Taormina. "Illegittimo l'inserimento dei Beni culturali nel Parco archeologico di Naxos"

Taormina. “Illegittimo l’inserimento dei Beni culturali nel Parco archeologico di Naxos”

Carmelo Caspanello

Taormina. “Illegittimo l’inserimento dei Beni culturali nel Parco archeologico di Naxos”

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mercoledì 08 Marzo 2017 - 11:44

Su proposta dei consiglieri di ProgettiAmo Taormina Composto, Tona e Corvaia, l'aula ha deliberato che venga dichiarata “l’illegittimità dell’inserimento dei Beni culturali ricadenti nel territorio di Taormina nel Parco archeologico di Naxos e che venga dichiarata l’illegittimità del Bilancio"

TAORMINA. Il Consiglio comunale di Taormina ha dato mandato al sindaco, Eligio Giardina, di farsi promotore nei confronti dell’assessore regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana al fine di istituire un Parco archeologico di Taormina, cui far confluire una serie di beni di proprietà del Demanio, ricadenti nel territorio comunale. Il riferimento è a Palazzo Ciampoli, villa Caronia, Isolabella, Casteltauro e alle aree archeologiche. Contestualmente l’assemblea ha deliberato che venga dichiarata “l’illegittimità dell’inserimento dei Beni culturali ricadenti nel territorio di Taormina nel Parco archeologico di Naxos e che venga dichiarata l’illegittimità del Bilancio, redatto con l’inserimento dei proventi del Teatro e dell’Isolabella”.

La proposta formulata dal gruppo consiliare ProgettiAmo Taormina, del quale fanno parte Giuseppe Composto, Nunzio Corvaia e Liliana Tona, è passata con sei voti favorevoli (Composto, Tona, Corvaia, Pizzolo, Raneri e Leonardi), quattro contrari (Sterrantino, Longo, Benigni e Caltabiano) e quattro astenuti (Abate, Brocato, Lo Monaco e Valentino). La delibera sarà notificata al presidente della Regione e all’assessore regionale ai Beni culturali. Il sindaco è stato altresì impegnato “a porre in essere tutte le iniziative legittime e necessarie al riconoscimento dell’unicità culturale di Taormina. A tal proposito, si chiede la revoca in autotutela delle approvazioni degli atti del Parco archeologico di Naxos, ricadente nel Comune di Giardini”. Al primo cittadino si chiede anche un intervento “determinato e risolutivo in modo che la città non venga ulteriormente raggirata e depauperata di quanto gli spetta. E che si dispongano le azioni legali necessarie al recupero di 4 milioni e 873mila euro che l’Assessorato ai Beni culturali non ha ancora versato nelle casse comunali, relative al 30% dei proventi del Teatro antico e dell’Isolabella”.

Il parco archeologico di Naxos, ricadente nel Comune di Giardini, è stato istituito il 13 luglio del 2007. Giuseppe Composto, Nunzio Corvaia e Liliana Tona hanno evidenziato che “l’affidamento per la gestione, la manutenzione e la valorizzazione del Teatro Greco, del Museo naturalistico dell’Isolabella e della Villa Caronia al ‘Parco archeologico di Naxos’ è avvenuto a seguito della nota del dirigente generale del 30 ottobre 2013. Tale procedura – hanno aggiunto – è da ritenersi in violazione di legge in quanto non preceduta da alcuna approvazione con il Comune di Taormina. Non si possono affidare con una semplice nota ad un Parco archeologico, ricadente nel territorio di Giardini Naxos, i siti archeologici e culturali che ricadono nel Comune di Taormina.

Sempre ad avviso dei tre proponenti della deliberazione approvata in aula ieri sera il parere di approvazione del regolamento dal sindaco di Taormina, in seno alla seduta del 22 giugno 2015 del Comitato tecnico scientifico “è da considerarsi assolutamente illegittimo, in quanto sia la nomina del primo cittadino di Taormina nel Comitato che il regolamento attengono esclusivamente all’area archeologica di Naxos”.

A quanto detto va aggiunto che è stato trasmesso il Bilancio del Parco, con l’inserimento degli introiti derivanti dal Teatro Greco e dell’Isolabella, all’Assessorato regionale all’Economia per la necessaria approvazione. Una situazione sulla quale “è indispensabile fare chiarezza, in particolare sulla legittimità della procedura fin qui adottata”.

Carmelo Caspanello

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