"Tares insopportabile", Uniti per Messina pretende chiarezza sul sistema rifiuti

“Tares insopportabile”, Uniti per Messina pretende chiarezza sul sistema rifiuti

“Tares insopportabile”, Uniti per Messina pretende chiarezza sul sistema rifiuti

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giovedì 21 Novembre 2013 - 00:53

Istituito un gruppo di lavoro che approfondirà i motivi che hanno generato il baratro economico e l’importo delle tariffe proposte dall’Amministrazione. La prima iniziativa sarà di chiedere una convocazione all’amministrazione Accorinti e alle Commissioni.

Una tassa, la Tares, che rappresenta la logica conclusione di una politica comunale della gestione dei rifiuti inefficace. Questo il giudizio espresso dal Tavolo “Uniti per Messina” convocato per discutere della tassa sulla gestione dei rifiuti, considerata inoltre “esorbitante e insopportabile per la cittadinanza, così come insopportabile è il tasso di evasione, fenomeno che va combattuto da subito”. Sottolineata, dalle Organizzazioni aderenti, anche l’impreparazione del servizio comunale competente nei primi 10 giorni di applicazione del nuovo regolamento Tares. “Alla domanda perché nessuno avesse ritirato i rifiuti che erano stati intanto raccolti dalle attività – hanno evidenziato diversi operatori – è stato risposto che l’adesione delle attività economiche che hanno inviato il fax di adesione al servizio di raccolta della differenziata ’porta porta’ aveva uno scopo solo statistico al fine di comprendere quali e quante fossero le utenze interessate a tal servizio. Si sono, insomma, vanificati gli sforzi delle attività e calpestato il diritto ad ottenere la riduzione del tributo ottenute con il nuovo regolamento Tares”.

Il Tavolo Uniti per Messina ha istituito un gruppo di lavoro coordinato da Benny Bonaffini con il compito di approfondire gli elementi del sistema rifiuti del Comune che hanno generato il baratro economico e l’importo delle tariffe proposte dall’Amministrazione. La prima iniziativa del gruppo di lavoro sarà quella di chiedere una convocazione all’amministrazione Accorinti e alle competenti Commissioni consiliari del Comune. Quindi sarà fissato un giorno in cui le utenze domestiche e quelle non domestiche rappresentate dal Tavolo si presenteranno, insieme, alle isole ecologiche comunali per conferire i rifiuti da avviare al recupero, ricevendone apposita e idonea certificazione finalizzata all’ottenimento della riduzione tariffaria.

Ma la preoccupazione del Tavolo Uniti per Messina è anche per i troppi ormai Enti a gestione commissariale. “È – si sottolinea – la dimostrazione di una precisa volontà politica di ‘non decidere’ e di ingessare qualsiasi forma di programmazione e di gestione diretta del territorio”. Per le Organizzazioni che compongono il Tavolo Uniti per Messina “è fondamentale, ancor più in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, ove possibile, restituire alla normale operatività questi Enti. La funzione del Commissario – si evidenzia – dovrebbe essere semplicemente quella di traghettare in tempi rapidi l'Ente di sua competenza a una gestione ordinaria, salvo quelli per cui è necessario procedere senza ulteriori perdite di tempo, sgombrando il campo dalle sovrapposizioni e dai conflitti istituzionali, alla loro definitiva liquidazione”.

“L'ormai costante ripetersi di commissariamenti – denuncia il Tavolo Uniti per Messina – induce inoltre a pensare che vi sia una precisa volontà di gestione alternativa a quella che la norma vorrebbe. Questo si trasforma in danno per la Città, che rimane ingestita negli Enti che ne dovrebbero governare lo sviluppo e l'occupazione”.

14 commenti

  1. Chi ha studiato questi criteri e queste tariffe per l’applicazione della TARES merita quanto meno la candidatura al Premio Nobel per l’economia e una laurea honoris causa dell’Università Bocconi di Milano.

