La vicenda riguardava Riscossione Sicilia. Ma c'è un altro processo che riguarda le accuse contro la giudice
Messina – Si chiude con assoluzioni e prescrizioni in secondo grado il processo a Messina per Maria Fascetto Sivillo, l’ex giudice accusata di dossieraggio nei confronti di Riscossione Sicilia.
La Corte d’Appello (presidente Mangano) ha dichiarato prescritta l’accusa di tentata concussione risalente al 2009, mentre ha assolto l’ex magistrata dalle altre accuse “perché il fatto non è previsto dalla legge come reato”. Anche il sostituto procuratore generale Lombardo ha invocato la prescrizione.
Cade l’accusa di dossieraggio
Cade perciò la condanna a 3 anni e mezzo disposta in primo grado a maggio del 2023. Allora il Tribunale di Messina, accogliendo integralmente la richiesta dell’Accusa, aveva condannato la Fascetto anche a risarcire con 10 mila euro Riscossione Sicilia, assistita dall’avvocato Giovanni Mannuccia. L’accusa per la ex magistrata catanese, originaria di Capizzi era di di tentata corruzione. Il primo verdetto era stato annullato dalla Cassazione e il processo era ripartito a Messina.
L’altro processo
Va avanti invece il processo che raccoglie diverse denunce nei confronti della magistrata, in buona sostanza sugli esposti che la Fascetto aveva depositato nei confronti di vari soggetti con i quali si era scontrata e che l’avevano denunciata, come gli agenti che si erano visti ripresi dalla magistrata, pur essendo innocenti, perché avevano multato una sua parente. La prossima udienza davanti al Tribunale è fissata per il prossimo 19 marzo.

Io, da addetto ai lavori, tutto a tarallucci e vino, e tra di loro non si scornano.