Ex S. Rita, tutti contro tutti: la Fp Cgil controbatte alla Cot, un gruppo di lavoratori attacca il sindacato

Ex S. Rita, tutti contro tutti: la Fp Cgil controbatte alla Cot, un gruppo di lavoratori attacca il sindacato

Ex S. Rita, tutti contro tutti: la Fp Cgil controbatte alla Cot, un gruppo di lavoratori attacca il sindacato

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lunedì 07 Settembre 2015 - 16:53

Nei giorni scorsi botta e risposta tra la Fp Cgil e la clinica Cot su accreditamento, posti letto, fondi regionali per la sanità e vertenza occupazionale. Clara Crocè ha deciso di rispondere ancora una volta al legale della Cot, ma entrano a gamba tesa nello scontro anche alcuni lavoratori che contestano proprio il sindacato.

Una guerra a suon di comunicati stampa. La vicenda della ex clinica Santa Rita è un campo di battaglia in cui senza esclusione di colpi si continuano a fronteggiare la Fp Cgil da un lato e la clinica Cot dall’altro. Il sindacato di Clara Crocè pochi giorni fa aveva riacceso i riflettori sul caso S. Rita, sui fondi destinati alla sanità privata che Messina sta perdendo, è tornato a chiedere verità sulla vicenda accreditamento e ha chiesto di poter essere ascoltato dalla Procura. Una nuova presa di posizione che ha trovato l’immediata e piccata replica del legale della clinica Cot, che ha ribadito la legittimità del percorso seguito dalla Cot per ottenere l’accreditamento e i 9 posti letto e ha smentito qualsiasi ombra su quanto fatto dalla clinica (VEDI QUI).

Parole che hanno scatenato ancor di più la segretaria della Fp Cgil Clara Crocè che ha letto la replica del legale della Cot come una excusatio non petita. «La Fp Cgil non ha chiamato in causa la COT, non ha fatto altro che rivendicare i posti letto e il budget scippati alla provincia di Messina e assegnati ad altre province siciliane. Tutto ciò, in barba a quanto stabilito nella seduta della VI Commissione regionale presieduta dal deputato Di Giacomo alla presenza dell’ex Assessore Borsellino, la quale aveva assunto l’impegno della convocazione di un tavolo tecnico con tutte le parti in causa, proprio per evitare contenziosi e per mantenere i posti letto alla provincia di Messina. Impegno che l’ex Assessore Borsellino non ha mai mantenuto.

Apprendiamo solo oggi che “tutte le fasi hanno visto la presenza dell’associazione di categoria “AIOP” Mentre l’Assessorato alla Salute ha escluso artatamente i rappresentanti dei lavoratori”. Apprendiamo soltanto attraverso il comunicato del legale della COT che “il Prefetto di Messina, ha preso atto dell'impegno formale della COT a procedere all’assunzione del personale rimasto senza lavoro. La Fp Cgil provvederà a reiterare la richiesta di incontro al Prefetto».

C’è poi il delicatissimo capitolo che riguarda i lavoratori. Il legale della Cot ha scritto che “è stato richiesto a tutti l’invio della documentazione, tranne che a coloro che hanno dichiarato espressamente di non volere l’accreditamento e l’assunzione presso la COT”, la Fp Cgil continua a ribadire che ci sono state discriminazioni e che alcuni non sono mai stati contattati, mentre altri sono stati esclusi perché “intervenuti in giudizio a favore della Santa Rita srl”. Lo dice chiaramente una nota dello scorso 15 luglio del legale della Cot Carlo Mazzù in cui si legge che poiché sette lavoratori non hanno “riscontrato l’invito a produrre la documentazione propedeutica all’assunzione da parte della Cot” e “hanno sostenuto le ragioni esposte dalla Casa di Cura S. Rita nel ricorso amministrativo, sostenendo le ragioni della ricorrente Santa Rita srl”, si è ritenuto non fossero “interessati all’assunzione da parte della Cot spa, manifestando la propria libera scelta nel senso di attendere l’eventuale esito del giudizio favorevole alla Santa Rita, ai fini della loro assunzione presso quella socità”.

