Coronavirus, D'Alia: "Serve azione corale. Voltiamo pagina, smorziamo i toni"

Coronavirus, D’Alia: “Serve azione corale. Voltiamo pagina, smorziamo i toni”

Rosaria Brancato

Coronavirus, D’Alia: “Serve azione corale. Voltiamo pagina, smorziamo i toni”

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sabato 11 Aprile 2020 - 07:57

L'ex ministro su facebook interviene sullo scontro tra De Luca e il governo nazionale. E invita ad un "cambio di passo", con un piccolo colpo di scena. sul finale

È possibile voltare pagina definitivamente? Penso di si. Spero di sì. Ne abbiamo bisogno. Oggi più che mai. Siamo a metà del tunnel, se i dati sono veri, e poi dovremo abituarci a convivere col virus nella cd. “fase due”.

E’ la domanda che si pone su facebook l’ex ministro Gianpiero D’Alia, facendo una più ampia riflessione sia sul piano politico che delle relazioni umane, a livello locale e nazionale. Il leader centrista si sofferma sulla querelle tra il sindaco De Luca e la ministra Lamorgese che ha portato ad una denuncia ed all’annullamento dell’ordinanza sulla banca dati dello Stretto.

Su vilipendio ha ragione Lamorgese

Piangiamo i morti di una strage surreale e i caduti nell’adempimento di un dovere- scrive D’AliaTutti senza degna sepoltura. È lecito pretendere da chi ci governa ad ogni livello la stretta osservanza dell’obbligo costituzionale della leale collaborazione? La risposta sarebbe scontata se non assistessimo a polemiche politiche surreali e ad infantili scaricabarile come se tutto fosse sempre e comunque colpa degli altri. L’esempio più attuale è il conflitto tra sindaco, autorità regionale e nazionale. Il governo ha denunciato De Luca per vilipendio delle istituzioni. A ragione, secondo me, indipendentemente dall’esito del giudizio penale. Perché non è consentito a nessuno insultare le istituzioni soprattutto se le rappresenta. Certo, la fila degli indagati dovrebbe essere più lunga, a partire da quanti oggi siedono in Parlamento grazie al costante vilipendio di tutte le autorità democraticamente elette, commesso per un cinico e irresponsabile tornaconto elettorale”.

La frecciata ai 5Stelle

D’Alia quindi nel bacchettare De Luca per i toni che lo hanno portato ad essere denunciato, manda frecciate a chi, con chiaro riferimento al M5S ed al famoso “VaffaDay”, per non dire degli attacchi a Bersani nel 2014, Renzi, lo stesso presidente Mattarella, hanno utilizzato la rete e i social in modo scientifico “contro”. Secondo D’Alia la Lamorgese ha fatto bene a denunciare De Luca, ma il panorama generale non è stato da “bon ton” istituzionale. Per l’ex senatore il governo ha fatto bene anche ad annullare l’ordinanza sulla banca dati. Bene nella sostanza ma non nella formula.

L’annullamento “pedagogico”

Il Governo ha anche annullato la famigerata ordinanza sindacale che regola la gestione del traffico sullo stretto. Bene, ha fatto bene. Anche se giuridicamente non comprendo perché abbia fatto ricorso a uno strumento eccezionale come l’annullamento governativo nei confronti di un atto “inefficace” per legge. E forse anche “inesistente” perché adottato in carenza assoluta di potere come correttamente dice il Consiglio di Stato nel suo parere. Sarebbe bastato certificarne la inefficacia senza esporre le istituzioni a un lungo logorio mediatico. La risposta la fornisce lo stesso Consiglio di Stato secondo il quale l’annullamento ha uno scopo diciamo così pedagogico. Capisco la ragione politica del gesto. Infatti, se il Sindaco si fosse limitato a fare ciò che gli compete, senza agitare strumentalmente una ordinanza inesistente, e cioè i controlli sul territorio comunale, magari utilizzando la banca dati come strumento facoltativo di semplificazione dei controlli obbligatori per le legge, ci saremmo risparmiati questa sgradevole pubblicità nazionale”.

Se il sindaco vanifica i suoi atti a causa dei suoi toni, D’Alia manda frecciate anche al governatore Musumeci che in questa fase caldissima si è “visto” poco sullo Stretto e sull’emergenza degli sbarchi.

