dura prova la resistenza di noi ristoratori, siamo sopravvissuti grazie a una gestione familiare, attenta e oculata, e a scelte strategiche che nel tempo ci hanno consentito di abbassare i costi fìssi.

Con me lavorano 12 persone

Nel mio locale, a vario titolo, lavorano dodici persone, riesco a garantire loro una vita dignitosa e rispettosa delle regole, tutto ciò che faccio è supportato dalle dovute autorizzazioni e accolgo favorevolmente i controlli, purché estesi a tutti e non pretestuosi. Questa difficile fase di ripresa, aggravata talvolta dall’eccesso di prudenza dei clienti che pur di non entrare in un locale si affidano a chi che sia per trascorrere una lieta serata, è ulteriormente aggravata dai numerosi esercizi commerciali che, privi di qualsivoglia autorizzazione, somministrano servizi di ristorazione.

C’è chi non rispetta le regole

Mi riferisco, ad esempio a tutte le attività commerciali autorizzate a fare esclusivamente vendita al banco, che si sono dotate di svariate decine di posti a sedere in strada, sui marciapiede, nelle aiuole. Tale circostanza espone i lavoratori, giovani impiegati in nero, a continui attraversamenti della strada, le auto a fare zig zag fra i tavoli, i pedoni a dover passare dalla strada per evitare i tavoli.

Concorrenza sleale

Queste attività abusive, inoltre, creano un regime di concorrenza sleale, non sto qui a dire quanto ho speso per realizzare i servizi igienici a norma, le canne fumarie dotate di traliccio, i filtri per l’abbattimento degli odori, ete. etc., tutte prescrizioni che, per i cennati soggetti rimangono inosservate. Mi rendo conto che tutti dobbiamo lavorare, ma, ognuno lo deve fare nel rispetto degli altri e in conformità delle autorizzazioni ricevute.

Caro sindaco

Signor Sindaco, capisco e in parte condivido l’atteggiamento del Corpo di Polizia Municipale che, spesso, per non nuocere eccessivamente, “non si accorge” di palesi irregolarità, ma, allo stesso tempo, la invito a valutare la richiesta di chi, come me, si trova a dover competere con chi somministra alimenti e bevande per strada e senza autorizzazione, con chi occupa aiuole, con chi espone i dipendenti a rischi incidente, con chi inquina l’aria    con chi evade puntualmente le tasse.

Servono controlli ai lidi e locali

Le chiedo di considerare quanto esposto e di valutare l’opportunità di dare almeno un freno a tale fenomeno dilagante: Se esistono diverse tipologie di autorizzazioni commerciali, ritengo che ognuno debba attenersi a svolgere l’attività per la quale è stato autorizzato. Al comandante della Guardia di Finanza chiedo di intensificare i controlli sui Lidi e su tutti i locali della Riviera, la tecnica dello scontrino non fiscale portato dal cameriere cui mai segue lo scontrino fiscale dalla cassa è prassi consolidata.

Al signor direttore del quotidiano online Tempo Stretto chiedo di fare una campagna di sensibilizzazione dei clienti, invitandoli a valutare, oltra al prezzo, la miriade di servizi e di garanzie che fornisce un ristoratore in regola con le autorizzazioni. Le auguro buon lavoro e spero di rivederla presto nel mio locale. Messina, Franco

13 commenti

  1. Questo è un argomento non certo nuovo e dovuto non solo al covid. Vale per gli ambulanti di ogni genere e sparsi ovunque per la città. Chiunque é penalizzato di fronte a chi non rispetta le regole. Ci vuole una regolare e continua attività repressiva non solo legata al covid.

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  2. Non occorre giungere altro. SONO D’ACCORDO CON LEI SU TUTTO. GLI AUGURO OGNI BENE PER LEI E LA SUA ATTIVITÀ.

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  3. Mi sembra lo sfogo di una persona SERIA, che si sente un po’ abbandonata dalle istituzioni, e che chiede semplicemente il rispetto delle regole. Basta con gli abusivi, bisogna garantire e aiutare chi rispetta le regole e colpire duramente chi le viola.
    Signor sindaco,
    è ora di passare alla fase 2.0, pugno duro per gli arraffoni, tutela per la gente per bene.
    Ma la Guardia di Finanza, dov’e’???
    L’ASP dov’e’???
    La Capitaneria di Porto, dov’e’???
    L’ufficio Provinciale del Lavoro, dov’e’???

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    1. Sono anni che mi domando dove sono le istituzioni, il controllo del territorio oramai non esiste più, basta pensare che quando è avvenuto ultimo decesso per incidente nella litoranea ho visto ben 8 pattuglie dei carabinieri il giorno stesso, ovviamente sparite tutte il giorno seguente.
      Non so quali sono le direttive per il controllo del territorio ma sono sicuro che non lo si fa passeggiando con auto di servizio con il braccio penzoloni aspettando il fine turno a spese del contribuente. Infine sarei curioso di vedere le proiezioni statistiche di quanto viene fatto in città dalle forze dell’ordine, mi ricordo al tempo del covid che nelle conferenze stampa venivano detti tutti gli interventi dei vigili della giornata, sarei curioso di sapere quello della polizia carabinieri ecc ecc. ma sono sicuro che resterà un mero sogno………….

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  4. lo sfogo di questo ristoratore è leggittimo…purtroppo la premessa della sua lettera stona con quanto denunciato…..

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  5. C’è poco da dire.
    Solidarietà totale a questo ristoratore.

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  6. Giovanni Cucinotta 29 Luglio 2020 10:56

    Se poi si mangia anche bene un motivo in piu’ per andare nel suo locale. Ci faccia sapere il nome.

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  7. Franco Fabiano 29 Luglio 2020 13:04

    Totale solidarietà per Lei? Purtroppo il suo accorato appello è rivolto alla persona sbagliata…cioè il sindaco! Non pensi che questo soggetto prenda a “cuore” le sue giuste rimostranze, semplicemente perché non gli conviene. Il personaggio in questione fa solo quello che più lo può mettere in bella mostra e questa non lo È! Auguri per la sua attività.

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  8. Sono orgoglioso di leggere questa sua esternazione, vuol dire che gente onesta e seria ancora esiste. Mi aggrego al suo appello al Sindaco , al prefetto e a tutte le istituzioni preposte affinchè vengano aiutate tutte le attività commerciali serie ad uscire da questa crisi spaventosa e inimmaginabile. Purtroppo non so il nome del suo locale ma spero di scoprirlo e venire a mangiare da lei . Grazie e buona fortuna.

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  9. La domanda è : ma le attività di cui si parla giustamente male sono realmente abusive o sono state di fatto autorizzate dall’amministrazione comunale ma senza impopolari provvedimenti formali?

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    1. L’IMPORTANTE E’ CAPIRE QUESTO SE REALMENTE SONO STATE AUTORIZZATE O MENO . E PER CAPIRE QUESTO SERVONO I CONTROLLI

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  10. Aiutiamo i ristoratori seri.

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  11. Giuseppe D'Arrigo 6 Agosto 2020 09:42

    …mi sarei aspettato una risposta dalle Istituzioni, una reazione sinergica volta a dare fiducia a chi è in bilico, una iniezione di coraggio a quei cittadini onesti che lottano lontano dai riflettori, e, invece, tutto Tace!
    Sono davvero preoccupato….

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