Gianpiero D'Alia è ministro della Pubblica Amministrazione del governo Letta

Gianpiero D’Alia è ministro della Pubblica Amministrazione del governo Letta

Rosaria Brancato

Gianpiero D’Alia è ministro della Pubblica Amministrazione del governo Letta

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sabato 27 Aprile 2013 - 17:01

Il messinese Gianpiero D'Alia, segretario regionale dell'Udc e parlamentare, è stato nominato ministro del governo Letta. L'ultimo ministro messinese è stato Nicola Capria, nell'81 prima e nell'86 poi. Martino è stato ministro, ma di messinese ha ormai solo le radici.

Totò D’Alia starà sicuramente sorridendo da lassù. E’ morto il 30 marzo non ha fatto in tempo a vedere il suo Gianpiero, che ha respirato politica sin dalla nascita, arrivare in cima alla vetta. Ma sicuramente avrà sorriso ascoltando il presidente del Consiglio Letta nel ripetere l’elenco dei ministri fare il nome di Gianpiero D’Alia, ministro alla Pubblica amministrazione. Ce l’ha fatta, il figlio d’arte che ha superato il padre ma si è fatto da solo, gradino per gradino senza avere regalato nulla, seguendo sfide difficili e mai la strada facile. La città di Messina ha un ministro dopo 28 anni. L’ultimo ministro messinese è stato il socialista Nicola Capria, che lo è stato per ben due volte, al Commercio ed al Turismo, nell’81 e poi nell’86. Altri tempi, quelli in cui i politici messinesi contavano e non dimenticavano il territorio, si guardavano sempre indietro. Certo, c’è stato anche Antonio Martino nell’era Berlusconi, ma non possiamo considerarlo un ministro messinese, perché l’unica cosa che lo ha leggato alla nostra città è stato (a parte gli illustri natali) l’essere candidato nel nostro collegio e quest’anno persino capolista. Dunque Messina, dopo 28 anni, ha un ministro e questo è già un traguardo per una città troppo a lungo scartata dalla politica. Per i canoni della politica attuale è un “giovanotto”, ha 47 anni, ed alle spalle una lunga carriera. La Dc l’ha respirata sin dai tempi del liceo e dell’Università. Poi le tappe in consiglio comunale e nelle giunte di Palazzo Zanca, come assessore e come vicesindaco. Nel 2001 il primo mandato alla Camera, ma nel frattempo la Dc era stata spazzata da tangentopoli e dopo il Ccd era nata l’Udc. Nel governo Berlusconi III è stato Sottosegretario di Stato all'Interno. Nel 2008 viene eletto senatore e diventa presidente del gruppo parlamentare Gruppo UDC, SVP e Autonomie. Nei vari mandati è stato anche membro della Commissione parlamentare antimafia. Alle Politiche di febbraio le urne non hanno premiato l’Udc confluita nell’Agenda Monti,che ha perso un senatore, ma D’Alia, capolista in entrambi i collegi, è stato eletto alla Camera. D’Alia deputato e D’Alia senatore hanno la stessa caratteristica: non l’essersi mai schiodati dalla sedia e dall’ufficio dedicando all’attività parlamentare tutte le ore disponibili. Strenuo oppositore del Ponte ormai da anni, non tanto per motivi ambientalistici quanto per un’analisi concreta dell’irrealizzabilità dell’opera in una Sicilia ancora al Paleolitico delle infrastrutture. A difesa del territorio sono stati poi gli interventi per i finanziamenti per l’alluvione 2009, persi per strada e nei labirinti della burocrazia. D’Alia è stato uno di quei ribelli quarantenni che rivoluzionarono (quando la rivoluzione non era di moda) il partito cuffariano, nonostante con il passare degli anni l’accusa di “cuffarismo” agli Udc resterà attaccata addosso ugualmente. Nonostante gli scontri interni feroci e le polemiche alla fine è proprio al delfino siciliano che Casini affida la segreteria regionale del partito. Nessuno lo ricorda mai, ma è il centrista messinese che ha sfidato Cuffaro per la prima volta. Il vizio del doppio forno D’Alia ce l’ha nel Dna democristiano e per decenni è riuscito ad essere indifferentemente e contemporaneamente in governi di colore diverso (ed opposto) senza battere ciglio e senza che neanche gli oppositori abbiano mai protestato in modo chiaro e veemente. Attualmente, ad esempio, l’Udc è a Palermo con Crocetta insieme al Pd (anzi Crocetta l’ha sposato lui per primo, il Pd si è accodato), alla Provincia con il Pdl di Ricevuto, alle Politiche si è alleato con Monti contro Pd e Sel, ed alle amministrative corre insieme al Pd. Il tutto senza confondersi e replicando ad ogni obiezione senza fare una piega. Sono stati gli anni d’impegno, un carattere spigoloso ed esigente con gli altri quanto con se stesso, la spregiudicatezza che va di pari passo all’intelligenza politica, al saper aspettare, che lo hanno portato a diventare il numero due di Casini che ha puntato su di lui per la poltrona ministeriale. Non sarà simpatico a molti, anche per le sue maniere brusche e la sua capacità di non dimenticare, ma non è la simpatia quel che serve in questo momento delicatissimo per il Paese. In fondo, per l’Udc dei due piedi in una scarpa e del doppio forno, il governo Letta delle “grandi intese” o “del grande inciucio” è proprio il contesto ideale, l’acqua dove nuota meglio. All’orizzonte la Balena Bianca di papà Totò D’Alia non è più così lontana.

