Comune e Università chiamano in causa l'Ersu, sino ad oggi "dimenticato"

Comune e Università chiamano in causa l’Ersu, sino ad oggi “dimenticato”

Eleonora Corace

Comune e Università chiamano in causa l’Ersu, sino ad oggi “dimenticato”

Tag:

lunedì 21 Ottobre 2013 - 16:38

Trasferire la Casa dello Studente all'ex Ospedale Margherita e nello stabile di via Cesare Battisti istituire il Palazzo di Giustizia. Domani l'Ersu, ente che ha in comodato d'uso lo stabile, incontrerà la Giunta Accorinti e il Magnifico Rettore. Contrari all'ipotesi diverse associazioni universitarie

Casa dello Studente, quale futuro? domani ( (martedì 22 ottobre)l'Ersu incontrerà la Giunta comunale prima e il Magnifico Rettore poi, ed alcuni potrebbero dire “finalemtne”, visto che proprio l’ente che ha direttamente in gestione lo stabile non è stato ancora interpellato a riguardo. Comune, Magistratura, Ordine degli Avvocati ed Università, sembrano avere già deciso la realizzazione del Palazzo di Giustizia satellite presso la Casa dello Studente di via Cesare Battisti e il trasferimento della stessa nei locali dell’ex Ospedale Margherita.

A guardare più da vicino la situazione, però, emergono diversi dubbi sul buon senso di una simile scelta. L’ex Ospedale Margherita è in mano alla Regione, che dovrebbe, quindi, nel frattempo cederlo. Intanto i lavori di restauro della Casa dello Studente sono stati portati a termine e si sta procedendo a completarne l’adeguamento sismico. Resta poi da chiarire il senso dell’ipotesi di realizzare un polo universitario all’ex Margherita, sguarnendo il centro e di conseguenza gli studenti iscritti alle facoltà ospitate al Rettorato di un punto d’appoggio fondamentale, soprattutto per il servizio mensa, di cui attualmente verrebbero privati ben 21.000 ragazzi.

Andiamo per ordine: L’ERSU utilizza dal 1953 in modo esclusivo la residenza come alloggio per studenti universitari. In sessant’anni di utilizzo la stessa residenza universitaria è stata oggetto più volte di importanti interventi di ristrutturazione a totale carico dell’Ente regionale, per i quali il Comune di Messina ha rilasciato senza nulla eccepire regolare concessione edilizia, senza rivendicare in alcun modo il possesso dello stabile. In un precedente tentativo di sfrattare l’Ersu dalle stanze della Cesare Battisti era stato contestata l’interruzione della destinazione d’uso di alloggio per studenti, clausola fondamentale nella delibera prefettizia che nel 1933 sancì la nascita della Casa dello Studente a Messina, in quell’occasione però la stessa Avvocatura di Stato aveva stabilito la non sussistenza del fatto, in quanto la casa provvisoriamente è stata chiusa a causa della riscontrata necessità di provvedere all’adeguamento sismico della stessa, in ossequio alle nuove normative vigenti. L’Ente peraltro, ha già accantonato ingenti somme allo scopo di porre in essere i provvedimenti necessari all’avvio della gara di progettazione e al successivo affidamento dei lavori, e ha già provveduto inoltre, in questi ultimi anni (dal 2007 al 2010) a realizzare importanti interventi di manutenzione straordinaria: rifacimento di solai, ristrutturazione di tutti i bagni annessi alle camere, climatizzazione di tutte le camere e degli ambienti comuni, dotazione, per ogni camera, di sistema di controllo per il risparmio energetico, installazione di serbatoi idrici ed altro ancora. A cavallo del 2009-2010, quando ormai si stava passando alla fase finale di acquisto del mobilio, si è verificata la tragedia del terremoto dell’Aquila ed è arrivata la disposizione di verificare la tenuta sismica di tutte le case per gli studenti a livello nazionale. Non essendo stata rinvenuta la documentazione che attestava quella di Messina come a norma, sono stati appaltati dei carotaggi ad una ditta privata che hanno dato esiti negativi. Da quel momento in poi un po’ di tempo è passato a causa del naturale iter della pianificazione del progetto di messa in sicurezza.