Abbassiamo i toni

Certo tutto si può dire del Sindaco tranne che non sollevi problemi seri nel controllo della pubblica incolumità. Ma le sue buone ragioni sono sempre seppellite dai decibel dei suoi insulti e dalla sua vis polemica. Eppure il nostro Presidente della Regione dovrebbe ascoltarlo, magari facendo esercizio di maggiore pazienza, perché lo stretto di Messina è uno nodo strategico nazionale che va gestito con cura sia ora, che siamo in piena fase di emergenza, che dopo, quando si dovrà ripristinare integralmente la circolazione di persone e merci. E sicuramente non basta da un lato polemizzare con il Governo nazionale e dall’altro introdurre divieti che non siano accompagnati da controlli capillari e efficienti. Ne’ invocare a sproposito i “pieni poteri” in base ad una norma dello statuto siciliano caduta in desuetudine. Oggi i presidenti di regione hanno poteri di coordinamento e di gestione della emergenza, dovuti alle competenze costituzionalmente attribuite loro in materia di sanità e di protezione civile. Basta esercitarli bene. È lecito sommessamente chiedere a tutti un cambio di passo, un abbassamento dei toni e una azione corale? Penso di si. Spero di sì”

L’assist all’Authority

Il colpo di scena è nella parte conclusiva del post. D’Alia, che è stato uno strenuo sostenitore dell’accorpamento dell’Autorità Portuale di Messina con quella di Gioia Tauro ai tempi della riforma Delrio, adesso apprezza i lati positivi della nuova Authority. Anzi addirittura punta il dito su Musumeci che con il ricorso presentato rischia di creare problemi (sembra però che voglia ritirarlo).

Lo Stretto sede di collaborazione

Ad esempio, facendo funzionare la nuova Autorità portuale dello stretto, i cui organi di gestione non possono operare perché solo la Regione siciliana non ha designato il proprio rappresentante in seno all’organo di gestione. Sarebbe un gesto concreto e utile perché la nuova Autorità dello stretto potrebbe, tra l’altro, svolgere il compito di garantire il transito efficiente e in sicurezza nello stretto di Messina, con il contributo di tutte le istituzioni che sono per legge presenti nel comitato di gestione. L’autorità portuale potrebbe essere la sede della leale collaborazione tra Stato, Regioni (Calabria e Sicilia), città metropolitane (Messina e Reggio Calabria) nello svolgimento di un compito che è contemporaneamente di interesse nazionale e locale. Così magari il Comune e la Regione si possono dedicare con maggiore attenzione e senza i fastidiosi clamori mediatici alla cura degli interessi delle comunità di riferimento. Buona Pasqua a tutti voi”

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7 commenti

  1. buonanotte…..e mangia di meno.

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  2. una disamina lucida delle ultime vicende messinesi. In questa vicenda ci sono anche responsabilità di altre autorità che avrebbero dovuto intervenire per tempo per salvare persone che avremmo potuto salvare probabilmente dalla morte. La vicenda della casa di riposo è un esempio.
    Buona Pasqua

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  3. Grazie On. Ministro, delle belle parole dette; vorrei ricordare che lei oltre ad essere stato Ministro e Onorevole, cosa ha fatto x il nostro bel paese Italia? Sicuramente niente, lei un figliol prodigio protetto cresciuto nella miseria, farebbe bene come fatto ad oggi a non parlare politicamente; a livello personale è un diritto di tutti, arrivederci buona Pasqua a tutti, buoni e speculatori. Auguro al mio Paese sopratutto al Sud di cambiare, abbiamo tante energie e risorse , non possiamo essrre parassiti di questi soggetti, io non penso che dobbiamo avere un sindaco sceriffo, anche perché da lui abbiamo poco da imparare, come comportamento, modi di fare, sopratutto da questa classe politica. Zero il mio modesto PARERE, BUONA PASQUA A Tutti.

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  4. Non solo smorzare i toni, caro d’Alia. Suggerisca al signor sindaco anche di non usare più nemmeno espressioni volgari e diffamatorie. “iorustuacasapicazzimei” è un’espressione che va bene per il segretario dell’associazione “bastasi di porto”, con tutto il rispetto per loro, e non si deve sentire sulla bocca del sindaco della 13^ città d’Italia, con una storia millenaria, con tradizione e cultura. VERGOGNA!!

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  5. Nstwviva il duce 11 Aprile 2020 16:30

    Un altro si è risvegliato dal letargo, per sparare parole inutili, perché non si chiede cosa ha fatto per Messina in tanti anni da deputato oltre che rubare lo stipendio da parlamentare e assicurarsi il vitalizio.

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  6. buonanotte………mangia meno….

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  7. Franco Cardile 11 Aprile 2020 18:30

    toh chi si risente…….ma non dovevamo vederci piu’? a Dalia, che te serve?

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