Rosaria Brancato

27 commenti

  1. Rosaria…Rosaria…
    Nicola Capria non era Messinese era di San Ferdinando di Rosarno ( RC) come tanti poi conquistò la cittadinanza messinese…ma era un non messinese occorre dirlo.

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  2. he fosse un governo scarso lo temevo.
    Adesso ne ho la conferma.
    Giuseppe Vallèra

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  3. FRANCESCO TIANO 27 Aprile 2013 17:45

    Mi fa piace che un deputato Messinese sia chiamato alla guida del paese. Adesso possiamo contare su un suo aiuto per mettere in sesto i problemi della della pubblica amministrazione locale.
    Auguri Gianpiero.

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  4. Angelo Silipigni 27 Aprile 2013 17:46

    Non è forse vero che ha vinto le elezioni?

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  5. adesso tutti amici dell’UDC…….ma daltronde solo con un governo …..ibrido…..l’udc poteva avere la possibilità di avere un ministro suo !!!!!

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  6. messinarinasci 27 Aprile 2013 18:00

    Antonio Martino è stato ministro non Franco che fu presidente della Regione Sicilia.

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  7. ART.21 COSTITUZIONE, messinesi, suvvia, liberiamo il nostro incatenato pensiero e con esso il voto all’imminente elezione a sindaco di Messina. Caro Peppe Vallèra ti invito a non avere pregiudizi, un governo è di tutti gli italiani, si valuta SOLO dai suoi atti amministrativi ex post, a prescindere dal giudizio strettamente politico, per me NEGATIVO, un’alleanza, PARTITO DEMOCRATICO e POPOLO DELLA LIBERTA’ è innaturale, tanti, troppi, sono i valori antagonisti, anzitutto quelli etici, ma anche sulla prima parte della COSTITUZIONE, addirittura sul primo articolo, oso dire sulla stessa natura della nostra CARTA. Di Giampiero D’ALIA, in quota UDC per SCELTA CIVICA di Monti, apprezzo l’assiduo e puntuale impegno parlamentare, tra i pochi, e unico messinese, a pubblicare in rete web la sua dichiarazione dei redditi, è senza ombra di dubbio, un concittadino intelligente, si un “figlio d’arte” politica, ma molto più preparato di Francantonio GENOVESE e di tanti oscuri politici messinesi. Ci farà comodo, un Ministro, in questo drammatico momento della nostra Messina, sono certo che aiuterà la città, a prescindere dal colore politico del Sindaco, Giampiero, che mai ho votato e voterò, è uomo politico leale, B U O N A F O R T U N A e A U G U R I, sono contento, finalmente un messinese a Roma.

