L'Orsa: Rfi mente, la Blu Jet non è un'opportunità ma l'ennesimo taglio

L’Orsa: Rfi mente, la Blu Jet non è un’opportunità ma l’ennesimo taglio

L’Orsa: Rfi mente, la Blu Jet non è un’opportunità ma l’ennesimo taglio

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domenica 16 Settembre 2018 - 05:06

Le rassicurazioni di Rfi in merito ai collegamenti ferroviari tra le due sponde non convincono l'organizzazione sindacale che conferma lo sciopero e la richiesta di incontro con il ministro Toninelli

In merito alla presenza di Rfi nello Stretto l’azienda nei giorni scorsi ha rilasciato dichiarazioni rassicuranti: “nessun abbandono né disimpegno del servizio di traghettamento tradizionale”, l’Orsa replica ribadendo l’avvio delle procedure di sciopero, ancora attive per l’assenza della formale convocazione di parte aziendale. “Non si ha notizia di nuove sovvenzioni Statali, né di Enti Locali, per il servizio che sarà erogato attraverso la nuova società Blu Jet, recentemente costituita all’interno dell’holding FS, con oggetto sociale “collegamento ferroviario via mare sulla relazione Villa S.G.-Messina”- scrive Mariano Massaro, segretario regionale Orsa Trasporti- In assenza di sovvenzioni la Blu Jet, che nella versione Metromare riceveva tre milioni di euro l’anno dallo Stato, oggi assorbe risorse dal servizio di traghettamento treni con le navi a quattro binari, significa che le risorse destinate alla lunga percorrenza ferroviaria saranno decurtate di tre milioni di euro, necessari a mantenere la società Blu Jet. Se ne trae che l’operazione definita “nuova opportunità per l’area dello Stretto”, di fatto si riduce all’ennesimo taglio”

L’organizzazione sindacale evidenzia come l’operazione Blu Jet porterà i viaggiatori a scendere dal treno con i bagagli, attraversare lo Stretto con l’aliscafo e risalire sul treno nella sponda opposta. Il traghettamento tradizionale treno su nave subirebbe così un duro colpo.

Se passa tale principio per Blu Jet che agisce fra Messina e Villa S.G., il Governo che programmi ha per la tratta Messina Reggio Calabria?- prosegue l’Orsa- L’appalto affidato alla Liberty Lines è in scadenza e costa allo Stato circa sette milioni l’anno; anche questo servizio sarà inserito nel calderone del contratto per la continuità territoriale? Se non arrivano nuove sovvenzioni sul territorio e si sfruttano i fondi dedicati al sistema treno su nave è logica conseguenza che, nonostante le rassicurazioni di RFI, i mezzi veloci faranno sparire traghetti e treni a lunga percorrenza”

Neanche l’annuncio dell’arrivo di una nuova nave entro il 2020 tranquillizza il sindacato perché, secondo l’Orsa, la nuova unità servirebbe solo per la sostituzione di uno dei vetusti traghetti che nonostante gli “acciacchi” oggi svolgono a stento il servizio essenziale.

Le risposte che il territorio aspetta sono di diverso tenore: aumento e modernizzazioni dei treni a lunga percorrenza e della flotta navale da e per la Sicilia, se il Governo e gli Enti Locali non investono concretamente nell’area dello Stretto, si andrà avanti con gli emendamenti tattici che spostano le limitate risorse da un servizio all’altro. Non è spogliando la chiesa per addobbare l’altare che si risolve l’ingiustizia sociale dell’Italia a due velocità”.

Orsa e “ILFERRIBOTTENONSITOCCA”, ribadiscono la richiesta di un incontro con il Ministro dei Trasporti per affrontare la problematica e continuare a chiedere l’esigenza di sovvenzioni, ex novo, a sostegno del trasporto passeggeri via mare che sarà espletato dalla Blu Jet e per il potenziamento del servizio universale ferroviario a lunga percorrenza

Un commento

  1. Giuseppe De Salvo 16 Settembre 2018 21:02

    Capisco che il traghettamento dei treni faccia perdere circa due ore e che costi milioni di euro all’anno, ma allora si potrebbe studiare quanto costa un doppio tapis roulant (uno a Villa ed uno a Messina), dalle stazioni ai rispettivi imbarchi per i traghetti veloci? Forse lo studio già esiste ed avrebbe un costo proibitivo, ma allora sarebbe bene diffonderlo ancora così che si sia tutti meglio informati. Grazie per l’attenzione.

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