Il Comune a un passo dal default. Eller: «Non è allarmismo ma la rappresentazione di un rischio reale»

Il Comune a un passo dal default. Eller: «Non è allarmismo ma la rappresentazione di un rischio reale»

Danila La Torre

Il Comune a un passo dal default. Eller: «Non è allarmismo ma la rappresentazione di un rischio reale»

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lunedì 01 Agosto 2016 - 22:36

Oggi scade l'ultimatum lanciato dal commissario ad acta sul consuntivo 2015, ma brutte notizie arrivano anche sul fronte del bilancio di previsione 2016 con una nota del Collegio dei revisori dei conti. Il rischio che l'ente "fallisca" si fa sempre più concreto

Il dissesto del Comune di Messina è dietro l’angolo. La zavorra dei debiti che Palazzo Zanca si trascina dietro è troppo pesante e le misure contenute nel piano di riequilibrio insufficienti. L’assessore Luca Eller, ospite ieri mattina in commissione bilancio, ha provato a girare attorno alle criticità finanziarie dell’ente “annacquando” il suo intervento con discorsi sull’etica del lavoro, sul benessere psicofisico dei dipendenti comunali, sui motivi della sua assenza obbligata da Messina per circa 10 giorni dopo «tre mesi di full immersion totale», ma alla fine – messo alle strette dalle domande dei consiglieri comunali – è dovuto arrivare al dunque e centrare la questione che tiene col fiato sospeso l’intera città. Incalzato soprattutto dalla consigliera di Cambiamo Messina dal Basso Ivana Risitano, l’assessore toscano ha dovuto ammettere che Palazzo Zanca è a un passo dal default.

«Il mio non è allarmismo ma la rappresentazione di un rischio reale», ha subito precisato quasi per giustificarsi preventivamente, non tanto con i consiglieri quanto con chi avrebbe appreso poco dopo delle sue dichiarazioni in commissione.

Dissesto, infatti, è una parola che la giunta Accorinti non vuole sentire pronunciare per non vedere crollare come castelli di sabbia i proclami fatti in questi tre anni sul risanamento dei conti comunali. Ma Eller, che sin dal primo giorno si è autodefinito un tecnico con un ruolo istituzionale, non ha alcuna intenzione di recitare un copione a seconda delle esigenze politiche del momento.

«Io sono qui per assolvere al mio compito nel miglior modo possibile, lavorando con impegno e scrupolosità secondo le mie competenze e la mia esperienza sul campo. Devo pensare a quelli che ci sono oggi ma anche a quelli che ci saranno domani», ha commentato a margine della commissione bilancio, smentendo anche le voci che lo vorrebbero pronto alle dimissioni per presunti dissapori con alcuni esponenti della giunta. «Io non mi dimetto, non ci penso neanche», ha chiarito. Eppure le voci su un suo presunto addio si rincorrono da giorni e ci sarebbe il “defenestrato” Giudo Signorino in pole position per prendere nuovamente in mano la delega scottante al bilancio.

Indiscrezioni a parte, il dato certo e incontestabile è che il Comune vive un momento particolarmente drammatico, dal quale sarà difficile se non impossibile venire fuori. Come dichiarato dall’assessore in commissione, il piano di riequilibrio presenta già uno squilibrio che varia da 50 a 100 milioni di euro. La cifra è ancora “ballerina” perché gli Uffici stanno cercando di capire con quali entrate comunali potrebbe essere coperto il buco da qui al 30 settembre, giorno in scadranno i termini per l’approvazione della rimodulazione della manovra finanziaria.

Scade, invece, oggi l’ultimatum del commissario ad acta Antonio Garofalo sul consuntivo 2015, che l’ente avrebbe dovuto adottare entro il 30 aprile e di cui ancora non c’è traccia, così come non c’è traccia delle delibera sul riaccertamento ordinario dei residui attivi e passivi, propedeutica al rendiconto.