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  2. MessineseAttento 21 Novembre 2013 09:15

    I responsabili di questo salasso e del disastro ambientale sono più che noti ed inspiegabilmente a piede libero. E’ assurdo sentire parlare ancora di “approfondire i motivi che hanno generato il baratro economico”. Si devono inchiodare quei politici che per incapacità amministrativa e tornaconto personale, non hanno mai avviato una programmazione serio in materia di smaltimento e riciclo rifiuti.
    Non dimentichiamo che alcuni di essi ancora tentano la scalata al potere, come se sulla loro coscienza non pesassero le attuali condizioni della città.

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  3. “esorbitante e insopportabile per la cittadinanza”…
    A tal uopo informo lor signori che è così I N T U T T A I T A L I A (ISOLE COMPRESE)!!!

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  4. non proprio… a messina è molto più alta e peggio distribuita…

    il regolamento comunale è inaccettabile…

    a milano, in condizioni equivalenti, si paga molto di meno per un servizio eccellente e dunque non paragonabile.

    inutile guardare sempre al passato… oggi la responsabilità è di chi si è candidato ed è stato eletto. il resto sono scuse da bambini.

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  5. delle “attuali” condizioni della città deve rispondere l'”attuale” amministrazione. per il resto c’è la giustizia penale e amministrative.

    se no è sempre colpa di chi è venuto prima e nulla cambia.

    nel caso specifico in realtà le cose peggiorano.

    è anche inesatto dire che gli aumenti sono dovuti a motivazioni “nazionali” e “sovraordinate” perchè non è il governo che impone alla città di gestire il sistema dei rifiuti in un modo così lacunoso e ineffficiente (oltre che assurdamente costoso).

    le motivazioni dell’amministrazione (almeno da quel che ho letto) fanno rabbrividire.

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  6. Quello che sia ESORBITANTE e INSOPPORTABILE è questo modo di fare politica, balbettando frasi fatte, a cui non si sono sottratti i Conmsiglieri Comunali di UNITI PER MESSINA, non fornendoci gli strumenti necessari per formarci una opinione scevra da pregiudizi partitici. Solo TempoStretto, anche attraverso mariedit, ha fornito le cifre dei piani finanziari del 2011 e quelle su cui si è deliberato per la TARSU 2012, addirittura scrissi il significato delle voci/acronomi inseriti nei piani, più tardi pubblicai gli schemi tariffari di Napoli e Palermo, per calcolarci una TARES presunta, prevedendo anticipatamente la scelta del nostro Comune, simile a quella di Napoli, cioè coefficienti medio alti per il calcolo delle quote fisse e quote variabili altissime(qualcuno ci deve spiegare come, per quest’ultime, hanno fatto i calcoli). Vi chiederete il perchè di questa scelta di Romolo DELL’ACQUA approvata da Guido SIGNORINO, presto detto, ci sono soltanto 77.000 utenti censiti (messinesi PANTALONE) su oltre CENTOMILA,quindi è necessario cautelarsi per coprire l’intero costo del servizio, oltre 42 MILIONI DI EURO, gravando sui soliti fessi buddaci, i messinesi PANTALONE. MARIEDIT è il vostro Consigliere Comunale, lo fa a gratis, vi fa risparmiare € 25.000 l’anno senza oneri riflessi. Informo il segretario generale Antonio LE DONNE, che la sezione AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE del sito web, è talmente trasparente da essere VUOTA, sono spariti tutti i documenti contabili, BILANCI, RESOCONTI, PIANI TRIENNALI OPERE PUBBLICHE, PEG e … avverto minacciosamente che si stia violando la legge.

