Martina non potrà essere ricordata nella villa che porta il suo nome, la mamma: “Sono indignata”

Martina non potrà essere ricordata nella villa che porta il suo nome, la mamma: “Sono indignata”

Francesca Stornante

Martina non potrà essere ricordata nella villa che porta il suo nome, la mamma: “Sono indignata”

Tag:

mercoledì 06 Luglio 2016 - 06:52

Il 6 luglio del 2011 Martina De Gaetano perdeva la vita a Rometta Marea mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali. Aveva 16 anni. La mamma Cecilia avrebbe voluto ricordarla con un memorial nella villa comunale che porta il suo nome, ma l’intera area è in condizioni disastrose.

«Che cosa siamo? Siamo ciò che siamo. Che forma abbiamo? Quella che gli altri ci attribuiscono. Cosa ci appaga? Crescere in fretta. Che cosa cerchiamo? La felicità. Ci è dato di essere? Non sempre. Siamo argilla nella mano? Fortemente plasmabili. Perché viviamo? Non c’è un perché. Vogliamo trovare un senso ad ogni occasione. Vogliamo trovare un senso ad ogni condizione. Vogliamo trovare un senso alla vita. L’abbiamo trovato: la vita stessa».

Vita. Vita che da sola bastava a dare il senso di tutto. Con queste parole Martina raccontava il suo senso della vita. A 16 anni scriveva poesie, questa è solo una delle tante. Danzava, dipingeva, fotografava, amava, sorrideva. Il suo sorriso è immortalato nelle tante foto che ancora oggi, cinque anni dopo quella maledetta notte del 6 luglio 2011, ci ricordano chi era e che è stata strappata via troppo presto a quella vita che era piena di tutto. Martina De Gaetano come Lorena Mangano, come Rebecca Lazzarini, come Andrea Scaglione, come Rosario Costa. Vittime della strada, vittime innocenti.

Oggi è il quinto anniversario dalla morte di Martina. Quella sera stava attraversando sulle strisce pedonali a Rometta Marea insieme ad un amico, stava tornando a casa quando un’auto fermò per sempre il suo cammino. Aveva trascorso la serata nella villa comunale di Rometta, la stessa villa che oggi porta il suo nome. Villa Martina. Proprio lì la sua mamma avrebbe voluto ricordarla quest’anno. Perché ogni anno la famiglia di Martina ha trovato la forza per organizzare un memorial che parlasse di lei, delle sue passioni, dei suoi sogni, un memorial che è sempre stato occasione per riuscire a sorridere, nonostante il dolore che non si può placare, nonostante tutto. Al dolore però si aggiunge anche l’amarezza. Ed è per questo che Cecilia, la mamma di Martina, si sfoga. Da mamma e da cittadina che non ha nulla da perdere perché ha già perso fin troppo. Cecilia avrebbe voluto organizzare il memorial in quella villa che Martina amava, ma le condizioni in cui versa la struttura non gliel’hanno consentito. Cecilia è arrabbiata perché vedere l’abbandono che regna sovrano nella villa che porta il nome di sua figlia è il chiaro segno della mancanza di rispetto da parte di chi evidentemente non ha a cuore le sorti di quello spazio che dovrebbe essere ogni giorno pieno di bambini e ragazzi, che soprattutto durante la stagione estiva dovrebbe essere punto di ritrovo e aggregazione di un’intera comunità. Questo è il secondo anno che villa Martina non ospiterà il memorial.

Sono profondamente indignata. L’anno scorso avevo presentato ad aprile tutte le domande necessarie per organizzare il memorial e l’amministrazione decise di chiudere la villa proprio a inizio estate per dei lavori di manutenzione. Non mi fu proposta nessuna alternativa, fu come se Rometta avesse dimenticato Martina. Quest’anno la villa è aperta ma si trova in condizioni pietose. Vederla in quello stato fa male, il nome di Martina su quella targa all’ingresso non ha senso”. Cecilia non vuole far polemica politica, non le interessa. Sa bene che le sue parole potrebbero essere facilmente strumentalizzate poiché suo marito siede tra i banchi della maggioranza del consiglio comunale di Rometta. Vuole essere ascoltata come mamma e come cittadina. Vorrebbe rivedere quella villa di nuovo viva. Vorrebbe poter trascorrere lì dentro il 6 luglio di ogni anno perché attraverso ciò che piaceva a Martina questo giorno possa avere un sapore meno doloroso. Vorrebbe che quello fosse il luogo in cui i tantissimi amici di Martina si possano ritrovare per ricordarla e per riflettere. Perché il memorial è stato ogni anno occasione per parlare di prevenzione, di educazione stradale, e soprattutto di donazione degli organi. Cinque anni fa Cecilia, il papà Nino e la sorella Simona non esitarono un attimo a dire di sì quando venne chiesto loro se acconsentivano a donare gli organi di Martina. La loro grande forza e la generosità non vennero offuscate dalla tragedia che stavano vivendo. Lo stesso è accaduto pochi giorni fa, per Lorena Mangano. Ma bisogna continuare a parlarne, sempre. Ne è convinta Cecilia che anche per questo ha deciso quest’anno di unire la giornata in ricordo di Martina a quella in memoria di Denis, un altro giovane romettese che qualche anno fa è stato strappato alla sua famiglia dalla leucemia. Sarà il 4 agosto a Villafranca e sarà una nuova occasione per sensibilizzare soprattutto i giovani sull’importanza della donazione degli organi. Per il secondo anno sarà Villafranca ad ospitare il ricordo di Martina e per questo Cecilia ringrazia l’amministrazione comunale che si è sempre mostrata disponibile. Vuole ringraziare anche il parroco di Saponara Marittima per il sostegno dato in questi anni, i veri amici che non l’hanno mai abbandonata, il gruppo di Protezione Civile Giva di cui fa parte.