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  8. Riconfermo il mio giudizio negativo su D’Alia.
    Ottimo +++++++++++++ di beghe partitiche, esperto nel salto della quaglia e delle giravolte politiche.
    Non vedo come queste sue riconosciute qualità possano essere utili a tutti quegli Italiani che non appartengono alla sua corrente.
    Messo al governo quel genio della politica di Casini, che ha avuto un solo merito: sbagliando sempre le alleanze, per poi tradirle alla bisogna, ha portato alla sparizione quella che un tempo fu la DC.
    Giuseppe Vallèra

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  9. ART.21 COSTITUZIONE, messinesi, suvvia, liberiamo il nostro incatenato pensiero. Il commento di PGIUTTARI m’induce ad una riflessione sul sostantivo CAMBIAMENTO, parola antichissima, derivata da una dal significato inequivocabile CURVARE, immagino per gli antichi greci da una LINEA RETTA. Per molti e PGIUTTARI è fra questi, la linea retta è la classe politica che abbia governato questo paese, domani si appresta a rifarlo, quella da me apostrofata, DUE FACCE DELLA STESSA MONETA, MAI SPESA PER L’INTERESSE GENERALE. Per altrettanti italiani, LA LINEA CURVA è il MOVIMENTO 5 STELLE, cioè il voto di opinione, trasversale alle due facce della stessa moneta, che invoca di cangiare, salendo sulla scialuppa di salvataggio del movimento di Beppe GRILLO, perchè nulla vuole salvare di quella nave, tranne la prima parte della COSTITUZIONE. Voglio finire il mio commento, con una frase di un grande poeta e scrittore italiano, Pier Paolo PASOLINI, ” NATURALMENTE PER CAPIRE I CAMBIAMENTI DELLA GENTE, BISOGNA AMARLA “.

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  10. LA nave ITALIA dopo aver sbattuto inopinatamente sugli scogli dell’isola del GRILLO e su quelli più pre-vedibili del Fiscal compact e dei vari trattati di Mastricht ,Lisbona etc.. per evitare il naufragio con la inevitabile “colata a picco” definitiva, ha ritenuto di affidare il timone del comando ad uno dei grandi maestri nell’arte di navigare .. al più giovane dei COMANDANTI LETTA .
    A sedersi sulla poltroncina della plancia di comando viene chiamato a coadiuvare un “giovane” brillante aiuto ufficiale messinese : Giampiero D’alia . Si può essere certi che la NAVE si arenera’ su spiagge deserte e tranquille… al riparo definitivamente dai minacciosi e pericolosi venti del CAMBIAMENTO ……,mentre le ricerche dei naufraghi dispersi in alto mare ,si puo essere altrettanto certi, continueranno spasmodicamente grazie all’ impegno e al sacrificio di tutti gli organi della PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

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  11. adesso si che siamo a posto

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  12. ora risolve tutti i problemi a messina

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  13. Da esperto di mare…
    faccio osservare che al ministero senza portafoglio messinese non tocca la plancia di comando…forse l’incarico come sottoufficiale di coperta.

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  14. Comunque…una coperta fa sempre comodo …quantomeno per coprire le magagne.

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  15. “senza avere regalato nulla”

    l’ItaGliano è una bella opinione 😉

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  16. ora messina non avrà più munnizza nelle strade, l’acqua ci sarà sempre anche in estate, le strade magicamente saranno riasfaltate a regola d’arte e mai più nessuno scooterista finirà all’ospedale, riavremo i traghetti ffss come vent’anni fa, ritorneranno tutti i vecchi compartimenti della marina, la sede rai, i molini gazzi, la birra messina, i cantieri navali, puliranno i laghi di ganzirri, avremo il ponte sullo stretto, metteranno il filobus a posto del tram, risaneranno l’atm, le ultime generazioni sapranno cosa sono i concorsi (questi sconosciuti) e avranno la possibilità di aspirare ad un’occupazione senza chiedere un calcio in culo da rottura del bacino (raccomandazione) e compagnia cantando va… cià putemu fariiiiiiii…

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  17. sarà un ministero senza portafoglio, ma il suo portafoglio sarà ben pingue

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  18. dolcestilnuovo 28 Aprile 2013 11:38

    Beh…. Assessorato più inutile non poteva essere dato!
    Ma Letta, dovendo accontentare Casini, si è inventato un Assessorato che non conta niente. Godranno solo le “tasche” di D’Alia….. e continueranno a “piangere” quelle dei dipendenti della Pubblica Amministrazione!

