Il commissario ad acta diffida il Consiglio comunale. Le reazioni di Barrile e Mondello

Il commissario ad acta diffida il Consiglio comunale. Le reazioni di Barrile e Mondello

Danila La Torre

Il commissario ad acta diffida il Consiglio comunale. Le reazioni di Barrile e Mondello

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lunedì 14 Ottobre 2013 - 16:43

Sia il presidente del Civico consesso che il presidente della Commissione Bilancio scaricano ogni responsabilità sui ritardi sin qui accumulati, evidenziando che la delibera con il documento economico-finanziario non è stata ancora depositata neanche agli atti del Consiglio

Il commissario ad acta Antonino Garofalo, nominato dalla Regione per i ritardi nell’approvazione del bilancio consuntivo 2012 (esitato dalla giunta solo pochi giorni fa, vedi correlato), mette sull’attenti il Consiglio comunale , sollecitandolo ad esitare la delibera contenente il documento economico finanziario rapidamente. In mattinata, l’ancora per poco segretario generale del Comune di Messina, Santi Alligo, ha notificato al presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile l’atto di diffida di Garofalo nei confronti dei 40 rappresentanti del Civico Consesso, in cui il funzionario regionale sottolinea che «in data 4/10/2013 è stata inoltrata al Collegio dei revisori dei conti la documentazione relativa a detta strumento finanziario, unitamente alla proposta di deliberazione, per rendere il prescritto parere» e diffida appunto «il presidente del Consiglio comunale a convocare il Civico Consesso il primo giorno utile allo scadere dei termini a disposizione dell’organo di controllo e di quelli prescritti dal vigente regolamento comunale…iscrivendo al primo punto dell’ordine del giorno “approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2012”» .

Garofalo ricorda, inoltre, che «la mancata convocazione del Consiglio o eventuali ingiustificati ritardi determinerà l’assunzione della medesima iniziatica da parte dello scrivente». In altre parole, in caso di ulteriori inadempienze potrebbe essere lo commissario ad acta ad approvare il documento finanziario, come avvenne ad esempio lo scorso anno durante la gestione del commissario straordinario Luigi Croce.

La diffida del funzionario regionale ha, intanto, sortito la reazione del Consiglio comunale, già tramutatasi in due atti formali. Nel primo c’è in calce la firma del presidente Emilia Barrile, nel secondo quella del consigliere comunale dell’Udc Franco Mondello, che parla e scrive a nome di tutti i componenti della commissione bilancio, di cui è presidente. Entrambi gli esponenti politici scaricano ogni responsabilità sui ritardi sin qui accumulati, evidenziando che la delibera con il consuntivo non è stata ancora depositata neanche agli atti del Consiglio. La Barrile, quindi, «considerata l’urgenza che il caso impone» invita l’amministrazione comunale e gli Uffici competenti «a far pervenire a questa Presidenza tutti gli atti relativi allo strumento finanziario di che trattasi per poter procedere agli urgenti adempimenti di competenza».

Dello stesso tenore anche l’altro nota, che ha però tra i destinatari anche l'assessore regionale agli enti locali, Patrizia Valenti e che ricorda un dettaglio di non poco conto per Mondello: e cioè che «il 23 settembre la prima commissione aveva già provveduto a formulare richiesta di trasmissione urgente della proposta e di tutti gli atti propedeutici alla stessa, in particolare tutta la contabilità finanziaria, economica e generale comune ai due sistemi». Da allora – spiega Mondello – «la prima commissione non ha ricevuto alcuna proposta sull'argomento; pertanto nessuna responsabilità può essere attribuita a codesta commissione».

Il presidente della I commissione pare inoltre non apprezzare particolarmente la fretta messa dal commissario ad acta e scrive testualmente: «in ogni caso, occorre rilevare i registri contabili tenendo conto anche degli elementi soggettivi, evidenziati dal collegio dei revisori dei conti, e si dovrà garantire ai consiglieri comunali componenti la commissione, di poter effettuare le opportune analisi ed approfondimenti così come stabilito dal regolamento comunale vigente».

Mondello e colleghi vorrebbero prendere tempo ed avere la possibilità di scandagliare in ogni sua voce il bilancio consuntivo 2012, che ha chiuso per sempre la stagione Buzzanca-Croce. Di tempo però non ce n’è più. Non lo dice il commissario Garofalo, ma lo dice la legge, i cui termini fissati per l’approvazione del documento finanziario sono scaduti lo scorso 30 aprile. (Danila La Torre)

Un commento

  1. Mi permetto sostenere che non esiste “obbligatorietà” da parte dell’ornano competente (Consiglio Comunale) di dovere approvare il “Bilancio consuntivo 2012” il quale illustra, sotto il profilo finanziario, le modalità di gestione del Comune durante l’esercizio finanziario di riferimento da parte degli amministratori “pro tempore”, dato che può anche “non approvarlo, così come è possibile che sul citato documento contabile il “Collegio dei revisori dei conti” più esprimere “parere contrario” (non favorevole), esplicitandone, obbligatoriamente, con chiarezza le motivazioni, anche se non vincolante. Anche nel caso in cui il Consiglio Comunale” dovesse “non approvare” il “bilancio consuntivo 2012” munito, certamente, dei pareri (favorevoli e non condizionati) di regolarità tecnica e di quella contabile da parte dei dirigenti di competenza, dovranno essere esplicitati, con chiarezza e dettagliatamente le “motivazioni” che hanno indotto l’organo consiliare alla “bocciatura” del documento contabile E ritengo che proprio a questo punto “casca l’asino”. Il Bilancio consuntivo non approvato va trasmesso, con immediatezza, alla “Corte dei Conti”. GRAZIE PER IL CORRELATO al quale mi ricollego, per non essere ripetitivo, per l’approfondimento

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