Accorinti conferma la linea dura: "Chiediamo le dimissioni per legalità e trasparenza"

Accorinti conferma la linea dura: “Chiediamo le dimissioni per legalità e trasparenza”

Francesca Stornante

Accorinti conferma la linea dura: “Chiediamo le dimissioni per legalità e trasparenza”

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mercoledì 18 Maggio 2016 - 20:59

Così hanno deciso gli assessori e il sindaco Accorinti dopo un'intera giornata trascorsa a Palazzo Zanca. L'unica cosa che adesso possono fare è chiedere le dimissioni. Dunque tutto passa nelle mani di Termini che però, dopo il colloquio pomeridiano, aveva chiaramente detto che non avrebbe fatto alcun passo indietro.

La decisione è stata partorita solo a tarda sera. Dopo un confronto serratissimo che ha tenuto impegnati sindaco e assessori a Palazzo Zanca per un'intera giornata. Ore di colloqui, discussioni, valutazioni. Alla fine la decisione che in realtà era già chiara dalla mattinata: Leonardo Termini si deve dimettere. Per quell'accusa di truffa aggravata in concorso per una vicenda che risale agli anni 2006-2011, Termini non può più stare alla guida dell'Amam. Così hanno deciso gli assessori e il sindaco Accorinti, ma l'unica cosa che adesso possono fare è chiederne le dimissioni. Dunque tutto passa nelle mani di Termini che però, dopo il colloquio pomeridiano, aveva chiaramente detto che non avrebbe fatto alcun passo indietro. Se non ci saranno ripensamenti sarà un bel problema per l'amministrazione Accorinti che si troverà praticamente con le mani legate (vedi articolo a parte).
Nonostante dunque il rinvio a giudizio di Termini sia legata a motivi esclusivamente inerenti la sua professione, e nonostante essi siano del tutto estranei alla attività di presidente di Amam, la giunta ha comunque chiesto al professionista amministratore di rassegnare le dimissioni da Presidente della azienda partecipata dal Comune.
"Auguriamo che il dr. Termini possa dimostrare la sua estraneità ai comportamenti addebitatigli" scrive l'amministrazione in un comunicato in cui spiega anche le motivazioni di questa scelta.
"Il rigore estremo di tale richiesta è da intendere quale espressione del senso di responsabilità istituzionale che chiunque eserciti una funzione pubblica deve testimoniare per escludere qualsiasi ipotesi di mancanza di serenità nell'esercizio delle funzioni stesse. La decisone è dunque conferma della massima trasparenza che ha sempre contraddistinto l'azione di questa Amministrazione e quale evidente dimostrazione dell'assoluta serietà dei percorsi di legalità e dello spirito di servizio da sempre intrapresi per la garanzia della città e della qualità della azione amministrativa".
Alla fine del comunicato i saluti di congedo: "Nel ringraziare il dr. Termini per il generoso lavoro svolto, l'Amministrazione garantisce la cittadinanza nella continuità dell'azione positiva dell'azienda". Adesso dunque bisognerà vedere cosa farà Termini. Di certo il caso non si chiuderà con un comunicato stampa. Anzi l'impressione è che il braccio di ferro sia appena all'inizio.
Francesca Stornante

12 commenti

  1. In tutta onestà mi sembra ridicolo fare un comunicato senza poterlo attuare e senza avere prima le dimissioni sul tavolo. Appare come se il Sindaco volesse difendere la propria onestà non con gli atti amministrativi che compie ma attraverso la stampa sfruttando ogni occasione. Questa situazione può solo aumentare il caos considerato che tutto dipende dal Dr Termini che a quanto pare non intende dimettersi poiché ritiene di essere estraneo alle accuse che gli vengono mosse. Se poi penso a quanti collaboratori questa Amministrazione ha già sostituito ed ai risultati raggiunti il conto non torna!

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  2. In tutta onestà mi sembra ridicolo fare un comunicato senza poterlo attuare e senza avere prima le dimissioni sul tavolo. Appare come se il Sindaco volesse difendere la propria onestà non con gli atti amministrativi che compie ma attraverso la stampa sfruttando ogni occasione. Questa situazione può solo aumentare il caos considerato che tutto dipende dal Dr Termini che a quanto pare non intende dimettersi poiché ritiene di essere estraneo alle accuse che gli vengono mosse. Se poi penso a quanti collaboratori questa Amministrazione ha già sostituito ed ai risultati raggiunti il conto non torna!

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  3. La vicenda TERMINI è diversa da quella di PIZZAROTTI, anche se provocata dallo stesso istituto previsto dal codice penale,concepito a garanzia dell’indagato? E’ facile rispondere,TERMINI è stato designato da ACCORINTI,un mandato fiduciario,quindi anche se l’avviso di garanzia non riguarda l’AMAM la richiesta delle dimissioni deve essere accettata. Il M5S,a cui appartiene PIZZAROTTI,ha regole dure da digerire per chi ritiene scontato,quasi normale,per un sindaco farsi indagare per abuso d’ufficio o falso ideologico o turbativa d’asta,sono #QUELLIDISEMPRE#.PIZZAROTTI ha ben governato ma non basta perché siamo aggrediti dalla corruzione,doveva informare SUBITO i suoi cittadini. Condivido la sospensione,le dimissioni deve deciderle PIZZAROTTI.

