Chiesto al sindaco di intitolare una via o una piazza di Giardini a Vincenzo Leanza

Chiesto al sindaco di intitolare una via o una piazza di Giardini a Vincenzo Leanza

Carmelo Caspanello

Chiesto al sindaco di intitolare una via o una piazza di Giardini a Vincenzo Leanza

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lunedì 11 Febbraio 2019 - 09:33

L'istanza è stata presentata dal consigliere Comunale Mario Sapia e dal presidente del civico consesso Danilo Bevacqua. Le motivazioni

GIARDINI NAXOS – “Per un perenne ricordo del presidente della Regione siciliana Vincenzo Leanza”. Il consigliere comunale Mario Sapia e il presidente del Consiglio, Danilo Bevacqua, hanno chiesto ufficialmente al sindaco, Nello Lo Turco, di “inserire nella toponomastica cittadina il suo nome dedicandogli una strada, una piazza o un edificio pubblico”.

“Interpreti di una vasta e sensibile adesione popolare – spiegano Sapia e Bevacqua – per la costante affettuosa attenzione alla nostra città e ad i suoi abitanti, da parte dell’onorevole Vincenzo Leanza, poniamo all’attenzione del sindaco la richiesta.

Un atto dovuto – aggiungono – nei confronti di una delle personalità politiche più importanti della nostra provincia (e della regione tutta) che ha contribuito con il proprio operato alla riscoperta e alla crescita dell’identità storica e culturale di questo territorio”.

Leanza è stato per diversi anni sindaco di S. Teodoro, più volte assessore regionale e presidente della Regione siciliana e, da ultimo, presidente della Commissione speciale per la Riforma dello Statuto siciliano.

“Ol nostro “Vincenzino” come affettuosamente si faceva chiamare . proseguono Sapia e Bevacqua – era un uomo che aveva una capacità di ascolto delle umane sofferenze e bisogni degli altri infinita. Da qui la richiesta di un suo ricordo, a 15 anni dalla scomparsa. Un nome che racconta una storia, si potrebbe dire”.

Vincenzo Leanza, messinese d’adozione ma figlio dei Nebrodi, era nato a Cesarò nel 1932. Già avvocato e docente universitario, è stato sindaco del suo piccolo comune di San Teodoro (avendo acquisito l’autonomia da Cesarò), vice segretario provinciale della Democrazia cristiana messinese. Nel 1976 fu eletto, per la prima volta, all’Assemblea regionale siciliana, occupando, nel tempo, uno scanno sempre più alto, sempre più importante, fino a divenire l’interprete del rinnovamento dello statuto siciliano, compito questo affidatogli a grande maggioranza dell’assemblea regionale.

Rieletto ininterrottamente all’Ars dall’VIII alla XIII legislatura, nel corso dei suoi sei mandati da deputato regionale è stato anche assessore al Lavoro e all’Agricoltura. Ma Vincenzo Leanza è ricordato dalla maggior parte dei siciliani che hanno vissuto quei tempi, per essere stato due volte presidente della Regione, dall’agosto del 1991 al luglio del 1992 e nuovamente dal luglio del 2000 al luglio del 2001. Morì nel 2004, mentre era presidente della Commissione speciale per la riforma dello Statuto.

L’istanza avanzata da due componenti del Coniglio comunale vuole essere “un modo per tenere viva, nella cittadina, la memoria di un uomo che ha contribuito molto al suo sviluppo anche attraverso la realizzazione di opere infrastrutturali di cui il nostro Comune aveva bisogno”.

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