Pd e Udc sanciscono il fallimento delle politiche finanziarie di Buzzanca. E la loro futura alleanza

Pd e Udc sanciscono il fallimento delle politiche finanziarie di Buzzanca. E la loro futura alleanza

Danila La Torre

Pd e Udc sanciscono il fallimento delle politiche finanziarie di Buzzanca. E la loro futura alleanza

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mercoledì 17 Ottobre 2012 - 17:27

Determinanti i voti del partito democratico e dell’ Unione di centro per la bocciatura del bilancio consuntivo 2011. Che ha conseguenze amministrative ma soprattutto politiche

Ammesso che sia mai esistita davvero, l’alleanza in Consiglio comunale tra Pdl e Udc è definitivamente tramontata. Dal 2008 ad oggi , tanti gli scontri, i dissapori e le divisioni che hanno “animato” il rapporto tra i due maggiori partiti del centro-destra – agli occhi dei più amici per convenienza e nemici per convinzione – ma la bocciatura del bilancio consuntivo 2011, sancita essenzialmente con i voti del partito di Casini e del partito democratico, segna una svolta nelle alleanze dell’aula consiliare, apre scenari nuovi e soprattutto chiude scenari vecchi.

Il bilancio consuntivo non è un atto qualsiasi e la sua bocciatura non è una bocciatura qualsiasi. Il documento contabile di chiusura esercizio è l’atto politico per eccellenza, che scatta la fotografia delle attività finanziarie ed economiche di un’amministrazione, nel caso specifico dell’amministrazione Buzzanca, e di come soni stati spesi i soldi pubblici. I 10 voti contrari e i 7 astenuti (vedi correlato) dicono che l’ex sindaco Giuseppe Buzzanca e l’ex assessore alle politiche finanziarie Orazio Miloro hanno fallito: il 2011 è l’anno in cui il Comune ha sforato il patto di stabilità per oltre 28 milioni di euro, 23 dei quali prelevati dalle casse comunale per sostenere i costi degli svincoli di Giostra. Una violazione che ha comportato una sanzione di 7 milioni di euro, tradotta dal Governo in tagli ai trasferimenti statali, di cui oggi il Comune deve sopportare le conseguenze, trovandosi a fronteggiare l’emergenza stipendi su più fronti.

La violazione del patto di stabilità è, peraltro, solo la manifestazione più evidente di una politica finanziaria, targata Buzzanca-Miloro, che non solo ha creato un buco enorme nelle casse comunali ma ha lasciato inalterate le criticità “croniche” del Comune di Messina: esistenza di una forte massa di debiti fuori bilancio, pari ad oltre 50 milioni di euro; incapacità a riscuotere i crediti; disallineamento tra il bilancio comunale ed i bilanci delle partecipate, con quelli Atm che non vengono approvati da anni; continuo ricorso ad anticipazioni di cassa. Obiezioni sollevate non dai disfattisti dell’ultima ora, come amava dire l’ex primo cittadino, ma, nell’ordine, dalla Corte dei conti, dal Collegio dei revisori dei conti (che comunque ha emesso parere favorevole sul consuntivo) e in ultimo dal commissario Luigi Croce, alle prese con una situazione che lui stesso ha definito «allarmante».

Dal punto di vista politico, la bocciatura del consuntivo è facilmente interpretabile: il Consiglio comunale, in maniera trasversale – perché dentro ci sono i no pesanti dell’Udc ed anche le astensioni, altrettanto pesanti, di alcuni consiglieri del Pdl (Conti e Chiarella) e di altri esponenti di quella maggioranza nata dopo le elezioni amministrative del 2008 -, ha dato un giudizio negativo sull’amministrazione Buzzanca, bocciata alla prova finale, la più importante . Più difficile, invece, è capire cosa succederà dal punto di vista amministrativo. Le strade percorribili sono due: il commissario ad acta nominato dalla regione, Giuseppe Terranova, potrebbe rivedere il documento finanziario eliminando “le difformità” segnalate dai consiglieri comunali, riportarlo in aula e sottoporlo a nuova votazione; oppure potrebbe approvarlo d’imperio, scegliendo così la soluzione più rapida, essendo già trascorsi i tempi di approvazione previsti dalla legge.

