Mancano i pareri, Barrile suona la sveglia. "Indietrononsitorna" chiede responsabilità

Mancano i pareri, Barrile suona la sveglia. “Indietrononsitorna” chiede responsabilità

Mancano i pareri, Barrile suona la sveglia. “Indietrononsitorna” chiede responsabilità

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lunedì 18 Agosto 2014 - 12:43

La presidente del Consiglio ha scritto una nota per sollecitare i Revisori dei Conti e mettere il Consiglio nelle condizioni di poter lavorare su bilancio e piano di riequlibrio. L'associazione nata a sostegno dell'amministrazione analizza il piano, plaude all'operato di Signorino e lancia un messaggio al civico consesso.

Il Consiglio comunale è in pausa fino alla prossima settimana, ma la presidente Emilia Barrile non rimane con le mani in mano e guarda con apprensione alla situazione economico-finanziaria di Palazzo Zanca. Al rientro dalle “vacanze” saranno giorni di super lavoro per i consiglieri comunali che si ritroveranno ad affrontare non solo il bilancio consuntivo 2013, ma anche il piano decennale di riequilibrio che l’amministrazione Accorinti ha varato alla vigilia di Ferragosto. Ai corposi documenti mancano però i pareri del Collegio dei Revisori dei Conti. L’organo presieduto da Dario Zaccone sta lavorando per riuscire a fornire il parere nel più breve tempo possibile, ma la presidente Barrile scrive per chiarire tempi e responsabilità.

“A tutt'oggi non è pervenuto all'esame di questa presidenza il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sul bilancio consuntivo 2013. Si fa presente che oggi mi è stato trasmesso dal Dipartimento servizi finanziari copia del piano di riequilibrio pluriennale approvato con deliberazione della Giunta municipale n. 617 dello scorso 13 agosto, privo del relativo parere del Collegio dei Revisori dei Conti. Si sollecitano pertanto i relativi pareri affinché la Commissione bilancio possa esaminare in tempo utile i due documenti contabili per il successivo inoltro al Consiglio comunale. Si rammenta, altresì, al Collegio dei Revisori dei Conti – conclude la presidente del Consiglio – che il termine utile per l'approvazione del Piano di riequilibrio pluriennale è fissato per il 2 settembre prossimo”. Questo il contenuto della nota che questa mattina Emilia Barrile ha inviato alla Corte dei Conti Sezione di Controllo per la Regione siciliana, alla Procura della Corte dei Conti Regione Sicilia, all'assessorato regionale delle Autonomie locali e della funzione pubblica, alla Vigilanza e controllo degli Enti locali Ufficio Ispettivo, al Collegio dei Revisori dei Conti, al sindaco, Renato Accorinti, all'assessore al bilancio, Guido Signorino, al segretario generale, Antonio Le Donne, al presidente della I Commissione bilancio, Nicola Cucinotta, ed a tutti i consiglieri comunali.

Se da un lato c’è dunque chi suona la sveglia per chiedere di mettere il Consiglio nelle giuste condizioni di operare, c’è anche chi invece sollecita il Consiglio ad un “voto di responsabilità” sul piano di riequilibrio. A scrivere è l’associazione “Indietrononsitorna”, nata poche settimane fa per sostenere l’azione dell’amministrazione Accorinti. Il presidente Rosario D’Anna rivolge un plauso al lavoro “certosino” svolto dall’assessore al Bilancio Guido Signorino e ritiene che questo piano sia la strada necessaria per scongiurare il dissesto.

A proposito dei numeri presentati dall’assessore al bilancio, Guido Signorino, il presidente evidenzia come “non si può non considerare che si tratta di cifre clamorose nelle loro imponenza che forniscono una volta per tutte un’ idea chiara della situazione di assoluto affossamento in cui Messina è stata condotta in questi ultimi anni di scellerata gestione contabile, caratterizzata peraltro da gravissime lacune strutturali e organizzative. Se oggi ci troviamo in una condizione di rischio default è proprio a causa dell’irresponsabilità di chi ha governato in passato”. Anche “Indietrononsitorna” punta il dito contro “quelli che c’erano prima” e ritiene che siano stati finalmente portati alla luce i numeri di un mondo sommerso fatto di inefficienze ormai stratificate, che hanno determinato la creazione di un enorme passivo con cui oggi la città si trova a fare i conti.

Per il gruppo “le voci che compongono il Piano di riequilibrio sono concrete, motivate e veritiere. Tra i punti più interessanti e innovativi emergono: il riordino delle rendite, che rappresenta un passaggio di equità e giustizia sociale; lo stop definitivo al meccanismo perverso dei debiti delle partecipate; una spending review basata non su una scriteriata e pericolosa logica di tagli lineari, ma su misure ragionate e positive che puntano all’efficienza, come ad esempio quella in campo energetico. Da rilevare positivamente anche l’inserimento di una realistica previsione di dismissioni immobiliari, nettamente diversa, in termini di cifre, da quella contemplata nei precedenti bilanci. Dato quest’ultimo, che conferma come questa Amministrazione punti a vendere e a non a svendere il proprio patrimonio immobiliare. Particolarmente interessante, poi, la possibilità di programmare la stabilizzazione dei contrattisti ed incrementare notevolmente il tasso di turnover fino al 50%”. Tale scenario nel caso in cui il documento predisposto dalla Giunta venga “rifiutato” dal consiglio, non potrebbe più essere ipotizzato.

L’associazione “giustifica” poi il fatto che l’amministrazione abbia avuto bisogno di tempo per predisporre il documento per la complessità della situazione e scarica anche qualche colpa sulla lentezza della macchina burocratica di Palazzo Zanca.

A questo punto per “Indietrononsitorna” l’esame del Piano di riequilibrio da parte del consiglio rappresenterà un’occasione di svolta per il futuro della città: “L’approvazione del documento contabile costituisce indubbiamente una grande responsabilità per il civico consesso – conclude D’Anna – perché il deficit accumulato in questi anni ricadrà su tutti, anche in termini fiscali. Al tempo stesso, però, esso costituisce il punto da cui si può e si deve ripartire, la soluzione meno drastica rispetto ad un’ipotesi di dichiarazione di default. Bisogna agire nell’interesse della comunità, confrontarsi, proporre eventuali alternative a quelle previste dall’Amministrazione, ma è fondamentale che l’Aula, con un voto responsabile, possa consentire di “agganciare” quell’unica ancora di salvezza finanziaria che scacci lo spettro del dissesto. Diversamente a perdere non sarebbe l’Amministrazione Accorinti, ma la città tutta”.

2 commenti

  1. Non credo che la chiave di lettura degli effetti del piano di riequilibrio da parte di indietrononsitorna sia corretta. E’ chiaramente fatta da persone che non hanno neppure idea del reale impatto sociale del piano. Non che il default sia meglio, ma a questo punto neppure peggio se l’idea è quella di “ripartire da zero”

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  2. Non credo che la chiave di lettura degli effetti del piano di riequilibrio da parte di indietrononsitorna sia corretta. E’ chiaramente fatta da persone che non hanno neppure idea del reale impatto sociale del piano. Non che il default sia meglio, ma a questo punto neppure peggio se l’idea è quella di “ripartire da zero”

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