Sono stati messi da parte in due anni tre milioni di euro per gli ultimi lavori e ormai all’Ersu tutti sono convinti del fatto che entro un anno, un anno e mezzo, l’edificio potrà essere riaperto agli studenti. La “Casa”, dunque, ad oggi risulta dotata di ben 249 posti letto suddivisi in 133 stanze dotate di altrettanti servizi igienici. I locali destinati a mensa universitaria non hanno mai smesso di funzionare e ricevere l’utenza e i locali destinati ai servizi sociali in atto sono l’unica sede amministrativa dell’Ente, ciò a seguito di una decisione assunta dall’organo politico nel Luglio del 2010 che stabilì di trasferire gli uffici amministrativi (che fino ad all’ora occupavano una sede presa in locazione per un risparmio di 200.000 euro l’anno d’affitto). Per tutti questi motivi si dichiarano contrari all’ipotesi del trasferimento le associazioni universitarie Atreju, Noema, Gea Universitas, Aegee Messina, Best Messina e Ens Messina. Con un documento ancora aperto ad ogni altra eventuale sottoscrizione, le associazioni fanno notare che: Negli ultimi dieci anni in tutta la Nazione i Palagiustizia sono stati realizzati in zone decentrate. Inoltre l’ex Ospedale Margherita è una struttura molto grande ma abbandonata da anni è del tutto inadeguata alla destinazione di residence universitario, innanzitutto perché già esistono nella zona Nord della Città il “residence Annunziata” e il “residence Papardo”, dei quali usufruiscono gli studenti dei poli a nord dell’Università, nonché gli alloggi nella cittadella Universitaria dell’Annunziata (di cui ancora tuttavia attendiamo la fruizione). Inoltre, per il Margherita ci sarebbero ancora molti anni di attesa per l’adeguamento dei locali a “Casa dello Studente” mentre l’immobile di via Cesare Battisti avrebbe bisogno soltanto di alcuni adeguamenti certamente di più breve realizzazione. Viceversa, in una strutturazione complessiva della Città, può avere un senso collocare nei locali ex “R. Margherita” il Palazzo di Giustizia satellite (capolinea Tram, prossimità allo svincolo Giostra-Annunziata, parcheggi)”.

I lavori di adeguamento dei locali alla nuova destinazione d’uso dovrebbero essere svolti, tra l’altro, nello stesso stabile di Via Cesare Battisti nel caso in cui venga destinato ad ospitare uffici legislativi. Sullo stesso ex ospedale Margherita era stata proposta anche una terza ipotesi, recentemente rivendicata dall’onorevole Ardizzone, ovvero quella di istituire il Polo Culturale Messinese, creando il museo archeologico e trasferendo la sovrintendenza e la biblioteca,per un risparmio sull’affitto da parte della Regione di ben 700.000 euro l’anno. Gli studenti, comunque, non aspettano l’incontro di domani per dichiararsi in disaccordo con l’ipotesi suggerita dal Rettore e dall’Amministrazione Comunale.

Interviene sulla vicenda il consigliere comunale in quota PD, Simona Contestabile, che con un’interrogazione al Sindaco chiede che fine abbiano fatto le somme concesse dal ministero della giustizia nel 1995 e pone il problema dell’appalto di gara della torretta satellite che doveva essere costruita accanto al Tribunale, vinto dalla società GMC, e bloccato in seguito ad un ricorso, di cui ancora non si conoscono i risultati.

Eleonora Corace

Un commento

  1. Folle idea il palagiustizia nei locali della Casa dello Studente di via C. Battisti.

    Il tribunale necessita di altri 27000 mq di uffici, a tanto ammonta la superficie degli immobili affittati per uffici giudiziari a Messina con notevole spesa di denaro(…così come ben documentato da TempoStretto)
    La Casa dello Studebnte ha solo 9000 mq di superficie utile, perciò il problema di allocare gli uffici giudiziari non si risolverebbe….

    Inoltre la Casa dello Studente è priva di parcheggi,
    dove si metterebbero le auto di tutti coloro (impiegati, avvocati,cittadini,giudici…) che quotidianamente frequenterebbero i nuovi uffici giudiziari?

    La scelta migliore è il Palagiustiza nei locali ex-Margherita, in alternativa sembra valida la proposta Ardizzone del Polo culturale .

    Mettere gli uffici giudiziari nella Casa dello studente di via Battisti conviene solo a quegli avvocati che in centro hanno gli studi o che insegnano alla facoltà di Giuriprudenza….

    p.s.
    complimenti a Tempostretto e alla giornalista per l’articolo.

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007