Comune senza bilancio 2015: settimana decisiva per garantire stipendi e servizi

Comune senza bilancio 2015: settimana decisiva per garantire stipendi e servizi

Danila La Torre

Comune senza bilancio 2015: settimana decisiva per garantire stipendi e servizi

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domenica 17 Aprile 2016 - 22:19

Novità importanti potrebbero emergere in giornata e non è escluso che la giunta si ritrovi costretta ad emendare la delibera esitata lo scorso 31 marzo. In attesa di conoscere gli sviluppi provenienti dal palazzo, registriamo un durissimo intervento da parte del Partito Comunista d’Italia

A palazzo Zanca è iniziata l’ennesima corsa contro il tempo per risolvere la questione al momento più urgente: la conclusione dell’iter di approvazione del bilancio di previsione 2015. Il Comune di Messina è ancora privo del documento contabile ed ogni giorno che passa senza lo strumento finanziario e con poca liquidità in cassa sono sempre più a rischio gli stipendi dei lavoratori comunali e delle partecipate ed i servizi essenziali, la raccolta dei rifiuti in primis.

Per l’amministrazione Accorinti e per il Collegio dei revisori è stato un week-end di lavoro , iniziato con la riunione “operativa” che si è svolta sabato in tarda mattinata nella stanza del sindaco, alla presenza di Renato Accorinti, del neo assessore al bilancio Luca Eller Vainicher, del suo predecessore Guido Signorino, del vice-sindaco Gaetano Cacciola, dell’assessore Sergio De Cola, del segretario/direttore generale Antonio Le Donne, del ragioniere generale Antonino Cama , del funzionario della ragioneria Magnisi e del presidente del Collegio dei revisori dei conti Dario Zaccone.

«Abbiamo manifestato le nostre riserve ed abbiamo finalmente tracciato le linee da seguire con operatività immediata», spiega Zaccone al telefono.

Parte politica e parte tecnica si sono, infatti, confrontati sulle criticità segnalate dai revisori dei conti nella nota inviata al ragioniere generale Cama oltre una settimana fa (vedi qui) , in seguito alla quale si era registrata una nuova pericolosa paralisi, che ha indotto la giunta Accorinti a prendere la situazione in mano, lasciando soprattutto ad Eller il compito di dettare la linea da seguire.

Novità importanti potrebbero emergere in giornata e non è escluso che la giunta si ritrovi costretta ad emendare la delibera esitata lo scorso 31 marzo , al fine di superare i rilievi mossi dai revisori dei conti.

In attesa di conoscere gli sviluppi provenienti dal palazzo, registriamo un durissimo intervento da parte del Partito Comunista d’Italia , che invoca l’intervento della Magistratura proprio per le inadempienze sui bilanci.

« L’ostinazione dell’amministrazione comunale che arranca, pur di mantenere calda la poltrona che occupa, fa gravare la propria inefficienza sulle spalle dei cittadini costretti, a subire le tasse al massimo delle aliquote» si legge in un comunicato firmato da Luana Manzone, componente segreteria cittadina PCd’I Messina .

«L’eliminazione del servizio mensa nelle scuole, la trasformazione dei servizi in “non più sociali” ed inefficienti; gli enti no-profit che svolgono servizi di recupero per ragazzi disagiati, impossibilitati ad operare per mancanza della energia elettrica a causa della morosità del comune; il profilarsi del rischio imminente di una vera e propria emergenza sanitaria, perchè l’azienda preposta non riesce a garantire adeguatamente la raccolta dei rifiuti sono i segnali forti e reali dell’agonia di una città ormai fallita a tutti gli effetti» continua il documento.

Per il partito Comunista d’Italia «i messinesi non possono più accettare l’accanimento terapeutico per tenere in vita un morto (altro che resuscitare un cadavere) e la città non può rimanere bloccata in queste sabbie mobili».

Il Pdci chiede, quindi, «l’intervento della Magistratura per accertare se ci sia dolo sulla mancata dichiarazione di dissesto e sulla mancata presentazione del bilancio previsionale e consuntivo 2015».

Danila La Torre

2 commenti

  1. TROVERANNO I SOLDI PER GLI STIPENDI, ALTRIMENTI IL COMUNE DI MESSINA SAREBBE IL PRIMO COMUNE CHE MANDA A CASA OPERAI IMPIEGATI E DIRIGENTI IN ITALIA, ANCHE SE NON E’ TANTA LONTANA LA POSSIBLITA’ DA PARTE DELLA CITTA’ DI MESSINA. SARANNO I SERVIZI CHE PAGHERANNO CARA L’INCAPACITA’ DI SINDACI CONSIGLI E GIUNTE DEGLI ULTIMI 45 ANNI. PIU’ O MENO 45 ANNI ANNI DI RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI E POLITICHE

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  2. TROVERANNO I SOLDI PER GLI STIPENDI, ALTRIMENTI IL COMUNE DI MESSINA SAREBBE IL PRIMO COMUNE CHE MANDA A CASA OPERAI IMPIEGATI E DIRIGENTI IN ITALIA, ANCHE SE NON E’ TANTA LONTANA LA POSSIBLITA’ DA PARTE DELLA CITTA’ DI MESSINA. SARANNO I SERVIZI CHE PAGHERANNO CARA L’INCAPACITA’ DI SINDACI CONSIGLI E GIUNTE DEGLI ULTIMI 45 ANNI. PIU’ O MENO 45 ANNI ANNI DI RESPONSABILITA’ PROFESSIONALI E POLITICHE

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