Coronavirus. E se fosse stato evitabile? “Protocollo contagio”: il libro sui retroscena sconosciuti

Coronavirus. E se fosse stato evitabile? “Protocollo contagio”: il libro sui retroscena sconosciuti

Emanuela Giorgianni

Coronavirus. E se fosse stato evitabile? “Protocollo contagio”: il libro sui retroscena sconosciuti

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martedì 21 Luglio 2020 - 08:10

“Il Covid non è stato uno tsunami imprevedibile”. Presentato al Dolce Vita, il libro di inchiesta "Protocollo Contagio" di Franco Fracassi e Federica Ipsaro Passione, presentato da Leonardo Romeo.

Un libro inchiesta, dal latino inquirere, fare domande. Un libro che nasce dalle domande. Domande che in tanti, in questi mesi che hanno cambiato irrimediabilmente la normalità della nostra vita, si sono posti. Ma cui nessuno ha dato prima d’ora risposta.

Protocollo Contagio

Da queste domande nascono ricerche e dalle ricerche nasce “Protocollo Contagio” di Franco Fracassi, Federica Ipsaro Passione e Wolfango Molinari, presentato da Leonardo Romeo, insieme a Federica Ipsaro Passione al Dolce Vita di Messina. Il primo libro inchiesta sul Coronavirus le cui fonti sono verificate dal WREP.EU (Registro europeo dei web reporter), disponibili sul sito www.indygraf.com e certificate legalmente con tecnologia blockchain.

Uno studio che Franco Fracassi, grandissimo giornalista d’inchiesta e di guerra del panorama italiano ed internazionale, ha portato avanti sin dalla Sars del 2002, trovando, poi, in Federica Ipsaro Passione compagna in questa passione per lo scoprire la verità delle cose che solo un giornalista d’inchiesta può avere.

Luce sui retroscena mai raccontati

“Il Covid-19 non è stato uno tsunami imprevedibile. Chi doveva sapere del suo arrivo sapeva, con mesi, anni di anticipo. E, nonostante tutto, non ha fatto nulla. Il Covid-19 rappresenta la più cocente e miope sconfitta della politica nel Ventunesimo secolo. A livello globale, a livello continentale, a livello nazionale e a livello regionale. Se vogliamo che non succeda più bisogna rendersi conto che quel che è accaduto è colpa nostra, colpa dei nostri stili di vita e colpa delle multinazionali che li governano” riporta la quarta di copertina.

Il libro svela tutto ciò che non è mai stato raccontato o, meglio, tutto ciò cui non è stata mai attribuita la dovuta trasparenza: nomi e cognomi dei principali responsabili, documenti, cablogrammi, dichiarazioni, informazioni internazionali tenute nascoste da oltre 10 anni.

Ma “Protocollo Contagio” è, anche, un libro che si legge tutto d’un fiato come un romanzo, volutamente caratterizzato da un linguaggio immediato e fruibile a tutti. È un libro omaggio ai veri eroi del Coronavirus, eroi che, come in tutte le storie d’avventura che si rispettino, perdono la vita, ma anche un libro presa di coscienza e denuncia dei tanti, troppi, antieroi, un libro che non vuole convincere, ma invitare a farsi delle proprie opinioni.

Gli eroi

Lo racconta Leonardo Romeo: “sono tre i protagonisti del libro. Tre i suoi eroi, Carlo Urbani, il medico marchigiano, primo a scoprire la Sars il 29 marzo 2003 ed il primo ad esserne colpito, offrendo il suo corpo alla scienza per comprenderne il virus, senza il suo coraggio ne saremmo stati travolti tanti anni fa. Li Wenliang, l’oculista che diede per primo l’allarme sul Coronavirus senza essere stato ascoltato, anzi venendo attaccato dalle autorità locali, la cui morte è stata nascosta in tutti i modi. Ai Fen, la dottoressa di Wuhan che ha denunciato la pandemia, improvvisamente scomparsa”.

L’importanza dell’informazione

Delinea, ancora, la loro storia e il suo valore Federica Ipsaro Passione, evidenziando l’importanza del fare informazione. “Nel nostro libro non utilizziamo mai il termine complotto, non crediamo nel complotto, parliamo di informazione, scientifica, medica, giornalistica, vogliamo distinguere tra buona informazione e cattiva informazione. Quello che abbiamo e stiamo vivendo è una distruzione umana, politica ed economica, mentre il 97% della scienza ci aveva avvisato. Era un disastro economico prevedibile, nei tempi, nelle modalità, negli sviluppi. Per questo è necessario interrogarsi e conoscere”.

Un libro che parte dalle domande e ne genera altre, alimenta il pensiero critico e consapevole, sono, infatti, tanti gli interventi durante la presentazione, i punti di vista, le riflessioni. A concluderli sono le parole di Franco Fracassi, contattato telefonicamente: “Il tema centrale della modernità è l’impossibilità di discernere tra notizie valide o meno, dato il sovraccarico mediatico che ne abbiamo, il cui apice è stato raggiunto dal periodo di caos e incertezza generato dal Covid. Per questo è, allora, necessario fare inchiesta, e per questo nasce il libro, vogliamo dare ordine alle informazioni, trovare delle risposte ad interrogativi rimasti insoluti, per poter reagire” dichiara infine.

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