Dopo un iter tormentato via libera al Piano di lottizzazione a San Licandro: sorgeranno due palazzine

Dopo un iter tormentato via libera al Piano di lottizzazione a San Licandro: sorgeranno due palazzine

Francesca Stornante

Dopo un iter tormentato via libera al Piano di lottizzazione a San Licandro: sorgeranno due palazzine

Tag:

giovedì 19 Marzo 2015 - 19:40

Maggioranza risicata ma alla fine il Consiglio ha detto sì al Piano di lottizzazione di San Licandro. Intenso dibattito in aula, non sono mancati dubbi, perplessità e contestazioni. Si è però chiusa una vicenda che si trascina da anni e che avrebbe potuto dare origine ad un pesante contenzioso per il Comune.

Dopo un lungo e travagliato iter, dopo numerose discussioni in aula e un intenso dibattito anche fuori dalla sala del Consiglio, si è chiusa la saga della delibera che autorizza un piano di lottizzazione a San Licandro. Il Consiglio comunale, nonostante qualche dubbio e perplessità, alla fine ha deciso di approvare il “Piano di lottizzazione convenzionato 197/C”, contenuto nella delibera proposta dall’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola. Maggioranza risicatissima per un voto che avrebbe potuto creare non pochi problemi al Comune, considerati i rapporti non proprio idilliaci tra la Casamica Immobiliare Srl, società costruttrice che nel lontano 2005 ha presentato l’istanza per costruire a San Licandro, e Palazzo Zanca.

A dire sì al progetto che prevede la costruzione di due palazzine sulle colline di San Licandro sono stati i Dr al gran completo, Carlo Abbate, Elvira Amata, Rita La Paglia, Santi, Sorrenti, Nino Carreri, l’unico esponente Udc presente in aula al momento del voto Franco Mondello, Francesco Pagano per il gruppo dei Progressisti Democratici. Si sono invece divisi gli altri gruppi. Carlo Cantali e Claudio Cardile del gruppo Felice per Messina hanno votato sì mentre il collega Benedetto Vaccarino ha scelto l’astensione, per il Megafono sì di Angelo Burrascano e astensione di Nora Scuderi, in Forza Italia Pippo Trischitta ha approvato mentre Fabrizio Sottile si è astenuto, si sono divise per la prima volta anche le accorintiane Lucy Fenech e Ivana Risitano. La fedelissima Fenech, nonostante nelle scorse sedute sia sempre stata promotrice di un rinvio della delibera per votare prima la famosa variante di salvaguardia delle colline, meglio nota come salvacolline, alla fine ha votato a favore della lottizzazione, mentre Ivana Risitano è rimasta ferma sulla convinzione che sarebbe stato più utile discutere questo piano alla luce delle novità che introdurrà il salvacolline in modo che il progetto di edificazione si adeguasse alle nuove normative e si è dunque astenuta. Tra gli astenuti anche Piero Adamo, Daniela Faranda, Antonella Russo, Emilia Barrile e Nicola Cucinotta. No deciso, anche questa volta, del duo Gino Sturniolo-Nina Lo Presti, ormai opposizione di ferro di questa amministrazione. Questi i numeri della votazione: 23 presenti, 12 favorevoli, 9 astenuti, 2 contrari.

Il piano di lottizzazione di San Licandro ha un’origine lontana, dettagliatamente spiegata nel provvedimento istruito dal Dipartimento Politica del Territorio, ma la particolarità sta nel fatto che l’Aula consiliare di Palazzo Zanca aveva già esaminato e bocciato quel piano nel dicembre 2012. Arrivarono però le diffide da parte della Casamica e la richiesta dell’altra società, la Habitat 2000, che si era vista respingere l’istanza di lottizzazione per lo stesso terreno, di riavviare l’iter. A quel punto il commissario Croce costruì la nuova delibera che revoca quella bocciata dal precedente Consiglio comunale, rigetta l’istanza presentata dalla società Cooperativa Habitat 2000, e approva il progetto presentato dalla ditta Eredi Mastroeni Antonina Società Casamica Immobiliare Srl oggi Società Casamica Immobiliare Srl.

Durante il dibattito diversi i punti di criticità fatti rilevare da alcuni consiglieri. A passare la delibera sotto la lente d’ingrandimento sono stati soprattutto i consiglieri Antonella Russo, Nina Lo Presti, Gino Sturniolo e Piero Adamo che hanno fatto rilevare l’assenza del parere, obbligatorio ma non vincolante, della Circoscrizione, hanno chiesto perché non siano stati richiesti nuovi pareri, come ad esempio quello del Genio Civile che risale al 2008 ed essendo precedente alla tragica alluvione di Giampilieri non tiene in considerazione l’ovvia sensibilità e attenzione verso il territorio che quel drammatico evento ha insegnato a Messina. La Russo ha parlato senza mezzi termini di atto illegittimo, la Lo Presti non ha esitato a dire che questo intervento potrebbe entrare in conflitto con il nuovo Prg che l’amministrazione sta programmando e aprire le maglie a contenziosi futuri, Adamo ha tirato le orecchie a chi pensa di poter trattare il Consiglio Comunale a suon di diffide.

Alla fine però hanno vinto i sì e dopo anni di attesa la Casamica Immobiliare può brindare al nuovo progetto che realizzerà sulla collina di San Licandro.

Nota a margine: anche questa seconda seduta del Consiglio dopo il caso gettonopoli e l’apertura di un’inchiesta da parte della Magistratura è stata più popolata del solito. Intanto è successa una cosa che probabilmente mai in altre occasione sarebbe accaduta: alle 15, quando la presidente Barrile ha aperto i lavori i consiglieri in aula erano solo 18 e dunque numero legale non valido per iniziare i lavori. Consueto rinvio di un’ora e alle 16 gli scranni si sono riempiti, a dispetto di quanto è accaduto molte altre volte, tanto da dare il via ad un intenso dibattito durato oltre due ore. Per quasi l’intera seduta circa una trentina i consiglieri in aula, 27 nel momento in cui sono stati votati gli emendamenti, 23 al voto sulla delibera.

Francesca Stornante

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007