In attesa di sapere quale sarà il destino del consuntivo, non va dimenticato che resta aperto, anzi apertissimo, anche il capitolo relativo al bilancio di previsione 2012, i cui termini di approvazione scadranno il prossimo 31 ottobre. Solo pochi giorni fa, il ragioniere generale Ferdinando Coglitore ha lanciato l’allarme in commissione bilancio: «Ad oggi non siamo ancora in grado di chiudere il bilancio in pareggio». Il previsionale 2012 sarà, in realtà, una sorta di “consuntivo mascherato”, dove per far quadrare i conti bisognerà coprire gli impegni di spesa di questi “primi” 10 mesi dell’anno. Anche per il documento di previsione, la parola finale spetterà al Consiglio comunale, ma – contrariamente al consuntivo – in caso di mancata approvazione è prevista una sanzione, che colpirebbe proprio i rappresentanti comunali, i quali incorrerebbero nella decadenza immediata. Rischio che – siamo pronti a scommettere – eviteranno in ogni modo. Riconoscere eventuali responsabilità degli altri va bene, ma perdere la propria poltrona mai… (Danila La Torre)

15 commenti

  1. SCUSATE,MA QUESTA SORTA DI BANCAROTTA NON HA RESPONSABILI?
    MI PARE DI VIVIVERE SU MARTE. UN COMUNE SI TROVA CON LE CASSE RIDOTTE ALL’OSSO, DIPENDENTI E FORNITORI SENZA UN SOLDO E TUTTI QUELLI CHE HANNO GESTITO LA COSA PUBBLICA PER TUTTI QUESTI ANNI…DOVE SONO FINITI???

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  2. uno e’ gia scappato..con il 99/100 di cose portate a buon fine..

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  3. Per legge ai politici spetta il diritto della programmazione, mentre ai dirigente quello gestione. Qualora i dirigenti ritengono le proposte di atti amministrativi non rispettose della legge, hanno la possibilità di bloccarle esprimendo parere negativo specificando la relativa motivazione. Questo accade quando i due poteri, quello burocratico e quello politico agiscono indipendentemente l’uno dall’altro. Quando l’indipendenza, sia per motivi politici o peggio di affettuosa amicizia viene a mancare, ed allora i guai sono evidenti. Non darei, pertanto, da persona vissuta nel campo della pubblica amministrazione, tutta la responsabilità all’on. Giuseppe Buzzanca, Sindaco ne al dr, Orazio Miloro, assessore alle finanze., anche se, impropriamente, si sono, senza alcun dubbio, inseriti nella attività gestionale, sotto il profilo finanziario, del Comune. Ecco perché bisogna sapere fare berne il controllo dei conti del Comune dai quali emergerebbe, con esattezza, le eventuali responsabilità, sia politiche che burocratiche. Ma di questo dovrebbe pensarci, eventualmente, la Procra della Corte dei Conti

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  4. scappau e si purtau pure quell’1% non compiuto cosi siamo al 100% .cosa vuoi di più? al 200% non poteva arrivare.Scunsulatu—

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  5. Salvatore Vernaci 17 Ottobre 2012 20:00

    La notizia che il Consiglio Comunale non ha approvato il conto consuntivo non riporta la motivazione né di coloro che hanno votato per la non approvazione, né di quelli che hanno deciso di astenersi. Non vi è traccia del contenuto (positivo o negativo) del parere del Responsabile del Servizio Finanziario e Contabile, né del Collegio dei Revisori dei Conti. Né è riferito se la mancata approvazione sia dovuta a rilievi tecnici sanabili o a mancanza o a dati discordanti e contrastanti nella relazione della Giunta, nella Relazione del Collegio dei Revisori, nella determinazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi, che non abbiano consentito di verificare la effettiva situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’Ente ed i mutamenti di tale situazione per effetto della gestione. Quali sono ora le conseguenze per la mancata approvazione?…
    Intanto non determina lo scioglimento del Consiglio Comunale, ma bensì una diffida a riesaminarlo ed ad approvarlo, pena l’invio di un Commissario ad acta. Ha però significative conseguenze: 1) la impossibilità di presentazione del certificato del rendiconto comporta la sospensione dell’ultima rata del contributo ordinario (art. 161 TUEL), con una ricaduta disastrosa sulle casse comunali, che potrebbe avere conseguenze per il pagamento degli stipendi; 2) non si potrà applicare l’eventuale avanzo di amministrazione al bilancio; 3) non si potrà ricorrere all’indebitamento; 4) è previsto l’assoggettamento alla condizione di ente strutturalmente deficitario che permane fino alla definitiva ulteriore approvazione. E’ auspicabile che, se la mancata approvazione del conto consuntivo, non ha carattere politico ma tecnico, che, apportati i dovuti correttivi, venga riesaminato ed approvato, con immediatezza, dal Consiglio comunale. D’altronde i numeri della bocciatura lasciano fare intendere una motivazione politica nella mancata approvazione; infatti la delibera ha riportato 8 voti favorevoli, 10 contrari e 7 astenuti. Il dato dell’astensionismo (7 consiglieri astenuti) non può essere giudicato ne positivo e neppure negativo, decidere di non decidere non è una decisione. Quindi si tratta di un incidente di percorso che può benissimo essere superato tempestivamente.

