Senza bilanci e senza rimodulazione del piano di riequilibro, si avvicina il dissesto del Comune

Senza bilanci e senza rimodulazione del piano di riequilibro, si avvicina il dissesto del Comune

Danila La Torre

Senza bilanci e senza rimodulazione del piano di riequilibro, si avvicina il dissesto del Comune

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domenica 31 Luglio 2016 - 22:22

Domani scade l’ultimatum del commissario ad acta per il consuntivo 2015. La giunta deve procedere ancora anche all’approvazione della delibera sul riaccertamento ordinario dei residui. Oggi confronto in commissione bilancio tra l'assessore Eller e i consiglieri comunali

Al Comune di Messina l’inizio del mese di Agosto coincide con l’inizio dell’ennesima corsa contro il tempo per far fronte a quella che è diventata a tutti gli effetti un’emergenza finanziaria. Tra 24 ore scade l’ultimatum lanciato dal commissario ad acta Antonio Garofalo, che giovedì scorso ha intimato alla giunta Accorinti di approvare il consuntivo 2015 entro e non oltre martedì 2 agosto (VEDI QUI).

Nella nota firmata ed inviata lo scorso 28 luglio a sindaco, assessori e per conoscenza al segretario /direttore generale Antonio le Donne, al ragioniere generale Antonino Cama e alla Presidenza del Consiglio comunale, il funzionario inviato dalla Regione ha detto chiaramente che non concederà ulteriori perdite di tempo. Garofalo ha anche fatto presente che non esiterà a rivolgersi alla Sezione di Controllo della Corte dei Conti, che da tempo vigila sui conti comunali, ed alla Procura regionale della Corte dei Conti.

Palazzo Zanca è inadempiente da ben tre mesi. Secondo i termini stabiliti dalla legge, l’ente avrebbe dovuto adottare il rendiconto 2015 entro il 30 aprile, ma in quella data Palazzo Zanca non aveva ancora approvato neanche il bilancio di previsione 2015. Anche sotto la gestione Eller , dunque, i ritardi continuano ad essere una costante, malgrado gli impegni pubblicamente assunti e le rassicurazioni sul cambio di passo fornite sin dal suo insediamento dall’assessore toscano, al quale il sindaco Renato Accorinti ha consegnato le deleghe del bilancio e del risanamento finanziario, bocciando sul piano tecnico e politico l’operato di Guido Signorino, a cui è stato tolto anche il ruolo di vice-sindaco.

L’assessore Eller stamattina sarà presente in Commissione bilancio e qualche chiarimento sulla tempistica è probabile che venga fuori dal confronto con i consiglieri comunali, ansiosi di sapere come si sta muovendo la giunta sul fronte dei bilanci e del piano di riequilibrio, che dalle verifiche interne disposte proprio dall’esponente dell’esecutivo è già risultato “squilibrato” (VEDI QUI). Circostanza questa che rappresenta un “handicap” di cui bisognerà tener conto nella redazione del previsionale 2016, dove si prospettano ingenti tagli destinati a colpire soprattutto il capitolo dei servizi sociali.

In attesa di ascoltare le spiegazioni che Eller fornirà nel corso della seduta ordinaria dell’organismo presieduto dal consigliere del Pd Claudio Cardile, dobbiamo inoltre evidenziare che ad oggi non risulta approvata neppure la delibera sul riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, che è atto propedeutico al rendiconto.

Il rischio che la giunta Accorinti non possa rispettare l’ultimatum di Garofalo è molto alto.

L’allarme per la situazione finanziaria di Palazzo Zanca , che cresce anche all’esterno, dunque è tutt’altro che ingiustificato. Nelle prossime settimane, il Comune di Messina dovrà correre, e tanto, per approvare una serie di atti e strumenti finanziari indispensabili per la sua “sopravvivenza”. All’appello mancano, infatti, il bilancio di previsione 2016, il bilancio pluriennale 2016 -2018 , i cui termini sono già caduti lo scorso 30 giugno; la rimodulazione del piano riequilibrio, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale entro il 30 settembre; entro il 31 luglio si sarebbe dovuto approvare, a norma dell’art. 193 del TUEL, anche il riallineamento contabile, finalizzato a regolarizzare i debiti fuori bilancio e le passività pregresse emersi nel corso dei precedenti esercizi finanziari.

Senza bilanci e senza una “revisione” della manovra decennale di riequilibrio, che la giunta auspica possa essere trasformata dal Governo nazionale in una manovra trentennale, il Comune di Messina si dirige inesorabilmente verso il dissesto.

Danila La Torre

8 commenti

  1. È solo così tutti se ne andrebbero a casa, per primo freetibet

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  2. È solo così tutti se ne andrebbero a casa, per primo freetibet

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  3. lo spero

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  4. lo spero

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  5. Accorinti doveva dichiararlo appena eletto. lo aveva anche detto in campagna elettorale. Ci voleva un colpo di coraggio. quella era la rivoluzione. ora peggio per lui e sopratutto peggio x noi. INCAPACI!

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  6. Accorinti doveva dichiararlo appena eletto. lo aveva anche detto in campagna elettorale. Ci voleva un colpo di coraggio. quella era la rivoluzione. ora peggio per lui e sopratutto peggio x noi. INCAPACI!

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  7. assurdo attribuire tutte le cause dell’attuale dissesto all’ultimo sindaco , questo è il frutto di una situazione che si trascina da decenni

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  8. assurdo attribuire tutte le cause dell’attuale dissesto all’ultimo sindaco , questo è il frutto di una situazione che si trascina da decenni

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