Porto di Tremestieri e Zes. Accorinti incontra il ministro De Vincenti

Porto di Tremestieri e Zes. Accorinti incontra il ministro De Vincenti

Porto di Tremestieri e Zes. Accorinti incontra il ministro De Vincenti

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sabato 18 Novembre 2017 - 08:47

Il sindaco chiede una rapida approvazione del progetto esecutivo del porto e l'attivazione della zona economica speciale

“I dati dimostrano che il problema dello squilibrio strutturale tra Nord e Sud è principalmente politico e riguarda le scelte nazionali”. Lo ha affermato il sindaco, Renato Accorinti, intervenendo al Convegno dell’Ifel dedicato alle risorse ordinarie e aggiuntive per lo sviluppo dei Comuni, dove sono stati presentati i Conti Pubblici Territoriali, con interventi del ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, di Veronica Nicotra (Anci), Pierciro Galeone e Andrea Ferri (Ifel), Mariella Volpe (Ctp).

Dopo almeno quindici anni di incremento del divario a vantaggio del Centro-Nord, nel 2015 sono ripartite le risorse per gli investimenti al Sud, superando nell’anno il Centro-Nord. A fronte del 34,4% di popolazione, la spesa del settore pubblico allargato nel Sud è solo il 28,8% del totale nazionale, col risultato che la spesa pubblica procapite è più bassa. Sulla componente investimenti, nel periodo 2000-2015, il settore pubblico ha speso 1.446 euro per persona al Centro-Nord e 1.306 euro al Mezzogiorno, contribuendo a incrementare il divario territoriale. Applicando alla spesa delle Stato e delle Amministrazioni Centrali il criterio perequativo della popolazione, le risorse “ordinarie” destinate al Sud (in molti casi sostanzialmente azzerate) avrebbero dovuto essere maggiorate di 1,63 miliardi l’anno per tutto il periodo 2000-2015, per un totale di oltre 26 miliardi. È dunque molto lunga la strada del riequilibrio nella distribuzione territoriale delle risorse.

“Le conclusioni del convegno confermano la correttezza della strategia che l’amministrazione ha avviato per rilanciare l’economia a Messina”, commenta l’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Signorino. “Dovendo ridurre la spesa per onorare i debiti e riequilibrare le finanze comunali, abbiamo puntato alla qualità della progettazione per rilanciare il ciclo degli investimenti. Oggi ascoltiamo che la ripresa economica nazionale è sostenuta proprio dagli investimenti dei Comuni, che moltiplicano gli interventi e creano molta più occupazione dei grandi investimenti nazionali su progetti capital intensive e a risparmio di manodopera”.

Il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, ha sottolineato che l’aumento delle risorse destinate al Sud è significativo e che, dopo decenni di ampliamento dei divari, nel 2015 si è per la prima volta ridotto il gap. Anche i segnali attualmente disponibili per il 2016 e per il 2017 indicano che questa tendenza permane nel triennio, sostenuta dal lavoro delle “task force” che sostengono i territori nelle loro strategie di spesa. Anche se, alla luce delle informazioni, le risorse “aggiuntive” sono state in realtà “sostitutive”, rimpiazzando in moltissimi campi (tra cui la spesa sociale e la spesa per la cultura e le infrastrutture culturali) la spesa ordinaria, quasi azzerata. “Alla luce di questo” – ha affermato Accorinti – “parlare di risorse aggiuntive è quasi una presa in giro, quando queste sono state di fatto sostitutive. E quando a spendere sono i soggetti nazionali (Rfi, Enel, ecc.) questo non può essere imputato alla incapacità dei soggetti locali. Occorre una vera e coerente scelta governativa”. Nel suo intervento, l’Assessore Signorino ha sottolineato la necessità di intervenire normativamente per liberare le risorse che i Comuni non riscuotono per l’inerzia degli agenti della riscossione (Equitalia, Riscossione Sicilia), subendone gravi conseguenze, e per facilitare le procedure di riconoscimento e saldo dei debiti verso i creditori, reimmettendo nell’economia le relative risorse.

In margine al convegno, il sindaco Accorinti e l’assessore Signorino hanno incontrato il ministro per il Mezzogiorno, De Vincenti, indicando le due attuali priorità dell’amministrazione: l’imminente consegna del progetto esecutivo per il Porto di Tremestieri e l’attivazione della ZES. Per il primo punto è stato chiesto l’intervento del Governo per la più spedita approvazione da parte del Genio civile opere marittime; per la ZES è stato affermato il principio che la Città Metropolitana debba essere considerata sede di ZES. Si punta a collegare la ZES all’attuale assetto del sistema portuale, che vede ancora Messina sede di Autorità Portuale. Sul punto sarà necessario realizzare in tempi brevi un confronto con il Governo.

2 commenti

  1. La città di Messina, è evidente che non goda di nessuna considerazione. Di chi la colpa?. Non lo so. So invece con certezza, che se Messina fosse stata sede della più grande, innovativa e complessa opera della Ingegneria civile del mondo….ci sarebbe stata la coda di autorità regionali, nazionali ed europee oltre che un forte interesse da parte del sistema imprenditoriale turistico alberghiero e commerciale. Ma cà, …in un contesto improduttivo, ove l’unica impresa rimasta, cresce, grazie alla concessione pubblica del traghettamento privato avanti e arreti, avanti e arreti..e più che pensare a pensioni ed all’assistenzialismo mendicante quei quattro soldi che mancu arrivano…non si va.

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  2. Io se fossi stato al posto del Ministro De Vincenti NON avrei accettato di apparire in foto con un sindaco che si ostina ad essere irriverente nei confronti dei Cittadini Messinesi , andare vestito così oltre a essere patetico non è consono con laafigura istituzionale assunta .

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