Aiutare i più deboli ed invertire la rotta, Crocé: «Il sindaco trasferica a Caroniti la delega ai servizi sociali»

Aiutare i più deboli ed invertire la rotta, Crocé: «Il sindaco trasferica a Caroniti la delega ai servizi sociali»

Aiutare i più deboli ed invertire la rotta, Crocé: «Il sindaco trasferica a Caroniti la delega ai servizi sociali»

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sabato 09 Luglio 2011 - 08:01

Sulla condizione dei lavoratori ex Futura, la rappresentante sindacale afferma: una vertenza da prendere come modello sindacale

Ieri si è tenuto presso il Salone degli specchi della Provincia il convegno organizzato dalla FP CGIL dal titolo la Pubblica Amministrazione e la cooperazione sociale condizioni lavorative de degli operatori, criticità e potenzialità del settore . Al convegno presieduto da Angela Passari responsabile del comparto socio –assistenziale della FPCGIL hanno preso parte il Segretario Generale della Camera del Lavoro di Messina Lillo Oceano – Dario Caroniti- Assessore alla Famiglia del Comune di Messina- Ernesto Zingarelli Presidente della cooperativa FARO 85-Domenico Quartarone capo di gabinetto dell’Assessore Andrea Piraino- – Ernesto Giardina responsabile del servizio sociale dell’ASP 5. I lavori sono stati conclusi da Gabriella Semeraro responsabile Nazionale della fpcgil .Presenti numerosi delegazioni dei lavoratori che gestiscono i servizi sociali del comune di Messina e dell’ASP 5. FARO 85, AZIONE SOCIALE – NUOVA PRESENZA – PROGETTO VITA E TE.SE.OS .

Il convegno si è aperto con la relazione di Clara Crocè Segretario Generale della FP CGIL di Messina che ha evidenziato che per un paese colpito dalla peggiore crisi economica e sociale , rappresenta una prospettiva decisamente negativa, l’annuncio del Ministro Tremonti di voler operare nuovi tagli ai trasferimenti degli Enti Locali , alle regioni e alla sanità .In una fase caratterizzata da forti tensioni sociali , dove molte famiglie ormai sono allo stremo e tantissime sono sotto la soglia della povertà, gli Enti Locali non saranno più in grado di fornire neanche quel minimo di risposte alla domanda di bisogno dei cittadini più deboli. Con l’ultima manovra varata dal Ministro Tremonti , tra il 2011 e il 2014, verranno meno 18 miliardi di euro. Il peso della manovra inevitabilmente peserà sulle famiglie e sui giovani. I comuni si vedranno costretti a tagliare i servizi collettivi, l’assistenza alle persone , gli asili nido, i servizi sociali e i servizi pubblici. La nostra regione pagherà il prezzo più alto. La Sicilia secondo i dati Istat , è in coda in tutte le statistiche rispetto alla quantità e la qualità dei servizi rivolti al soddisfacimento dei bisogni dei cittadini , dalla salute ai servizi sociali .

“Messina è la città dove si spende meno per i servizi sociali – continua Crocè – se analizziamo i dati dei servizi sociali offerti dai Comuni della nostra provincia , la situazione, tranne rare eccezioni ,appare ancora più desolante . I servizi sociali garantiti, con fondi a carico dei bilanci comunali sono ridotti ai minimi storici, o in qualche realtà inesistenti . Molto spesso i bilanci di previsione e le politiche di gestione sono adottati senza la giusta attenzione alle esigenze dei cittadini più deboli ,senza alcuna concertazione con le associazioni e le Organizzazioni Sindacali”.

Grande preoccupazione per il futuro occupazionale è stata manifestata da Salvatore Longo della cooperativa TE.SE.OS. nel corso del suo intervento. Rimane a tutt’oggi , il nodo , del rapporto tra la pubblica amministrazione e le cooperative o associazioni che gestiscono i servizi per conto dell’amministrazione pubblica. Molto spesso non vengono effettuati controlli né sulla qualità del servizio erogato né sul rispetto dei diritti dei lavoratori. Le cooperative sociali, hanno una funzione insostituibile per la costruzione di un welfare diffuso e attento ai bisogni del territorio. Tutto ciò non puo’ prescindere dal rispetto dei diritti e delle condizioni economiche dei lavoratori – continua Clara Crocè- non tutte le cooperative sono uguali , le finte cooperative o chi non rispetta i diritti dei lavoratori danneggiano l’immagine di tutto il movimento cooperativistico. Ma non tutte le cooperative sono uguali , le finte cooperative o chi non rispetta i diritti dei lavoratori danneggiano l’immagine di tutto il movimento cooperativistico. Ed è in questo contesto che si colloca la vertenza dei lavoratori della ex cooperativa Futura.

La vertenza dei lavoratori ex futura è per tutto il sindacato un modello da prendere a esempio. I lavoratori finalmente, dopo anni di ricatti e vessazioni, hanno rivendicato sostenuti della FP CGIL hanno senza paure, per rivendicare non solo il legittimo pagamento degli stipendi ma il riconoscimento della dignità di lavoratori , legalità e trasparenza nella gestione degli appalti. “Due anni di vertenza – continua Crocè – durante la quale abbiamo denunciato che non solo che vengono calpestati i diritti dei lavoratori ma anche la democrazia. Le assemblee dei soci spesso esautorate, da ogni potere effettivo. Il Presidente non è l’espressione di dell’assemblea dei soci, ( ogni testa un voto) ma la gestione è affidata a una casta di presidenti “ politicamente inseriti” o a dei prestanome che subisce il ricatto occupazionale. Le assemblee dei soci vengono convocate per pura facciata, spesso i lavoratori non sanno neanche che cosa approvano e ratificano decisioni prese dal consigli di amministrazione. Abbiamo più volte denunciato l’insostenibilità di un sistema che ormai non à degno di un paese civile. Denunciando senza mezzi termini , che occorre ripensare all’organizzazione complessiva dei servizi sociali , delegata a Enti esterni all’amministrazione che non sempre garantiscono una buona qualità del lavoro. Occorre invertire la rotta , il Sindaco trasferisca la delega ai servizi sociali all’Assessore Caroniti – conclude Crocè- per aprire una nuova stagione che possa vedere tutte le pubbliche amministrazioni e tutte le forze sociali impegnati per migliorare l’offerta dei servizi sociali, garantendo i diritti dei lavoratori”

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