Francavilla. Palestra comunale, il Tar: "Revoca aggiudicazione illegittima"

Francavilla. Palestra comunale, il Tar: “Revoca aggiudicazione illegittima”

Francavilla. Palestra comunale, il Tar: “Revoca aggiudicazione illegittima”

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martedì 19 Settembre 2017 - 06:32

L’Associazione “La Fisarmonica” aveva avuto modo di verificare che lo stato dell'impianto era diverso da quello esistente all’epoca in cui era stata bandita la gara. Ma per il Comune era tutto ok e diede l'aut aut

FRANCAVILLA. E' illegittima la revoca dell’aggiudicazione della concessione della palestra comunale di Francavilla di Sicilia. Il Tribunale Amministrativo regionale di Catania ha definito l’annosa vicenda relativa l'impianto e ha dichiarato l’illegittimità dei provvedimenti adottati dal Comune a danno dell’Associazione “La Fisarmonica” che si era aggiudicata la gara per la gestione dell’immobile. Dopo l’aggiudicazione della gara disposta con determina del 30 agosto 2013, il Comune, in un primo momento, non ha proceduto alla consegna dei locali. L’Associazione “La Fisarmonica” ha avuto modo di verificare che lo stato della palestra era diverso da quello esistente all’epoca in cui era stata bandita la gara: in particolare, l’immobile era privo di parquet e di pareti divisorie che, a quel che pare, erano stati nel frattempo asportati dal precedente concessionario della palestra senza alcuna opposizione da parte del Comune. Ll’Associazione ha affermato l’impossibilità di svolgere attività sportive in quelle condizioni, ossia su un pavimento duro (in marmo e in cemento) quale è quello attualmente presente nella palestra, e si è offerta di ripristinare lo stato dei luoghi purchè le relative spese fossero scomputate dal canone di locazione da versare mensilmente al Comune.

Il Comune ha però affermato l’idoneità dei locali allo svolgimento di attività sportive e ha posto “La Fisarmonica” di fronte ad un aut aut: o l’Associazione accettava la palestra nello stato in cui era oppure l’aggiudicazione sarebbe stata revocata. L’Associazione non ha accettato, il Comune ha disposto la revoca e “La Fisarmonica” ha proposto ricorso avanti al Tar di Catania. Il Tribunale amministrativo ha accolto le ragioni svolte dall’Associazione e, in particolare, ha ritenuto pacifico che la palestra non fosse più munita di parquet e di pareti divisorie (tuttavia, esistenti al momento della gara) e che il Comune non avesse comunicato a “La Fisarmonica” – come era suo specifico obbligo – che i suddetti manufatti sarebbero stati asportati. Ed ha concluso che “oggi il Comune pretende di consegnare un bene che ha caratteristiche essenziali diverse rispetto a quelle presenti durante lo svolgimento della gara e, pertanto, ha ragione l’associazione ricorrente quando sostiene che nessun rifiuto la stessa ha opposto alla conclusione del contratto, ma si è solo limitata a chiedere la consegna di un bene avente le caratteristiche rilevate al momento di svolgimento della gara”.

A tal punto, a prescindere dal prosieguo della vicenda, deve concludersi che la palestra è inutilizzata da oltre quattro anni, “La Fisarmonica” non ha potuto svolgervi alcuna attività e il Comune, così operando, non ha guadagnato alcunché poiché il mancato affidamento della palestra ha precluso il versamento nelle casse comunali del canone mensile di locazione che “La Fisarmonica” avrebbe corrisposto se le fosse stata consegnata una palestra funzionale.

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