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  4. La vicenda TERMINI è diversa da quella di PIZZAROTTI, anche se provocata dallo stesso istituto previsto dal codice penale,concepito a garanzia dell’indagato? E’ facile rispondere,TERMINI è stato designato da ACCORINTI,un mandato fiduciario,quindi anche se l’avviso di garanzia non riguarda l’AMAM la richiesta delle dimissioni deve essere accettata. Il M5S,a cui appartiene PIZZAROTTI,ha regole dure da digerire per chi ritiene scontato,quasi normale,per un sindaco farsi indagare per abuso d’ufficio o falso ideologico o turbativa d’asta,sono #QUELLIDISEMPRE#.PIZZAROTTI ha ben governato ma non basta perché siamo aggrediti dalla corruzione,doveva informare SUBITO i suoi cittadini. Condivido la sospensione,le dimissioni deve deciderle PIZZAROTTI.

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  5. Questa di TERMINI insieme a quella di PIZZAROTTI sindaco del MOVIMENTO 5 STELLE di Parma,e alla dichiarazione della RAGGI, candidata sindaco di Roma per il M5S, “Leggiamo prima il contenuto dell’avviso di garanzia,capiamo qual è il fatto contestato e poi si valuta.”, pongono un serio problema ai movimenti politici in cui i cittadini si impegnano in prima persona,non delegando ai mestieranti della politica,come M5S,CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO,RESET,con una più accentuata sensibilità democratica verso la trasparenza legata alle questioni giudiziarie.Problema che sintetizzo in un interrogativo: un avviso di garanzia può interrompere i tempi di un mandato elettorale che si da una democrazia?La questione non riguarda TERMINI, designato da RENATO.

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  6. Questa di TERMINI insieme a quella di PIZZAROTTI sindaco del MOVIMENTO 5 STELLE di Parma,e alla dichiarazione della RAGGI, candidata sindaco di Roma per il M5S, “Leggiamo prima il contenuto dell’avviso di garanzia,capiamo qual è il fatto contestato e poi si valuta.”, pongono un serio problema ai movimenti politici in cui i cittadini si impegnano in prima persona,non delegando ai mestieranti della politica,come M5S,CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO,RESET,con una più accentuata sensibilità democratica verso la trasparenza legata alle questioni giudiziarie.Problema che sintetizzo in un interrogativo: un avviso di garanzia può interrompere i tempi di un mandato elettorale che si da una democrazia?La questione non riguarda TERMINI, designato da RENATO.

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  7. L’incarico fiduciario per definizione e secondo criteri di dignità ed onore dovrebbe cessare nel momento in cui viene meno la fiducia del designatore.Lo Statuto dell’Amam prevede che se per dimissioni o altre cause viene a mancare la metà o più del CdA si intende decaduto il consiglio per intero compreso il Presidente.A meno di una pantomima,se Accorinti vuole veramente le dimissioni di Termini gli basta far dimettere gli altri due membri del CdA sempre nominati da se stesso.Se anche gli altri due membri dovessero “resistere”,complimenti sempre per le scelte effettuate,si potrebbe procedere alla rimozione del CdA per in ottemperanza a determinati indirizzi politici e per non avere svolto adeguatamente l’incarico(vedasi inchieste varie) .

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  8. L’incarico fiduciario per definizione e secondo criteri di dignità ed onore dovrebbe cessare nel momento in cui viene meno la fiducia del designatore.Lo Statuto dell’Amam prevede che se per dimissioni o altre cause viene a mancare la metà o più del CdA si intende decaduto il consiglio per intero compreso il Presidente.A meno di una pantomima,se Accorinti vuole veramente le dimissioni di Termini gli basta far dimettere gli altri due membri del CdA sempre nominati da se stesso.Se anche gli altri due membri dovessero “resistere”,complimenti sempre per le scelte effettuate,si potrebbe procedere alla rimozione del CdA per in ottemperanza a determinati indirizzi politici e per non avere svolto adeguatamente l’incarico(vedasi inchieste varie) .

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  9. Il dott. Termini non è vincitore di concorso, ma un incaricato su base fiduciaria. Fiducia che, se non sussiste più, consente immediatamente di revocare l’incarico, senza alcun bisogno di “giusta causa” e senza alcun timore di un contenzioso. Per cui se non si dimette…..lo si dimette!

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  10. Il dott. Termini non è vincitore di concorso, ma un incaricato su base fiduciaria. Fiducia che, se non sussiste più, consente immediatamente di revocare l’incarico, senza alcun bisogno di “giusta causa” e senza alcun timore di un contenzioso. Per cui se non si dimette…..lo si dimette!

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  11. egr.sig. Hardfreelance lo sanno anche loro e poichè è tutto studiato a tavolino fanno finta che non si vuole dimettere e quindi : il Tibetano,trasparente,gli intima di dimettersi, Issu ,d’accordo, NON si dimette e tutto finisce a tarallucci e vino.

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  12. egr.sig. Hardfreelance lo sanno anche loro e poichè è tutto studiato a tavolino fanno finta che non si vuole dimettere e quindi : il Tibetano,trasparente,gli intima di dimettersi, Issu ,d’accordo, NON si dimette e tutto finisce a tarallucci e vino.

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