Coronavirus, ecco chi chiude e chi continua a lavorare da oggi al 25 marzo

Coronavirus, ecco chi chiude e chi continua a lavorare da oggi al 25 marzo

Francesca Stornante

Coronavirus, ecco chi chiude e chi continua a lavorare da oggi al 25 marzo

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giovedì 12 Marzo 2020 - 07:00

#Coronavirus, negozi e locali chiusi in tutta #Italia fino al 25 marzo. Garantiti servizi essenziali, alimentari e farmacie

«Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci con più calore e correre veloci domani». Con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiuso il discorso all’Italia per annunciare il nuovo decreto per contenere e provare a superare l’emergenza Coronavirus. Quello annunciato da Conte è il passo più importante che da questa mattina gli italiani devono compiere. Un’ulteriore stretta sulle abitudini di ogni singolo cittadino da nord a sud dello stivale.

Il nuovo decreto contiene due articoli che specificano chi da oggi potrà continuare a lavorare e chi no. Provando a ridurre al massimo le possibilità di contatto tra le persone, ma garantendo servizi essenziali e trasporti. Si inizia oggi. Fino al 25 marzo la vita degli italiani sarà regolata da questo decreto. Ricordando che restano valide le disposizioni che riguardano il divieto di spostamenti se non per motivi di lavoro, salute o comprovata necessità.

Quali attività saranno aperte

Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi di alimentari vari, commercio al dettaglio di prodotti surgelati. Farmacie, para farmacie, edicole, tabaccai, rifornitori di carburante.

Negozi di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici. Ferramenta, negozi di vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico, commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione. Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati.

Commercio al dettaglio di articoli di profumeria, per l’igiene personale, saponi, detersivi. Commercio al dettaglio di piccoli animali domestici. Rivenditori di materiale per ottica e fotografia, combustibile per uso domestico e per riscaldamento. Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, televisione, corrispondenza, radio, telefono. Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici.

Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia, lavanderie industriali, tintorie. Servizi di pompe funebri e attività connesse.

Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

Chi chiude

Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari. Chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. Restano aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie, aeroportuali e negli ospedali, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.

Sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti).

Trasporti pubblici

Garantiti i trasporti. Ma il decreto lascia margine di azione per intervenire anche su questo settore. I presidenti delle Regioni potranno rivedere la programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto pubblico locale, anche non di linea, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, può disporre, la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.

Chi lavora nella Pubblica amministrazione

Le pubbliche amministrazioni, assicurano lo svolgimento in via ordinaria delle prestazioni lavorative in forma agile del proprio personale

Attività produttive e professionali

Per quanto riguarda le attività produttive e le attività professionali si elencano una serie di raccomandazioni. Attuare il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza. Incentivare le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva. Sospendere le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione. Assumere protocolli di sicurezza anti-contagio e strumenti di protezione individuale. Incentivare le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando forme di ammortizzatori sociali.

Francesca Stornante

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4 commenti

  1. Ma i custodi e portinai devono lavorare ?

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    1. Ciao sono anche io un portinaio di condominio….mi sto facendo anche io questa domanda ma non trovo risposte…

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  2. bonanno giuseppe 12 Marzo 2020 12:04

    ma a Bucca i CATENO CHIUDI O RESTA APERTA, LA DUSSO LE JENE VESPA CHIUDUNU , almenu iddu u putemu sentiri ??? infornmativi…..in mancanza di sti tri programma almeno ridemu na picca. Grazie

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  3. stefania donato 13 Marzo 2020 14:34

    Scusati ma per chi vende pane e biscotti c’è un arario di chiusura?

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