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  7. il problema reale sta nel manico… questa amministrazione, autodefinitasi diversa dalle altre, sta facendo davvero rimpiangere persone come i sindaci del passato che “almeno” erano il male conclamato conosciuto e arginabile.

    questi sono incredibili… pallottoliere alla mano sono degli … (lascio all’immaginazione). per non parlare dei controlli quanto meno lacunosi e del modo che questi signori hanno di “vedere” la capacità contributiva dei cittadini.

    chiunque capirebbe che tariffe del genere non possono che spingere all’evasione, un’evasione fiscale non volontaria ma “forzata”.

    e almeno la città fosse pulita… invece fa schifo. molto più di prima.

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  8. NOn è così!!!
    Ti faccio un esempio pratico, il mio:
    pagavo “x” per IMU e “y” per la TARSU = x+y.
    Oggi con la TARES pagherò (x+y)*4, si, hai letto bene: MOLTIPLICATO PER QUATTRO!!!
    Il mio comune “moltoooo virtuoso” si trova in provincia di Milano…ed ha applicato le ALIQUOTE MINIME…(ma come? Non ci avevano detto che:”non abbiamo aumentato le tasse anzi, le abbiamo ridotte…”).
    Se il servizio di nettezza urbana a Messina fa ancora schifo non è certo colpa di Accorinti,
    se negli anni passati si sono “mangiati” (rubati?) centinaia di migliaia di euro non è colpa di Accorinti.
    Se la TARES è una tassa che serve a “rimpinguare” quello che i vari governi centrali hanno tolto alle amministrazioni locali (leggi di stabilità, spending review…) non è colpa di Accorinti.
    Se non si riuscirà a migliorare il servizio di Messina Ambiente (o chi per essa…) QUELLA SI’ CHE SARA’ RESPONSABILITA’ DI ACCORINTI E DELLA SUA GIUNTA…

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  9. MessineseAttento 21 Novembre 2013 16:35

    Il suo discorso, riferito ai rifiuti, non ha molto senso.
    E’ giusto sostenere che delle condizioni attuali deve rispondere l’amministrazione odierna. Ma è altrettanto pacifico che quando si parla di rifiuti, a qualsiasi latitudine (anche in Norvegia), non si può prescindere dal considerare che servono diversi anni di programmazione e diverse strutture.
    Se lei si aspettava che questo annoso problema, con la nuova amministrazione (con qualsiasi sindaco eletto), si fosse risolto in 5, 6 o 7 mesi, allora è oggettivamente palese che vive di utopie.
    Ha ancora una volta ragione quando sostiene che è falso che gli aumenti scaturiscono da motivazioni nazionli. E’, infatti, chiaro come il sole che le responsabilità sono da cercare in casa nostra e che l’incapacità e l’opportunismo di certa politica hanno aperto le voragini per cui oggi ci ritroviamo tariffe assurde.
    O forse vuole venderci la bugia che i debiti sono stati creati dal nuovo sindaco? Sono certo di no!
    Mi dica, se eriditasse una casa fatiscente, da rifare fin dalle fondamenta, avrebbe o no bisogno di tempo (tanto) e risorse (molte) per renderla accettabile??

    N.B. mi ritengo una persona obiettiva ed intellettualmente onesta, per questo preciso che avrei sostenuto le stesse cose anche se ci fossero stati Calabrò o Scoglio (per dirne 2).

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  10. le famiglie non sono piu’ una priorita’ per lo stato, con 4 figli piu’ moglie in 80 m2 dovro’ pagare piu’di 500 euro , una villa di 300m2 con tanto giardino ,credo paghera qualche euro in piu’ .che tristezza un mono reddito cosa deve fare con i figli ditelo voi ..