Il ragioniere generale di palazzo Zanca, Antonino Cama, ha spiegato in commissione che l’operazione sul riaccertamento è stata conclusa già da giorni , ma il Collegio dei revisori dei conti ha chiesto degli approfondimenti a cui i vari Dipartimenti hanno dovuto dare risposta , per questo non è stato possibile approvare la relativa delibera. L’impasse potrebbe terminare oggi e il provvedimento finalmente approdare in giunta.

Come più volte ricordato in questi giorni, Palazzo Zanca risulta al momento inadempiente anche sul bilancio di previsione 2016 e sul bilancio pluriennale 2016-2018, i cui termini per l’adozione sono scaduti lo scorso 30 giugno. Anche su questo fronte non arrivano notizie confortanti. Il Collegio dei revisori dei conti, attualmente composto da Federico Basile e Giusepe Zingales ha inviato una nota all’amministrazione Accorinti per ricordare che l’ente, a norma dell’ex art 163 comma 2 del TUEL , in assenza di bilancio opera in gestione provvisoria e non può assumere impegni di spesa «se non per obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi, quelli tassativamente regolati dalla legge e quelli necessari ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente».

«Nel corso della gestione provvisoria – dispone ancora il testo unico degli Enti Locali – l’ente può disporre pagamenti solo per l’assolvimento delle obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese del personale, dei residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse ed in particolare per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’ente».

Basile e Zingales invitano quindi la Ragioneria di Palazzo Zanca ad attenersi fedelmente a quanti previsto dal Tuel.

Il Comune di Messina dovrà adesso fare i conti anche con questa ulteriore limitazione. Con il passare dei giorni i vincoli da rispettare aumentano, le speranze di uscire da questa crisi nera invece si affievoliscono.

Danila La Torre

4 commenti

  1. Franco Caliri 2 Agosto 2016 06:16

    Il default si sarebbe dovuto dichiarare il giorno dopo l’insediamento di questa amministrazione di incompetenti! In quel caso, oggi, avremmo percorso una buona parte del cammino verso una, pur difficile, rinascita. Purtroppo, gli incompetenti, si sono dimostrati non solo incapaci ma anche presuntuosi, tanto presuntuosi! Pensavano di saper risolvere problemi per loro totalmente sconosciuti. Purtroppo, le conseguenze di tutta questa incapacità (o anche malafede???) la pagheranno, come sempre, i cittadini. la cosa triste è, però, l’accanimento a mantenere la poltrona da parte di chi potrebbe mandare a casa questi pellegrini ed ancora, solo per continuare ad incassare gettoni vari, non lo fa. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni? Io SI!!!!

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  2. Franco Caliri 2 Agosto 2016 06:16

    Il default si sarebbe dovuto dichiarare il giorno dopo l’insediamento di questa amministrazione di incompetenti! In quel caso, oggi, avremmo percorso una buona parte del cammino verso una, pur difficile, rinascita. Purtroppo, gli incompetenti, si sono dimostrati non solo incapaci ma anche presuntuosi, tanto presuntuosi! Pensavano di saper risolvere problemi per loro totalmente sconosciuti. Purtroppo, le conseguenze di tutta questa incapacità (o anche malafede???) la pagheranno, come sempre, i cittadini. la cosa triste è, però, l’accanimento a mantenere la poltrona da parte di chi potrebbe mandare a casa questi pellegrini ed ancora, solo per continuare ad incassare gettoni vari, non lo fa. Ce ne ricorderemo alle prossime elezioni? Io SI!!!!

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  3. X franco CALIRI in questi mesi “hai prodotto” solo chiacchiere. Alle prossime elezioni CALIRI sindaco per trasformare Messina in una nuova zurigo cosa ne pensi?

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  4. X franco CALIRI in questi mesi “hai prodotto” solo chiacchiere. Alle prossime elezioni CALIRI sindaco per trasformare Messina in una nuova zurigo cosa ne pensi?

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