"Che fine farà il Ccpm di Taormina?", presidio permanente dei genitori

“Che fine farà il Ccpm di Taormina?”, presidio permanente dei genitori

Marco Olivieri

“Che fine farà il Ccpm di Taormina?”, presidio permanente dei genitori

lunedì 16 Giugno 2025 - 12:23

Il comitato delle mamme e dei papà dei piccoli pazienti della cardiochirurgia si mobilita: "Pretendiamo risposte dal presidente Schifani e dal ministro Schillaci"

TAORMINA – “Dal 15 giugno un presidio permanente per il Ccpm di Taormina. Basta con le belle parole. Pretendiamo che le promesse fatte dal ministro Schillaci e dal presidente Schifani il 4 luglio 2024 vengano onorate. Ma non esiste una richiesta formale, da parte della Regione siciliana, per il suo mantenimento. Questa è una vergogna che non accetteremo. Basta giocare con la vita dei nostri figli”.

Il comitato genitori si mobilita ancora di più, per il Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina, con uno spazio fisso davanti all’ospedale “San Vincenzo”. Questa la posizione: “Il comitato ha preservato il Centro per tutti i piccoli e grandi pazienti affetti da cardiopatie congenite di tutta la Sicilia, Calabria e Paesi in via di sviluppo. E abbiamo ascoltato finte promesse provenienti da tutte le direzione, senza avere in cambio garanzie di una stabilità definitiva”.

L’ultima proroga del 31 luglio e il destino in bilico della cardiochirurgia di Taormina

L’elemento cruciale è che le attività del Ccpm devono terminare il 31 luglio. A dettare questi tempi è l’ultima proroga concessa dalla Regione siciliana alla convenzione con l’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. E il tema della paventata chiusura del Centro è stato affrontato ieri alla manifestazione del Movimento Cinquestelle a Palermo dal titolo emblematico: “Sanità per tutti”.

Ma non solo. I primi di giugno è stato proprio il presidente Schifani a parlarne, in risposta alle domande di Antonio De Luca (capogruppo all’Ars del M5s) e di altri componenti del Parlamento siciliano: “Stiamo lavorando anche sul tema della cardiochirurgia di Taormina. Lo stiamo facendo in silenzio perché sono temi sensibili che toccano la salute dei bambini. Taormina sta dimostrando in questi anni di essere un’eccellenza. Stiamo lavorando con il ministro Schillaci, che sta dando una mano con l’assessora Faraoni, per arrivare a una composizione della vicenda anche se il decreto Balduzzi fissa soltanto in 15 i posti letto per la cardiochirurgia della Regione siciliana. 15 posti ogni 5 milioni di abitanti. Ma il tema ci sta particolarmente il cuore”.

Il comitato genitori: “Pretendiamo risposte e chiarezza”

Ma torniamo al comitato delle mamme e dei papà dei pazienti del Ccpm: “Dal 2018, il Centro di cardiochirurgia pediatrica non è più nella rete ospedaliera siciliana. E ciò mette a serio rischio la mission del reparto che, nonostante serie difficoltà, funziona. E deve rimanere esattamente così com’è. Ora pretendiamo risposte e chiarezza sulla sua sorte”.

Sulla sanità la politica naviga a vista

Fino a quando la politica, nazionale e regionale, non dimostrerà di gestire bene un ambito fondamentale, come quello della sanità pubblica, la rabbia e la disillusione saranno sempre maggiori. Di certo, occorre dare risposte alle domande e ai dubbi di tanti genitori che non possono rimanere in questo clima sospeso.

Cgil Messina: “Al fianco del comitato dei genitori”

“Siamo vicini alle famiglie nella mobilitazione per la difesa del Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Una realtà sanitaria e di eccellenza del territorio che va salvata e pienamente riconosciuta”. Così il segretario generale della Cgil Messina Pietro Patti.