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  11. Caro Mariedit non c’è nulla di ESORBITANTE e INSOPPORTABILE perché è così IN TUTTA ITALIA (ISOLE COMPRESE) secondo l’Osservatore che non so se ROMANO o Messinese! Io ho cercato di calcolare la mia presunta TARES 2013, secondo le indicazioni del nuovo regolamento, con la risultanza che avrò un aggravio maggiore del 60% rispetto al 2012! E ciò lo trovo INSOPPORTABILE ed ESORBITANTE e credo proprio che non si riuscirà a coprire il costo del servizio (ma perché esiste a MESSINA un servizio rifiuti?). Così facendo non saranno più 77.000 utenti che pagheranno ma gli evasori aumenteranno a dismisura solamente per motivi di SOPRAVVIVENZA ECONOMICA. Per ciò che riguarda l’AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE sono d’accordo con te in quanto il PALAZZO DI VETRO E TRASPARENTE, TANTO SBANDIERATO, DIVENTA DI GIORNO IN GIORNO SEMPRE PIU’ OPACO e per ciò che concerne il SEGRETARIO GENERALE non si è brillato molto in TRASPARENZA visto che non sono stati pubblicati on line i 30 curricula dei pretendenti ad occupare quel posto.

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  12. beh. io ho casa a milano ed equivalente a messina. bollette alla mano sono certo di quello che ho scritto.

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  13. beh… ho espresso la mia opinione. sarà priva di senso (secondo lei), ma per il momento non mi ha convinto a modificarla.

    sono tutt’ora convintto che chi viene eletto si assume “tutte” le responsabilità.

    sono tutt’ora consapevole (oltre che convinto ed informato) che a salerno ci sono voluti meno di 7 mesi per passare al 70% e oltre di differenziazione (certo, se ci si ostina a proclamare invece di fare non si vedrà nulla neppure tra dieci anni).

    non le voglio vendere nessuna bugia, ma la verità e la certezza che il costo di oltre 42 milioni di euro è stato “deciso” dall’attuale amministrazione (il perchè e il percome non mi possono riguardare, il mio compito è essere civile, pagare tasse e imposte, fare il buon cittadino).

    se ereditassi una casa fatiscente:
    a. valuterei se non è il caso di rifiutare l’eredità
    b. una volta accettata l’eredità sarei certo della mia responsabilità in questa scelta
    c. procederei con una lista delle priorità e di certo lascerei per ultimi i fiori sul davanzale (chi vuole intendere…)
    d. individuate le priorità cercherei sul mercato un impresa sana, veloce, possibilmente conveniente e composta da giovani muratori. difficilmente lascerei fare le scelte al guardiano che fino ad allora ha “guardato” la casa fatiscente
    e. monitorerei l’operato dell’impresa e mi occuperei del contenimento dei costi accessori

    mi ritengo poco obiettivo e fondamentalmente disonesto, dunque non credo valga la pena continuare, ma per dirne due… che fine ha fato il pedibus? che fine hanno fatto i vaucher per i servizi sociali? che fine ha fatto la tolleranza zero? che fine ha fatto la chiusura della rada? che fine hanno fatto le piste ciclabili a costo zero? che fine ha fatto la cultura al primo posto? oooooooooooops… sono proprio disonesto… avevo scritto “per dirne due”…

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  14. MessineseAttento 21 Novembre 2013 21:37

    Si informi sulla massa debitoria e sulla qualità degli impianti erditata dall’amministrazione di Salerno e la confronti con la situazione di Messina. Sono certo che troverà molte differenze.
    Per quanto riguarda i punti che ha elencato, mi limito a risponderle che, con un debito pregresso di oltre 300 milioni di euro, non credo andrebbe oltre il punto A.
    Ribadisco, tanto per essere chiaro, la mia non è una difesa di Accorinti o dei suoi assessori.

    Mi creda, non rientra nelle mie intenzioni convincerla di alcunchè. Se rimpiange la politica mangia tutto, che ci ha seppellito sotto uno spesso strato di guano, sono unicamente fatti suoi.

    Nessuno le ha dato del poco obiettivo o del disonesto, si auto definisce tale in modo del tutto autonomo. Io non posso che prenderne atto.
    Ah dimenticavo, complimenti per il “fine” sarcasmo di cui è capace.

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