Il memorial per Martina sarebbe stata anche l’occasione per parlare di giustizia, di omicidio stradale, della nuova legge oggi in vigore grazie alle battaglie dall’Associazione Familiari Vittime della Strada di Pina Cassaniti Mastrojeni. Grazie a questa legge Rebecca e Lorena forse avranno giustizia. Giustizia che fino ad oggi Martina non ha avuto.

Oggi per Martina non ci sarà nessun memorial, ma alle 19 verrà celebrata una messa in suo ricordo nella chiesa di S. Domenico di Saponara Marittima. Martina sarà nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata, dei mille amici con cui condivideva infinite passioni, di chi l’ha conosciuta solo dopo la sua tragica fine attraverso le immagini dei suoi sorrisi. Ed è proprio il sorriso il dono più bello che ha lasciato. Lo racconta Cecilia, che dopo aver perso la sua bambina ha imparato a sorridere come prima non sapeva fare. Un sorriso che non vuole perdere nonostante il dolore e la rabbia. Un sorriso che vuole ritrovare varcando i cancelli di villa Martina. Il suo è uno sfogo, un appello. Per Martina.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Non sarà una pena pesante a far cambiare gli incidenti stradali .Ci vogliono delle nuove regole per la patente e i rinnovi della patente.

    Bastava introdurre un articolo sul codice della strada ;
    dopo 2 multe per eccesso di velocità la patente veniva sospesa per 3 anni.
    Chi non rispettavo il semaforo rosso per 3 volte 2 anni di patente sospesa.
    Chi accede in un divieto di acceso un anno di sospensione.
    Chi non rispetta lo STOP 2 anni di sospensione.
    L’associazione delle vittime della strada non devono cercare vendetta ma soluzioni.

    0
    0
  2. Non sarà una pena pesante a far cambiare gli incidenti stradali .Ci vogliono delle nuove regole per la patente e i rinnovi della patente.

    Bastava introdurre un articolo sul codice della strada ;
    dopo 2 multe per eccesso di velocità la patente veniva sospesa per 3 anni.
    Chi non rispettavo il semaforo rosso per 3 volte 2 anni di patente sospesa.
    Chi accede in un divieto di acceso un anno di sospensione.
    Chi non rispetta lo STOP 2 anni di sospensione.
    L’associazione delle vittime della strada non devono cercare vendetta ma soluzioni.

    0
    0
  3. Vorrei tanto sapere dove vanno a finire tanti soldi che il comune di rometta ricava da imu tasi e tari da abitazioni per lo piu occupate al massimo tre mesi anno. Sono tanti anni che si assiste al continuo declino manifesto della cittadina, una volta meta di vacanzieri, oggi sembra una citta fantasma.non si e fatto nulla per dare al luogo migliorie e attrattive turistiche. Le tasse sono al massimo consentito, i servizi al minimo. La raccolta differenziata si tramuta in cumuli di spazzatura serali diffusi in tutto il territorio, nel periodo estivo non esiste più un cartellone di manifestazioni decente.gli esercizi commerciali vanno chiudendo. Grazie amministrazione comunale

    0
    0
  4. Vorrei tanto sapere dove vanno a finire tanti soldi che il comune di rometta ricava da imu tasi e tari da abitazioni per lo piu occupate al massimo tre mesi anno. Sono tanti anni che si assiste al continuo declino manifesto della cittadina, una volta meta di vacanzieri, oggi sembra una citta fantasma.non si e fatto nulla per dare al luogo migliorie e attrattive turistiche. Le tasse sono al massimo consentito, i servizi al minimo. La raccolta differenziata si tramuta in cumuli di spazzatura serali diffusi in tutto il territorio, nel periodo estivo non esiste più un cartellone di manifestazioni decente.gli esercizi commerciali vanno chiudendo. Grazie amministrazione comunale

    0
    0

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007