Lo strumento concede agli utenti la possibilità di analizzare la qualità del servizio offerto dalle aziende sanitarie

Al via da giovedì al Policlinico l’Audit Civico.
L’Audit civico, frutto della Convenzione sottoscritta tra la Regione siciliana e Cittadinanzattiva Sicilia Onlus, è finalizzato alla partecipazione e al coinvolgimento dei cittadini nella realizzazione di una valutazione critica e sistematica delle politiche sanitarie regionali, attraverso l’analisi della qualità del servizio offerto dalle aziende sanitarie. I risultati, raccolti al Policlinico durante questa prima edizione del progetto, saranno confrontati con quelli delle altre aziende sanitarie regionali, permettendo così di realizzare un rapporto accurato sullo stato dei diritti dei cittadini nel SSR.
“Il nostro Policlinico – dice il Direttore Generale, Giuseppe Pecoraro – si pone in linea con le indicazioni regionali, dando vita, attraverso lo strumento dell’Audit civico, ad un sistema di valutazione permanente dei servizi sanitari. Valutazione – prosegue Pecoraro – finalizzata alla promozione dell’appropriatezza, dell’efficienza e della qualità dei servizi sanitari, in modo da rendere il sistema sanitario più trasparente per i suoi fruitori, resi compartecipi dei processi di miglioramento del servizio stesso”.
Giovedì 23 sarà, dunque, il giorno di inizio del primo dei percorsi di valutazione della qualità del servizio sanitario del Policlinico, a cominciare dall’Area medica, per proseguire con tutte le altre, fino alla area di Medicina specialistica.
“La metodologia di valutazione – aggiunge Giuseppe Abate, referente aziendale per il progetto – prevede che l’indagine, svolta attraverso questionari messi a punto da Cittadinanzattiva Onlus, nell’arco di dieci anni di attività in questo campo e su standard di qualità nazionali, sia realizzata da un’équipe mista, composta da operatori sanitari e cittadini”.
“L’Audit civico – conclude Andrea Cucinotta, coordinatore provinciale di Messina del Tribunale per i Diritti del Malato – non è uno strumento censorio nei confronti dell’Azienda sanitaria, ma un mezzo efficace per condurre in modo comune e condiviso un’analisi critica e sistematica dell’azione delle aziende sanitarie su temi che riguardano: l’orientamento al cittadino nell’organizzazione e nella gestione dei servizi; la priorità data alla prevenzione dei rischi, alla riduzione del dolore e al sostegno dei malati cronici ed oncologici; il coinvolgimento dei cittadini nella definizione e nella valutazione delle politiche aziendali”.
Attualmente sono in corso, in Italia, 3 cicli regionali di Audit civico, in Umbria, Lazio e Sicilia.