Furci. Azione cattolica: "Poca chiarezza sui nuovi tesserati". Revocate le elezioni

Furci. Azione cattolica: “Poca chiarezza sui nuovi tesserati”. Revocate le elezioni

R.M.

Furci. Azione cattolica: “Poca chiarezza sui nuovi tesserati”. Revocate le elezioni

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giovedì 24 Novembre 2016 - 23:48

Il Consiglio direttivo ha rassegnato le dimissioni. L'assemblea elettiva era in programma per domenica ma il parroco, don Massimo Briguglio, ha annunciato che avrebbe consegnato al Consiglio solo questa sera (venerdì) a meno di 48 ore dalla riunione, l'elenco dei nuovi soci. Il direttivo: "Impossibile provvedere a tutti gli adempimenti formali che l’atto normativo diocesano prevede"

La presidente Graziella Cacciola e il Consiglio direttivo dell’Azione cattolica di Furci Siculo hanno rassegnato le dimissioni dopo aver revocato in autotutela l’assemblea elettiva in programma per domenica prossima al termine della Messa delle 18. “Il provvedimento di revoca – si spiega nella lettera inviata ai soci – si rende necessario in seguito alle difficoltà riscontrate per un normale svolgimento dell’assemblea”. Il riferimento è alla confusione creatasi sugli aventi diritto al voto. E non solo.

Ma questa non è che la goccia che ha fatto traboccare il vaso al culmine di un anno travagliato, in cui il parroco, don Massimo Briguglio, insediatosi nel novembre del 2015, non ha mai voluto incontrare il direttivo, legittimamente eletto. Solo all’inizio del mese in corso ha concesso lo svolgimento di una riunione in chiesa, alla quale non ha però partecipato. Già in quella sede tutti i membri del direttivo, con in testa la presidente, avevano rimarcato che non si sarebbero “ricandidati”. Intanto, dal prete e da persone a lui vicine, venivano raccolte adesioni senza che venissero comunicate come previsto al Consiglio. Diverse anomalie erano state segnalate anche alla presidente diocesana, Barbara Orecchio.

Si arriva alla convocazione dell’assemblea elettiva ed esplode il caso. Il parroco rivendica la controfirma dell’atto "ma ciò non è previsto nello statuto dell’associazione". Il sacerdote diffida formalmente tutti i membri del Consiglio dal procedere all’assemblea elettorale, nella data, nel luogo e con le modalità indicate nella convocazione. Il 21 novembre la presidenza diocesana conferma però l’assoluta legittimità della convocazione e quindi la validità dell’assemblea. La stessa presidenza diocesana comunica al Consiglio direttivo nel corso di un incontro che ha avuto luogo a Messina sabato scorso, 19 novembre, e poi in una nota due giorni dopo, che sono ammessi al voto tutti gli associati per l’anno 2015-2016 e tutte quelle persone che alla data di svolgimento dell’assemblea elettorale abbiano versato la quota associativa per l’anno 2016-2017 (altrove votano solo i vecchi tesserati). Va inoltre evidenziato che quest'anno sono state anticipate di un mese le elezioni nazionali di Ac e quindi, a cascata, quelle regionali, diocesane e parrocchiali.

Don Massimo Briguglio domenica scorsa ha annunciato durante la Messa che avrebbero potuto partecipare al voto solo coloro che avranno rinnovato la quota associativa per l’anno 2016-2017, escludendo, di fatto, tutti gli aderenti dell’anno associativo 2015-2016.

Il Consiglio parrocchiale ritiene che avrebbero potuto prendere parte al voto tutti i membri dell’anno associativo 2015-2016 ed eventuali soci dell’anno associativo 2016-2017, qualora fossero pervenute le relative richieste di adesione al Consiglio direttivo entro un termine congruo alla loro elaborazione. L’atto normativo diocesano, stabilisce senza lasciare adito a dubbi, che le richieste di adesione debbano essere presentate ai membri del Consiglio parrocchiale, che le invia al Consiglio diocesano per una valutazione delle stesse e che l’adesione si perfeziona attraverso il versamento della quota associativa. Il solo corrispondere la quota non implica l’avvenuto tesseramento della persona se, tutte quelle procedure propedeutiche previste dall’atto normativo, non vengono rispettate.

“Né questa presidenza, né alcun membro del Consiglio direttivo – evidenziano nel documento di revoca i consiglieri furcesi di Ac – hanno alla data di oggi (ieri per chi legge, ndr) ricevuto alcuna richiesta di adesione. Il parroco ha comunicato il 21 novembre che le richieste di adesione che a lui sono state affidate, verranno consegnate ad un membro del Consiglio direttivo il giorno 25 novembre dopo la Messa delle 18”. La presidenza, in accordo con il Consiglio, ha reputato “impossibile provvedere a tutti gli adempimenti formali che l’atto normativo diocesano prevede, a poco meno di 48 ore dall’assemblea elettorale”. L’articolo 16 dell’atto normativo, tra l’altro, espressamente recita: “L’avviso della convocazione dell’assemblea elettiva, a firma del Presidente, deve essere consegnato a tutti gli iscritti brevi manu, spedito a mezzo posta o fax o e-mail o mezzi equipollenti almeno dieci giorni prima; l’inosservanza del termine comporta la nullità della convocazione”. Nel caso specifico veniva annunciata la consegna dell’elenco appena 48 ore prima, venerdì sera, con le elezioni in programma domenica.

“Constata la confusione venutasi a creare, al culmine di un anno particolarmente travagliato e caratterizzato dalla perdurante mancanza di collaborazione col parroco”, la presidente Graziella Cacciola e il Consiglio direttivo (Carmelo Caspanello, Giuseppe Lundi, Carmela Giuffré, Martina Ralli, Giovanni Rigano e Irene Feliciotto) hanno rassegnato le “dimissioni irrevocabili. Avendo come unico fine – scrivono nella missiva i dimissionari – il bene dell’Associazione e il regolare svolgersi della vita della stessa e per amore verso la propria Parrocchia”.

R.M.

2 commenti

  1. Magari la finissero di correre dietro a chi un po’ di confusione continua a creare a Furci dopo aver patteggiato una parrocchia più importante… e si mettessero al servizio del prossimo così come detta quel Vangelo che dicono di seguire e, invece, usano per i propri (o altrui) scopi…

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  2. Magari la finissero di correre dietro a chi un po’ di confusione continua a creare a Furci dopo aver patteggiato una parrocchia più importante… e si mettessero al servizio del prossimo così come detta quel Vangelo che dicono di seguire e, invece, usano per i propri (o altrui) scopi…

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