Il sindacato infine vuole sottolineare che, di regola, le relazioni sindacali si consumano tra i datori di lavoro e i rappresentanti dei lavoratori. “Non comprendiamo i motivi per i quali i vertici della Clinica COT si rivolgono ai lavoratori e al sindacato tramite il loro legale, quasi a volerci intimorire. Evidentemente i vertici della Clinica COT non amano un sano confronto sindacale” scrive Clara Crocè.

Nello scontro però hanno deciso di entrare a gamba tesa alcuni lavoratori che si firmano come “ex dipendenti Clinica Santa Rita, prossimi dipendenti Cot spa”. Stefano Brigandì, Orazio Bruschetta, Benedetta Lo Balbo, Angelo Manganaro e Francesco Maria Meo hanno scritto una dura lettera proprio contro la presa di posizione della Fp Cgil nella vicenda S. Rita e chiedono alla sindacalista Clara Crocè di farsi da parte, temendo che tutto questo polverone possa davvero nuocere al loro futuro occupazionale.

«E' nostra ferma volontà prendere le distanze dal recente comunicato della FP-CGIL di Messina. In merito alla nostra prossima assunzione, la signora Crocè paventa "complicazioni e ricorsi". Ci dica dunque se la sua pretesa sia nella realtà, che la nostra assunzione venga ulteriormente rimandata: ritiene gli oltre 3 anni trascorsi senza alcun reddito un periodo troppo breve oppure ci vuole consigliare di rifiutare il certo (assunzione immediata) per l'incerto (esiti futuri di ricorsi amministrativi dalle conseguenze imprevedibili). La sindacalista considera un "privilegio" l'assegnazione del budget alla Cot spa. Ci dispiace ma non si tratta di un'elargizione: è il frutto di un'attività frenetica, un procedimento amministrativo iniziato nel 2013. Dov'era il sindacato quando noi lavoratori andavamo a Palermo? Frequentemente senza nemmeno la certezza di essere ricevuti, facendo la colletta tra colleghi: la signora Crocè non l'abbiamo vista.

Il riferimento all'art.72 della legge fallimentare è gravissimo da parte di chi dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori. È stato compiuto un enorme scippo nei nostri confronti, tre anni senza busta paga, senza cassa integrazione, senza indennità di disoccupazione: chi ha permesso che tutto ciò accadesse? Dunque il suo sindacato ci conferma ufficialmente che ha approvato e sostenuto questo comportamento? Bene, sappiate che noi stiamo agendo "autonomamente" a tutela dei nostri diritti.

Mancherebbero gli atti, non ci sarebbero gl'impegni. Ci domandiamo se prima di aver scritto queste parole, la signora Crocè abbia realmente verificato la documentazione. Ci dispiace per lei ma esiste una chiara corrispondenza con l'Ufficio Provinciale del Lavoro, esistono precisi e ripetuti impegni con l'Assessorato: e il sindacato cosa stava facendo nel frattempo?

La sindacalista parla a nome dei lavoratori della clinica Santa Rita. Spieghi perché da principio ci ha taciuto dell'interessamento della Cot spa? Perché ha ostacolato le nostre iniziative contro la revoca dell'accreditamento, dicendoci che non si correva alcun rischio? Perché non ha mai preso le distanze da un'altra trattativa che prevedeva una "formale rinunzia a tutti i crediti di lavoro vantati fino al momento della conclusione del rapporto"?»

Durissima la lettera di questi lavoratori che raccontano che molti di loro hanno abbandonato la Fp Cgil nell’agosto del 2014 e che a questo punto sperano di essere ascoltati allo stesso modo dalla Procura.

Un duello a distanza che di certo non si chiude qui e che anzi rischia di acuirsi sempre di più.

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