Risoluzione giudiziaria storica a Messina
MESSINA – Dopo oltre un decennio di contenzioso, la Corte d’Appello di Messina ha emesso una sentenza epocale, risolvendo definitivamente la disputa legale che riguardava le Cooperative “Casa Nostra”. La decisione ha visto trionfare i proprietari degli alloggi, ponendo fine a una vicenda che ha segnato profondamente la città di Messina alla fine degli anni ’80.
La controversia ha avuto inizio nel 1996, quando i legittimi proprietari dei terreni espropriati hanno citato in giudizio le cooperative assegnatarie, richiedendo un risarcimento per l’occupazione illegittima dei loro terreni. La giustizia ha riconosciuto il loro diritto a un congruo risarcimento, inizialmente a carico della cooperativa capofila e successivamente delle singole cooperative coinvolte nell’esproprio.
Quando è emerso che le cooperative condannate erano insolventi, gli espropriati hanno rivolto la loro richiesta direttamente agli assegnatari degli alloggi. Il Tribunale di Messina ha sostenuto questa mossa, emettendo un decreto ingiuntivo che obbligava gli assegnatari a pagare direttamente agli espropriati.
Gli assegnatari hanno opposto resistenza, sostenendo che il diritto di agire nei loro confronti era prescritto. Tuttavia, la Corte d’Appello ha respinto questa tesi, confermando l’interpretazione dell’avvocato Santi Delia che la condanna non poteva essere estesa alle altre cooperative del consorzio, in base all’articolo 1306 del codice civile. Delia ha evidenzito che “la “condanna del Consorzio La Casa Nostra non poteva essere estesa nei confronti delle altre cooperative facenti parte del consorzio ostando il disposto dell’articolo 1306 c.c. a mente del quale la sentenza pronunziata tra il creditori e uno dei debitori solidali, o tra il debitore e uno dei creditori in solido, non ha effetto contro gli altri debitori o contro gli altri creditori. Il successivo giudizio contro le singole cooperative si palesa tardivo per intervenuta prescrizione dei diritti degli espropriati nei confronti delle singole cooperative. Sebbene la Cooperativa non abbia eccepito la prescrizione del diritto, tale eccezione è stata fatta valere dagli opponenti, aventi causa della cooperativa nel presente giudizio. L’eccezione pertanto correttamente sollevata è fondata”.
La vicenda delle cooperative “Casa Nostra” è stata descritta come uno scandalo che ha contaminato la vita sociale di Messina e della Sicilia per oltre un quarto di secolo, con legami tra il sistema politico-affaristico e le organizzazioni mafiose. La sentenza della Corte d’Appello rappresenta una vittoria significativa per i diritti dei soci delle cooperative edilizie, offrendo serenità ai cittadini coinvolti in acquisti rischiosi di alloggi di edilizia economica e popolare.