Non si scioglie il nodo delle partecipate. Ritardi anche per le tariffe della nuova Iuc

Non si scioglie il nodo delle partecipate. Ritardi anche per le tariffe della nuova Iuc

Francesca Stornante

Non si scioglie il nodo delle partecipate. Ritardi anche per le tariffe della nuova Iuc

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lunedì 21 Luglio 2014 - 22:07

Ancora dubbi in Commissione Bilancio sulla veridicità del consuntivo 2013 approvato dalla giunta. Una nota del dirigente alle Partecipate ha messo in subbuglio i consiglieri. Intanto entro il 31 luglio si dovrebbero approvare regolamenti e tariffe della tassa su rifiuti, servizi e casa ma ancora tutto tace.

La situazione economico-finanziaria resta argomento scottante a Palazzo Zanca. In questi giorni il Consiglio comunale dovrebbe riuscire a chiudere la discussione sul bilancio consuntivo 2013, ma la partita sembra essere ancora ai primissimi minuti di gioco. In commissione Bilancio naturalmente attenzione puntata sul documento, anche se fino a quando non sarà depositato il parere del collegio dei Revisori dei Conti il bilancio non approderà in Consiglio comunale. La commissione presieduta da Franco Mondello in questa fase vuole provare a fare un po’ di chiarezza soprattutto su quello che viene considerato il grande buco nero di Palazzo Zanca: le società partecipate. Durante la seduta di ieri al presidente Mondello è stata recapitata una nota prodotta dal Dirigente alle Partecipate Riccardo Pagano che ha messo un po’ in subbuglio i consiglieri comunali. Il dirigente comunale si è concentrato sull’asseveramento debiti/crediti delle società figlie del Comune e messo nero su bianco che non tutte le partecipate hanno dato riscontro della loro situazione economica.

“Ad oggi l’unica che ha certificato la sua condizione economica è l’Atm, delle altre non sappiamo nulla e dunque vogliamo capire se l’amministrazione comunale ha tenuto conto di questo aspetto e quindi se il consuntivo approvato e che noi stiamo esaminando è veritiero” ha spiegato Mondello. Se dunque l’Atm ha fornito la documentazione necessaria significa che in via La Farina è cambiato il vento e che finalmente è stato messo a punto un bilancio che ha trovato il via libera dei revisori dei conti Atm. Su questo fronte ancora bocche cucite, ma nelle ultime settimane sono stati diversi gli incontri in azienda e al Comune per chiudere il cerchio e riuscire a produrre un documento che potrà trovare l’ok anche del Consiglio comunale. Non bisogna infatti dimenticare che ormai da oltre dieci anni l’aula non approva i bilanci Atm.

Tornando alla nota di Pagano, durante la seduta il consigliere Pd Giuseppe Santalco ha espresso forti dubbi sulla legittimità di un consuntivo votato senza l’asseveramento dei debiti/crediti e per questo ha proposto di invitare il segretario generale Antonio Le Donne per certificare che il procedimento sia legittimo e il rendiconto finanziario veritiero. Fissata per mercoledì alle 12 una seduta straordinaria, si valuterà anche l’ipotesi di chiamare in causa anche Pagano e il Ragioniere generale Antonino Cama per avere un quadro completo ed esaustivo.

Mondello ha poi voluto ribadire la condizione di disagio in cui si continua a lavorare per il cronico ritardo con cui l’amministrazione consegna gli atti al Consiglio. L’ultima polemica risale ad appena pochi giorni fa, con la seduta fiume finita quasi a mezzanotte per l’approvazione delle misure correttive da spedire alla Corte dei Conti che ha bloccato tutte le spese extra di Palazzo Zanca. Adesso l’aula oltre al consuntivo, entro il 31 luglio dovrebbe votare le tariffe della Iuc, la nuova Imposta Unica Comunale che comprende le tasse su rifiuti, servizi e casa. Ad oggi però l’amministrazione non ha inviato nulla alla Commissione che prima di votare vorrebbe avere un quadro chiaro su costi dei servizi e carico tributario che sarà sulle spalle dei messinesi. La batosta Tares ha fatto scuola, il copione però adesso sarà lo stesso.

Il Consiglio deve approvare regolamento e poi tariffe, la scadenza è fissata al 31 luglio e ancora non è stato fatto niente. Nei giorni scorsi insieme a Mondello anche la presidente dalla Commissione Regolamenti Mariella Perrone ha segnalato difficoltà e perplessità da parte dei consiglieri. C’è anche chi, come il vicepresidente Nino Interdonato, sta lavorando per preparare emendamenti al regolamento che avranno bisogno di tempo per essere discussi. Nello specifico l’esponente dei Dr sta pensando di dimezzare la tassa sui rifiuti alle aziende agricole e alle attività di agriturismo che praticano il compostaggio.

Intanto il MeetUp Messina in MoVimento ha scritto al Sindaco Accorinti, agli Assessori Signorino e De Cola e alla Presidente del Consiglio Comunale Barrile per ricordare e chiedere di applicare la cosiddetta “norma sugli affitti d’oro”. Il gruppo del Movimento 5 Stelle ha analizzato i costi degli affitti passivi, che secondo i dati del previsionale 2013 ammontano a 4.304.467,12, che il Comune di Messina affronta annualmente e che vanno in netta contraddizione con i numerosi immobili di proprietà dello stesso, che risultano essere in stato di non utilizzo o, a volte, anche in stato di totale abbandono. “L’applicazione della normativa ha un duplice effetto: permette di disdire in toto gli affitti onerosi delle pubbliche amministrazioni e di rinegoziare i canoni di locazione, in virtù del potere contrattuale derivante dal diritto di recesso”. Il gruppo di cittadini attivi, Messina in MoVimento Meetup, vogliono così invitare, gli organi interessati, a voler operare una severa analisi delle locazioni passive in corso, al fine di sfruttare il provvedimento su esposto, per ottenere un taglio radicale della spesa improduttiva, nell’interesse della comunità messinese.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. La teoria è sempre la stessa “magna e fa’ magnare”.

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  2. La teoria è sempre la stessa “magna e fa’ magnare”.

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  3. Se per sciogliere il nodo delle partecipate non è stato sufficiente l’ingaggio di tanti scienziati perchè non si fa ricorso ad uno studente volenteroso dell’Istituto Nautico, che in materia di nodi dovrebbe essere un grande esperto?

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  4. Se per sciogliere il nodo delle partecipate non è stato sufficiente l’ingaggio di tanti scienziati perchè non si fa ricorso ad uno studente volenteroso dell’Istituto Nautico, che in materia di nodi dovrebbe essere un grande esperto?

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