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  6. Si, ma il conto consuntivo non e’ solo un documento contabile,ma anche la summa degli atti di gestione compiuti nel corso dell’esercizio finanziario 2011, che avrebbero dovuto essere la concretizzazione degli atti di indirizzo politico del Consiglio e dell’amministrazione attiva.
    Pertanto,a prescindere dalle anomalie tecniche, se vi sono, sanabili o meno, perche’ mai il Consigliere che non riconosce in quel documento la propria azione politica, dovrebbe votarlo?
    Va benissimo, secondo me, il diniego del voto anche se il documento fosse contabilmente perfetto, qualora la parte politica che lo vota ritenga che sono stati disattesi gli obiettivi indicati ad inizio anno.

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  7. serra salvatore 18 Ottobre 2012 05:50

    Il PD CHE HA GOVERNATO FINO IERI ALLA REGIONE SICILIA DOVREBBE VERGOGNARSI PER QUELLO CHE HA FATTO NEI CONFRONTI DI MESSINA E DEI SICILIANI, L’UDC DIMENTICA CHE I LORO QUATTRO ASSESSORI (MONDELLO, MAGAZZU’, PUGLISI, SANTALCO SOSTITUITO DA MUSCOLINO, SONO STATI IN GIUNTA FINO QUALCHE MESE FA’, PERTANTO I DATI RIPORTATI NEL CONSUNTIVO, DA LORO BOCCIATO, SI RIFERISCONO ANCHE ALL’OPERATO DEI LORO ASSESSORI. VISTO CHE I RAPPRESENTANTI DEL PD SONO COSI’ CASTI, LIGI E PRECISI, LI INVITO A PUBBLICARE LA SITUAZIONE CONTABILE DELL’ENTE DURANTE L’AMMINISTRAZIONE GENOVESE E QUELLA DURANTE L’AMMINISTRAZIONE BUZZANCA, I CITTADINI POTRANNO COSI’ ACCERTARE LA REALTA’ DELLE COSE SENZA STRUMENTALIZZAZIONI.

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  8. xserra salvatore ,ha ragione ,dovrebbero vergognarsi tutti,tranne Buzzy che ha ridotto al 99% la citta’ di Messina in un cexxo

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  9. Ma non è stato di recente approvato dal Governo Nazionale un decreto che prevede la responsabilità degli Amministratori che causano il dissesto degli Enti? La legge se c’è dovrebbe applicarsi.

    Ma come mai il Comune di Messina non riesce a recuperare i suoi crediti se vanta un collegio di difesa composto, se non sbaglio, da circa 15 avvocati piuttosto conosciuti a Messina??

    Misteri…..

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  10. Il commento puntuale di VERNACI sollecita due riflessioni,una politica sulle principali funzioni del RENDICONTO,in particolare quella di misurare in termini di valore numerico una serie di grandezze quantitative e qualitative,al fine di rendere conto dell’ATTUAZIONE dei programmi e dei progetti politici,ma anche ricavare le informazioni destinate alla
    VALUTAZIONE della maggiore o minore CONVENIENZA di certe scelte politiche e dei relativi programmi.
    Quindi uno strumento POLITICO CONOSCITIVO nei rapporti tra
    Consiglio Comunale,Giunta e Responsabili del Servizio. Caro SALVATORE non lo ridurrei ” a un incidente di percorso che può benissimo essere superato tempestivamente “, sarebbe come affermare che in democrazia le ELEZIONI(del Consiglio Comunale)sono un incidente di percorso. L’altra riflessione è condizionata dalla sfiducia totale su palazzo Zanca a prescindere,per cui DIFFIDIAMO di tutto,anche delle sub-operazioni per la predisposizione del conto di bilancio,in particolare della PARIFICAZIONE DEL CONTO DEL TESORIERE,che rende al Comune conto della propria gestione di cassa,lo fa con a) gli allegati di svolgimento per ogni singola risorsa di entrata, per ogni singolo intervento di spesa nonché per ogni capitolo di entrata e di spesa per i servizi per conto di terzi;
    b) gli ordinativi di riscossione e di pagamento;
    c) la parte delle quietanze originali rilasciate a fronte degli ordinativi di riscossione e di pagamento o,in
    sostituzione, i documenti meccanografici contenenti gli estremi delle medesime.Attività di “parificazione del conto”,che si estrinseca nelle seguenti operazioni:
    a)la determinazione del totale generale delle riscossioni risultanti dal giornale; b)la determinazione del totale generale delle riscossioni risultanti dalla somma delle schede di mastro; c)la verifica della concordanza dei risultati sub a) e b); d)la determinazione del totale generale dei pagamenti risultanti dal giornale; e)la determinazione del totale generale dei pagamenti risultanti dalla somma delle schede di mastro; f)la verifica della concordanza dei risultati sub d) ed e); g)la verifica della concordanza tra i dati innanzi indicati con quelli del tesoriere. Ora cari messinesi,se non si riconquista la FIDUCIA e con essa la VERITA’ sui conti, sono tutte chiacchiere perse.

