Il PD attacca l'Amministrazione Comunale: "Ato unico bocciato per incapacità politica"

Il PD attacca l’Amministrazione Comunale: “Ato unico bocciato per incapacità politica”

Il PD attacca l’Amministrazione Comunale: “Ato unico bocciato per incapacità politica”

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giovedì 12 Luglio 2012 - 09:30

“Se avessimo avuto un gestore con un socio privato individuato con gara – scrive il partito - se avessimo realizzato gli impianti progettati per i quali vi era già il decreto di esproprio, se avessimo avuto un piano di investimenti del socio privato e un sistema di raccolta differenziata efficiente, oggi non saremmo alle porte di un'emergenza rifiuti"

“Siamo certi che se si fosse fatto ciò che noi ed il Consiglio Comunale avevamo approvato, oggi forse Messina sarebbe stata capofila del nuovo ambito disegnato dalla Regione e invece assistiamo all’agonia di un settore che avrebbe potuto assicurare una punta di eccellenza per la città”.
E’ la nota del Partito Democratico sulla bocciatura della proposta del Comune di creare un unico ambito territoriale per la città di Messina, accorpata invece ad altri 46 comuni dell’area metropolitana.
“Se avessimo avuto un gestore con un socio privato individuato con gara – continua il partito – se avessimo realizzato gli impianti progettati per i quali vi era già il decreto di esproprio, se avessimo avuto un piano di investimenti del socio privato e un sistema di raccolta differenziata efficiente, oggi non saremmo alle porte di un’emergenza rifiuti, la nostra società mista sarebbe stata la favorita nella gara per la gestione della raccolta in ambito sovra comunale. Tutto fattibile, tutto realizzabile, ma precise volontà politiche e antichi pregiudizi accompagnati da una dose insana di conflittualità hanno determinato l’assoluto immobilismo e oggi si raccolgono le conseguenze. La questione rifiuti è al centro della nostra proposta programmatica in corso di realizzazione, perché crediamo molto sull’efficacia di una buona politica sui rifiuti. Ogni giorno che passa è una possibilità in meno per la città di risollevarsi, ma forse questa percezione gli inquilini di Palazzo Zanca non ce l’hanno”.
Il Partito Democratico spara a zero sull’Amministrazione: “Dal 2009 abbiamo messo in campo una serrata battaglia di opposizione alle scelte, meglio alle non scelte, dell’amministrazione comunale, avanzando dettagliate proposte per il rilancio del sistema di gestione dei rifiuti a Messina. Oggi Messinambiente è ridotta ai minimi termini, uomini costretti a lavorare in condizioni veramente precarie, con mezzi vetusti che non sono più in condizioni di assicurare l’ordinaria gestione del servizio. I debiti si sommano mese dopo mese e le sorti del gestore a capitale pubblico sembrano ormai purtroppo segnate”.

3 commenti

  1. Non ci posso credere che il PD messinese parli di gestione dei rifiuti a Messina, come se una città da sola potesse gestire il ciclo completo dei rifiuti. E’ insopportabile l’ignoranza degli eredi messinesi del PARTITO COMUNISTA ITALIANO, partito che ha inventato la raccolta differenziata nelle regioni rosse, copiata poi dalla Lombardia e dal Veneto. Scrissi che il PARTITO DEMOCRATICO al governo con LOMBARDO ha partorito un piano regionale rifiuti che è un inno alle discariche.Scrissi che solo degli idioti possono immaginare che nani aziendali, come MessinAmbiente,possano avere un futuro CERTO nel settore dei rifiuti. Basta mi sono rotto, dovrò chiedere ai vecchi compagni emiliani di fornirmi del piano industriale,degli aspetti giuridici inerenti alla società per azioni,con soci pubblici e privati,un colosso europeo del settore ambientale, creata nella regione Emilia Romagna,per sbatterli in faccia a dei dilettanti politici allo sbaraglio di quello rimasto della SINISTRA siciliana.

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  2. PRETENDO DAL PD UNA RISPOSTA DOPO LA MIA LEZIONE NORMATIVA.Chi c’era al governo con LOMBARDO quando si modificò la disciplina legislativa nella parte relativa agli ambiti territoriali ottimali,dall’articolo 11 comma 66 della legge regionale 9 maggio 2012 n.26,il quale,integrando l’articolo 5,comma 2,della legge regionale 8 aprile 2010 n.9, ha attribuito alla Regione la possibilità di modificare la rigida delimitazione territoriale prevista dall’articolo 5 della legge regionale 8 aprile 2010 n. 9,attraverso l’utilizzo della facoltà di cui al terzo periodo dell’articolo 3 bis del decreto legge 13 agosto 2011 n.138, introdotto dall’articolo 25, comma 1 lett. a) del decreto legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012, n. 27.
    La Regione Siciliana, a conclusione del procedimento di cui all’articolo 5, comma 2 bis, della legge regionale 8 aprile 2010 n.9,come introdotto dall’articolo 11, comma 67, della legge regionale 9 maggio 2012 n.26, ha approvato con Decreto Presidenziale n. 531 del 4 luglio 2012 il Piano con il quale sono stati individuati ulteriori otto Ambiti territoriali ottimali di dimensione diversa da quella provinciale, pubblicato nella G..U.R.S. Parte I n. 27 del 6 luglio 2012.C’eravate voi in aula a votare,ma dov’era chi ha voluto mantenere il doppio incarico,il dietista di Barcellona,gerontocrate della politica messinese,non mi risulta un suo intervento contro,probabilmente era assente come sempre.

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  3. Gli unici che ci guadagneranno come al solito sono gli avvocati interni o del collegio di difesa esterno a palazzo Zanca, il ricorso al TAR è perso in partenza vista la chiarissima normativa vigente,come persi saranno gli altri gradi di giudizio, tanto paghiamo noi messinesi dalla SPESA CORRENTE,a scapito dei SERVIZI SOCIALI e di altre voci importanti per la qualità della convivenza civile. Vale sempre la mia citazione che palazzo Zanca è il paradiso in terra per gli avvocati.Corro dietro il mio nipotino nella attrezzatissima e pulitissima riviera romagnola,(qui il problema dei rifiuti lo hanno risolto ricavando ricchezza),c’è tutto quello che si può desiderare per divertirsi, manca solo il nostro splendido mare, ti pari pocu.

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