"Stiamo seguendo le normali procedure e lo statuto è in fase d'elaborazione", replica il sindaco metropolitano al consigliere
MESSINA -“Un Consiglio metropolitano paralizzato”. Il sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, Carmelo Pietrafitta, nella sua qualità di componente del neo eletto Consiglio metropolitano di Messina, è intervenuto con una nota indirizzata al presidente della Città metropolitana, al presidente della Regione siciliana, all’assessorato regionale delle Autonomie locali e alla prefetta di Messina. In particolare, il consigliere Pietrafitta ha sottolineato un “grave vulnus democratico” e un “blocco totale” delle attività amministrative dell’Ente, chiedendo l’intervento degli organi di controllo e diffidando il Sindaco a superare le resistenze che ostacolano l’esercizio del ruolo dei consiglieri.
Pietrafitta: “Insofferenza verso questo nuovo organo istituzionale”
Nel documento, Pietrafitta segnala la “totale paralisi funzionale del Consiglio metropolitano per mancata predisposizione degli atti fondamentali per l’esercizio della rappresentatività democratica e istituzionale”. E avanza “diffida ad adempiere e richiesta di urgente intervento degli organi di controllo esterni”. Sostiene il consigliere: “Una volta individuati, a seguito di regolare elezione, i componenti del Consiglio metropolitano di Messina, gli stessi non hanno – a tutt’oggi – alcuna possibilità di svolgere la loro funzione rappresentativa e di esercitare la propria funzione pubblica, come se, una volta inseriti nella foto di gruppo e ricoperti da ridondanze mediatiche, tutto fosse già stato compiuto e non venga più avvertita alcuna necessità o urgenza di provvedere per consentire ai consiglieri neo-eletti di esercitare concretamente il proprio ruolo. Ciò che anzi traspare, in base alla valutazione oggettiva dei comportamenti dei soggetti coinvolti nella questione, è quasi una certa insofferenza rispetto all’attivazione di questo nuovo organo istituzionale dal momento che nessuno spazio, né locali, sono stati finora nemmeno individuato o assegnati ai componenti del Consiglio metropolitano ai quali, pertanto, fino ad oggi, è stato consentito soltanto di poter vagare inoperosi all’interno dei corridoi della sede di corso Cavour in attesa di un possibile cenno dall’alto”.
E ancora: “Sono state del tutto vane, fino a questo momento, le richieste e le sollecitazioni formulate dal sottoscritto direttamente al sindaco metropolitano dr. Federico Basile ed alla segretaria generale, dottoressa Rossana Carrubba, volte alla predisposizione e all’approvazione di questi fondamentali strumenti regolatori e di funzionamento delle Istituzioni rappresentative in ambito metropolitano, in mancanza dei quali, si ribadisce, si verifica un inaccettabile vulnus democratico e il totale blocco di ogni attività amministrativa dell’ente”.
Basile: “Lo statuto della Città metropolitana è in fase d’elaborazione”
Ed ecco la risposta di Federico Basile. Il sindaco della Città metropolitana di Messina, con una nota inviata al dipartimento regionale delle Autonomie locali e, per conoscenza, alla Prefettura di Messina, considera “infondate” e che “non rispecchiano la realtà dei fatti” le osservazioni del consigliere.
Continua Basile: “Lo statuto della Città metropolitana di Messina, così come il regolamento di funzionamento del Consiglio, sono attualmente in fase di elaborazione. Si tratta di una procedura che richiede un lavoro accurato e puntuale, tant’è che nessuna delle nove ex Province siciliane ha ancora adottato uno Statuto definitivo dopo le recenti elezioni. In questa fase, tutte le amministrazioni stanno collaborando con Anci Sicilia per uniformare i contenuti degli statuti, al fine di evitare criticità derivanti da interpretazioni divergenti delle norme regionali. Fino all’approvazione dello Statuto, si applica lo Statuto dell’ex Provincia regionale di Messina, adottato con deliberazione del Consiglio provinciale n. 113 del 28 ottobre 2010, che disciplina i diritti e le prerogative dei consiglieri provinciali e, di conseguenza, anche di quelli metropolitani”.
E ancora: “Pertanto, i consiglieri possono esercitare pienamente i propri diritti, come la presentazione di proposte di deliberazione, la richiesta di convocazioni, le interrogazioni e le mozioni, nonché l’accesso alle informazioni e ai documenti amministrativi, in conformità alle norme vigenti”.
Per quanto riguarda la segnalazione sulla mancata assegnazione di locali ai consiglieri, Basile ribadisce che “sono state individuate le stanze destinate ai gruppi politici e che, a breve, si procederà alla loro assegnazione. La mia amministrazione – evidenzia Basile – è sempre stata improntata al rispetto delle norme per garantire il corretto funzionamento del Consiglio Metropolitano e la tutela dei diritti dei consiglieri, assicurando un’attività amministrativa trasparente e conforme alla legge. L’obiettivo è quello di operare, tutti insieme, per il bene della comunità e la crescita sociale ed economica del nostro territorio”.