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  11. Caro Vernaci, condivido il tuo intervento ma il documento finanziario proposto nall’esame del Consiglio è gravemente malato (si farebbe prima a dire quali sono le rilevazioni che esprimono “veridicità” sullo stato finanziario dell’Ente che
    quelle non corrispondenti all’ammontare delle situazioni patologice e reali)quindi è conprensibile che tutti siano molto preoccupati poichè per un qualunque sussulto di possibile “rettitudine” ( e siamo nel momento giusto…) potrebbe venir fuori la verità sulle tante troppe forzature e sulle OMISSIONI ben mascherate del bilancio. Infatti l’illiquidità dell’Ente è solo il punto di arrivo di tante, troppe, omissioni che hanno padri,responsabilità e nomi e cognomi! Vedremo se si riuscirà ad aprire una nuova pagina di speranza o se dovremo continuare a vivere “alla giornata”!

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  12. Xserra salvatore ,I BUDDACI LO HANNO CAPITO,BUZZY NON HA NESSUNA COLPA,LA COLPA E’ DI MIO NONNO CHE E’ MORTO 60 ANNI FA.

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  13. 'NDDRIA CAMBRIA 18 Ottobre 2012 11:12

    1 Basta ritornare in uffici di proprietà del comune così non si pagano più canoni di affitto vedi Dante Alighieri e altre proprietà;
    2 Far pagare l’acqua a tutti quanti.
    3 Fare uscire in strada tutti i Vigili Urbani perchè Messina è una città che si presta ad essere multata vedi doppie e triple file,parcheggi ad angolo sui marciapiedi,parcheggi sui marciapiedi,invasione delle corsie preferenziali,moto che zig zagano,gente che guida avendo in mano il telefonino ,non dare precedenza sulle strisce pedonali etc etc,se ogni vigile portasse 100 multe al giorno,mettiamo una media di 25 euro a multa sarebbero 2500 euro a vigile incassati al giorno per 100 vigili 250000 euro giornalieri in un mese…..2.500.000 in un anno?
    4 rimettere la figura del BIGLIETTAIO sui tram e bus
    5 mettere in regola gli ambulanti che non lo sono
    etc etc etc

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  14. MessineseIncallito 18 Ottobre 2012 11:54

    Mi unisco a burrascanu: il dissesto di messina è da imputare anche a un mio prozio ed a due comari di mia nonna…

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  15. PD E UDC ?????
    Partito Democratico ed Unione di Centro insieme: l’olio con l’acqua si possono unire? Il partito delle unioni di fatto si unisce a quello della famiglia tradizionale cattolica ed apostolica ? Il partito che è contro i poteri forti si allea con quelli che sono stati la stampella di Berlusconi per un decennio ed oltre? Il partito che è per il sistema maggioritario si allea con Casini fautore del ritorno al proporzionale? Crocetta come potrà parlare ai messinesi in piazza in una città allo sbando dopo oltre 15 anni di governo dei centristi di destra? Allora smettiamola con queste ipocrisie italico siciliote e diciamo che è morta ogni idea ed ogni ideologia( e non detto che questo sia male) che si abbia il coraggio di fare nascere due soli movimenti uno conservatore ed uno progressista. Tutto può accadere è vero ed i nemici possono diventare amici ma i tempi e le modalità di questa nuova alleanza sono sospetti. I volti di chi ha sempre vissuto sotto lo scudo ( anche fiscale ) di Silvio e di Totò Cuffaro ( l’uomo dei cannoli) oggi non possono presentarsi sotto quello di Bersani: possibile che la dignità e la vergogna non alberghino nel cuore di costoro?

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