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  19. Scoraggia ed infastidisce allo stesso tempo che anonimi commentatori Mariedit-to bulgaro ?… si assumino la responsabilità di interpretare il pensiero “euclideo “di P Giuttari. . Linea retta…curva…..cambiamento ?…E’ sfuggita evidentemente l’amara ironia che “velava” l’allegoria “della nave ITALIA. Per essere più prosaici…con Letta e D’alia ..il CAMBIAMENTO ? pura utopia

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  20. Certo sempre sulla nave resta…nelle scialuppe non lo troveremo mai.

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  21. Un ministero sai e’ come una sigaretta …non si rifiuta mai. Ora l’assurdo e’ che il nostro ministro riceve l’incarico nel momento storico del suo peggiore risultato alle urne e con un partito allo bando e quasi scomparso in Sicilia.. Una boccata d’ossigeno che ovviamente in questa città servirà a raccogliere i perduti consensi perché mio poetico contraddittore ( ultimamente però mi sei diventato simpatico) da noi a buon padrone non manca mai servitore…

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  22. Che strano, D’Alia, che nel toto-ministri non figurava nella lista dei papabili di Letta, è uscito magicamente dal cappello dell’ultimo illusionista a capo del Governo.
    Ed ora siamo veramente a posto, con un personaggio che predica bene e razzola male (http://www.tempostretto.it/news/ponte-prima-poi-corriere-sera-inchioda-d-alia-ponte-ha-cambiato-idea-dopo-aver-comprato-casa-torre-faro.html) esponente di un partitino (quello di Casini) che ha aderito alla coalizione di quel Monti che ha ridotto l’Italia in un cumulo di macerie.
    Non aspettatevi grandi cose da questo folkloristico personaggio…

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  23. CHE SCHIFO!

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  24. SPERO CHE AVETE TUTTI LETTO CHE E SENSA PORTAFOGLIO, FACIAMO IL MODO DI FARE UNA COLLETTA E LO REGALIAMO…
    GRANDEZZA PORTAFOGLIO 150+150…..

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  25. Voglio ricordare che il ministero della pubblica amministrazione o della funzione pubblica e quello che gestisce il funzionamento dell’intero apparato degli enti pubblici – Comuni e province -preposti a dare servizi alla collettività. Detti apparati pubblici funzionarono bene sino a quanto l’allora ministro alla funzione pubblica Bassanini formulò la legge di riferma della pubblica amministrazione che porta il sui nome con la quale limitò o meglio abbolì l’autonomia dei dirigenti rendendoli asserviti all’organo politico, eliminando, addirittura, il controllo antecedente sugli atti posti in essere dai politici che veniva svolto da un organismo estero ed autonomo che da noi si chiamava “commissione provinciale di controllo!. Il nei ministro conosce tale problematica e quindi farebbe bene, dopo quasi un ventennio, abolire tale riforma e ricostituire il controllo esterno degli atti della P.A. affidando tale compito ad un organismo imparziale ed autonomo all’uopo costituito.

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  26. liliana parisi 29 Aprile 2013 10:06

    Il buon funzionamento della pubblica amministazione è fondamentale in uno Stato moderno e democratico.Lo statista Giovanni Giolitti faceva una distinzione tra Stato,che riguarda tutti i cittadini, e Governo,legato a cambiamenti politici. Ma purtroppo molta gente sa solo sparare a zero sulla pubblica amministrazione,senza chiedersi da dove derivino inefficienze e sprechi.Concordo con Lei che bisogna ridurre l’invadenza della politica-partitica,ritornando a metodi organizzativi diversi, che premino il merito e non l’appartenenza politica.

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  27. auguri un xxxxx…ora deve risolvere i problemi di sta città e subituuuuuuu!!!

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