“Una battaglia – insiste il segretario della Cgil – in difesa dei diritti dei piccoli pazienti, degli interessi della collettività per il punto di riferimento che rappresenta il Ccpm. Auspichiamo che si vada nella direzione della tutela di questi interessi e siamo pronti a sostenere tutte le iniziative per il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo. Chiediamo alle amministrazioni locali di prendere una posizione netta rispetto alla questione e invitiamo le forze sociali del territorio a solidarizzare con le famiglie e
a impegnarsi in una battaglia comune”.

Hyerace: “Una deroga immediata per garantirne la sopravvivenza”

“Ieri sera ho voluto portare, a nome di tutto il Partito democratico di Messina, la nostra vicinanza ai genitori che da ieri presidiano l’ospedale San Vincenzo di Taormina per chiedere il mantenimento del
Centro di cardiochirurgia pediatrica. Pretendono – e con pieno diritto – risposte definitive e il rispetto
degli impegni assunti circa un anno fa dal presidente Schifani. Nei volantini distribuiti davanti all’ospedale si legge: “Potrebbe servire a tuo figlio, a tua figlia.” È proprio così. Perché quando si parla di salute, soprattutto dei più piccoli, nessuno può permettersi di voltarsi dall’altra parte. Non servono più proroghe. Serve una deroga immediata per garantirne la sopravvivenza”. Così il segretario provinciale del Pd Armando Hyerace.
E ancora: “Parliamo di un Centro di eccellenza, costruito con sacrifici, straordinaria competenza e carico di speranze. Lasciarlo chiudere sarebbe una sconfitta per tutti. Una vergogna per chi ha la responsabilità di tutelare la salute pubblica”.

Codacons: “Se non può restare a Taormina, si trasferisca il Ccpm a Catania”

Sull’argomento interviene pure il Codacons con una nota: “Il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo, attivo dal 2010 in convenzione con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, rappresenta una delle eccellenze italiane nella cardiochirurgia infantile. Se la volontà politica è quella di non mantenerlo a Taormina, il Codacons propone con determinazione una soluzione concreta e immediatamente realizzabile: il trasferimento delle attività a Catania nell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico “G. Rodolico – San Marco” o  nell’Azienda ospedaliera Garibaldi. Entrambe strutture pubbliche idonee, dotate di competenze, logistica e capacità di gestione per garantire la continuità del servizio in sicurezza. È inaccettabile che il destino di un reparto così cruciale venga lasciato sospeso nell’attesa, tra silenzi istituzionali e assenza di scelte. La salute dei bambini non può attendere procedure interminabili, né essere ostaggio di indecisioni amministrative”.

Questa mattina, il segretario nazionale, Francesco Tanasi, ha contattato telefonicamente il primario del reparto per “esprimere il sostegno dell’associazione, ringraziando il personale sanitario per la straordinaria dedizione mostrata anche in questo periodo di incertezza. Il Codacons ribadisce la propria vicinanza e garantisce che proseguirà l’impegno in tutte le sedi – anche legali – per impedire lo smantellamento di un presidio fondamentale per la Sicilia orientale”.

A supporto dell’appello pubblico, il Codacons “provvederà oggi stesso a inviare una comunicazione ufficiale al ministro Schillaci, al presidente Schifani e all’assessora Faraoni, chiedendo formalmente un’immediata presa di posizione istituzionale e l’adozione di un atto concreto che garantisca continuità e sicurezza al servizio di cardiochirurgia pediatrica. La politica, a livello regionale e nazionale, non può più voltarsi dall’altra parte. I bambini e le loro famiglie non possono più attendere. È tempo di agire”.

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2 commenti

  1. Perché non a Messina?

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  2. La politica mi disgusta in questo Paese ed ancora di più in Sicilia.
    Abbiamo speso centinaia di milioni di euro per il ponte e la sua società che ha solo prodotto tonnellate di chiacchiere ed oggi chiudiamo l’ospedale.
    Fanno pena loro e facciamo pena noi che li giustifichiamo sempre.

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