Dopo 6 anni di torna al voto nelle ex Province, ma si tratta di elezione di secondo livello
A distanza di 6 anni e dopo rocambolesche vicende e ricorsi si torna al voto nelle ex Province. Nel mezzo ci sono due riforme (entrambe contestate): la Delrio nazionale e la Crocetta siciliana.
Il governo Musumeci ha fissato la data del 19 aprile per le elezioni per le ex Province (oggi Liberi Consorzi) e per le Città Metropolitane di Messina, Palermo e Catania. Si torna dunque al voto ma a metà, dal momento che si tratta di elezioni di secondo livello. Saranno infatti i sindaci ed i consiglieri comunali a votare le assemblee di secondo livello e nel caso dei Liberi Consorzi anche del presidente. Per quanto riguarda le Città Metropolitane in base alla normativa il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo.
La riforma
La data è stata fissata dal governo Musumeci, in attuazione della legge regionale 8/2019, che aveva individuato il periodo utile tra il primo e il trenta aprile del 2020. Si tratta di elezioni di secondo livello e quindi saranno chiamati alle urne tutti i sindaci e i consiglieri dei 390 Comuni dell’Isola.