Il controesodo, il porto di Tremestieri e i tempi di attraversamento allungati

Il controesodo, il porto di Tremestieri e i tempi di attraversamento allungati

Marco Ipsale

Il controesodo, il porto di Tremestieri e i tempi di attraversamento allungati

lunedì 08 Settembre 2025 - 08:00

Il nuovo porto avrà anche un risvolto negativo. Come per il “Salva Contesse”, la sindrome dei “caduti dalla nnaca”

MESSINA – “Le code sono solo tre giorni all’anno…”; “No, sono quindici giorni all’anno, ma questo è solo il picco”. La partita Ponte si gioca su più terreni di scontro, anche su alcuni che non hanno nessuna attinenza col tema (“e vogliono fare il Ponte…”), figurarsi sul controesodo che Messina (e Villa San Giovanni) deve affrontare ogni agosto. Dopo il primo weekend di settembre si può tornare alla “normalità”, anche se la rete arancione di viale della Libertà è ancora lì.

Da un lato la tendenza a sminuire il problema, dall’altro anche a ingigantirlo, però il problema (piccolo o grande che sia) c’è perché da decenni Messina è attraversata da milioni di auto e tir, con forti conseguenze in termini di traffico, inquinamento e usura delle strade.

Il porto di Tremestieri

Ecco perché è nata l’idea del porto di Tremestieri, aperto a marzo 2006 ma solo con due invasature, utili a malapena per i tir ma insufficienti anche per le auto. Ed ecco perché si è presentata la necessità di ampliarlo e portare lì, finalmente, tutto il traffico di attraversamento dello Stretto, sia leggero sia pesante. Solo così (ponte a parte) Messina potrà finalmente essere libera da questa schiavitù.

Il risvolto negativo

C’è però un risvolto negativo da pochi considerato: i tempi di attraversamento aumenteranno ancora di più. Anche in periodi di bassa stagione, già adesso i venti minuti della traversata in auto diventano nella migliore delle ipotesi un’ora, considerando i tempi di passaggio da e per le autostrade, quelli di attesa della nave (col rischio di trovarla piena o di vederla appena partire) e quelli di imbarco e sbarco. Tempi difficilmente contraibili.

E qui cade il teorema del “tanto sono solo venti minuti”, caro anche alla segretaria del Pd, Elly Schlein. Ma da e per Tremestieri la traversata dura cinquanta minuti, leggasi almeno un’ora e mezza, per quanto appena detto.

I lavori di ampliamento sono stati consegnati a novembre 2018 ma interrotti a maggio 2022, quando avevano raggiunto una percentuale di appena il 26 %. Sono serviti due anni e mezzo per la ripresa, con cambio di impresa, a ottobre 2024, con previsione di completamento in altri due anni.

La speranza è che stavolta i tempi dei lavori vengano rispettati e, a meno di “catastrofi”, finiranno sicuramente prima di quelli eventuali del Ponte. Il centro città sarà finalmente liberato anche se, in certi periodi, considerata anche la lentezza del progetto della piastra logistica, il rischio è che il caos si sposti da centro a sud.

Ma a quel punto, come detto, la traversata durerà di più per tutti. E c’è da scommettere che, come sta accadendo per il tracciato ferroviario e il “Salva Contesse”, in molti saranno colpiti dalla sindrome dei “caduti dalla nnaca”, lamentando tempi di attraversamento ancora più lunghi. Un male necessario per salvare Messina da una schiavitù che dura da più di sessant’anni.

Le prospettive e l’ipotesi ponte

Nel caso in cui dovessero iniziare e finire i lavori di realizzazione del Ponte sullo Stretto, il porto di Tremestieri perderebbe la sua dimensione di trasporto locale ma manterrebbe quella per le tratte commerciali a lunga percorrenza. Anzi potrebbero essere aperte di nuove, oltre alla storica rotta per Salerno, come ad esempio collegamenti per Civitavecchia, Livorno e/o Genova.

Anche prendendo ad esempio un mezzo commerciale che dalla fascia jonica deve spostarsi a Reggio Calabria, è vero che il percorso autostradale viene allungato di circa 40 km di autostrada (20 km da Tremestieri a imbocco ponte, 3 km di ponte e 17 km da imbocco ponte a Reggio) ma è pur vero che quei 40 km possono essere percorsi in 25 o 30 minuti (per le auto private ancora meno) ad una velocità media di 80 o 90 km/h, tempi comunque molto più brevi rispetto a quelli di imbarco, traversata e sbarco.

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4 commenti

  1. sono 50 minuti contro 20 cioè 30 minuti in più se lo finiranno sarà un casino a villa e a messina spero che lasceranno almeno una nave ai porti della rada e porto storico

    ho gia fatto 2 traversate con blu ferries e posso confermare che è impossibile avere un traffico scorrevole facendola dal centro oppure dalla rada s.francesco per chi va a salerno o arriva sarebbe una manna per i tir

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  2. Il PONTE NON SERVE per l’esodo e nemmeno per i fuorisede vacanzieri. Serve ad avvicinare la Sicilia all’Europa in modo da rendere la Sicilia stessa economicamente più competitiva (con le conseguenze del caso).

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  3. A mio giudizio non vengono prese in considerazione altri punti molto importanti:
    – l’attuale attracco a Tremestieri subisce le mareggiate che lo insabbiano e lo rendono impraticabile per tempi sempre indefiniti e comunque costosi per il loro ripristino. Altre tanto, se non peggio, succederà al nuovo porto se e quando sarà finito con costi per il suo ripristino alla funzionalità ancora più alt.
    Ma come si è potuto pensare di costruire un ” porto ” in quel tratto di mare sempre battuto da venti e correnti proprio non lo capisco.
    – attualmente per l’attraversamento Messina – Villa S.G. dalla rada di San Francesco il costo per biglietto auto ( 20 minuti di attraversamento se tutto va bene) è di 40 €, con l’aumento della durata della attraversata il prezzo del biglietto sarà lo stesso?
    – Il Ponte non viene costruito perchè si tiene conto dei periodi di arrivo e partenza per le vacanze, ma perchè sarà l’attrattore di investimenti commerciali, di un sicuro aumento del turismo sia per la Sicilia che per il resto del sud Italia e per reggere tale aumento si dovranno per forza aggiornare-completare- aumentare tutte quelle infrastrutture indispensabili per tale necessità, il tutto vorrà dire aumento di posti di lavoro in tantissimi campi.

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  4. Anzi potrebbero essere aperte di nuove, oltre alla storica rotta per Salerno, come ad esempio collegamenti per Civitavecchia, Livorno e/o Genova
    La domanda sorge spontanea! ma cosa scrivete? ma dove e quando un ro-ro pax delle dimensioni di un cartur potrebe antrare in quel pseudo porto.
    ma facciamola finita.

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