Il Presidente Salvatore Gusmano assegna le deleghe
Dopo le elezioni per il rinnovo della Presidenza della Consulta dei Nebrodi dello scorso 17 settembre, vinte dal giovane Salvatore Gusmano, imprenditore e dottore agronomo di San Teodoro, nei giorni scorsi è avvenuta la revisione e conseguente approvazione dello Statuto e la distribuzione delle deleghe ai singoli componenti dell’Ufficio di Presidenza. L’organo si è riunito per l’occasione da remoto in videoconferenza, conformemente alle norme di contrasto all’epidemia da Covid-19. I lavori dell’assemblea sono stati aperti dai ringraziamenti del neopresidente, cui è seguita la fase della presentazione e del giuramento dei componenti del consiglio rinnovato.
Nell’ambito delle assegnazioni delle deleghe, il Presidente Gusmano si occuperà del settore sviluppo del territorio, turismo e rapporti istituzionali, mentre le cariche ai consiglieri sono state così distribuite: Calogero Leanza al bilancio e rapporti con la consulta regionale; Aurelia Torregrossa a cultura e tradizioni popolari, rapporti con le scuole; Mario Zingale ad agricoltura e ambiente, sito stay nebrodi e sport; Giovanna Barbagiovanni ai rapporti con il comune capofila e legalità. Altre nomine sono state quella a Moderatore del consigliere comunale di Sant’Agata di Militello Danilo Russo e a Vice moderatore del consigliere comunale di Santo Stefano di Camastra Vincenzo Cosentino. Viene riconfermato Segretario dell’assemblea Gaetano Cicirello, consigliere del comune di Militello Rosmarino, mentre il Presidente ha indicato, per ricoprire il ruolo di coordinatore dell’ ufficio stampa della Consulta dei Nebrodi la dottoressa Conti Nibali, consigliere del comune di Castell’Umberto. A conclusione dei lavori, Gusmano ha rivolto un sincero invito e appello all’unità, sollecitando, per il futuro, a “rimboccarsi le maniche e andare avanti per il bene della Consulta stessa”. “Resto aperto – continua il Presidente – a qualsiasi dialogo con tutti, soprattutto con chi si trovava in competizione elettorale contro di me, perché qui non può prevalere il singolo, siamo un gruppo e dobbiamo comportarci da tali”.
Vittorio Tumeo
