Coronavirus. Ezio, giovane imprenditore: "Chi me lo fa fare ad avere una partita Iva in Italia?»

Coronavirus. Ezio, giovane imprenditore: “Chi me lo fa fare ad avere una partita Iva in Italia?»

Francesca Stornante

Coronavirus. Ezio, giovane imprenditore: “Chi me lo fa fare ad avere una partita Iva in Italia?»

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mercoledì 08 Aprile 2020 - 16:37

Emergenza Coronavirus e crisi. Ezio Sindoni racconta la sua esperienza dopo anni di lavoro e sacrifici. Con preoccupazione e sfiducia

Ezio Sindoni è un giovane imprenditore della provincia di Messina. Ha costruito con sacrifici e dedizione la sua attività. Anni di investimenti e lavoro per crescere passo dopo passo e mettere in piedi una realtà che dà lavoro a lui e a tutta la squadra di collaboratori che lo hanno affiancato fino ad oggi. La sua seconda casa, perché in fondo di questo si tratta, si chiama “Il poggio del tempo perduto”. E’ una sala ricevimenti che come tutte in questo periodo di emergenza Coronavirus ha dovuto chiudere e non sa quando potrà tornare a lavorare. Ezio e tutto il suo staff si sono ritrovati a dover annullare prenotazioni ed eventi che ci sarebbero stati in questi mesi. E, considerato anche che è proprio questa la stagione in cui si lavora tanto, i danni economici rischiano di essere insostenibili. Ezio racconta la sua esperienza che in questo momento è simile purtroppo a quella di tanti altri. Un’analisi lucida di quelli che sono stati gli eventi di queste ultime settimane. Con uno sguardo al futuro preoccupato e sfiduciato.

Non so tra quanti mesi potrò riaprire

«Sono un piccolo imprenditore qualsiasi: ho chiuso la mia attività dal 1 Marzo, anticipando il decreto perché non ero in grado di rispettare le prescrizioni nella mia attività. Non so tra quanti mesi potrò riaprire e con quali limitazioni. Ho pagato le rate dei mutui le prime tre settimane, dal 1 Ottobre dovrò pagarle nuovamente con la maggiorazione degli interessi sulle rate sospese. Ho pagato le bollette, o meglio le accise in esse previste essendo i consumi al minimo. Non ho pagato iva e contributi(sono rinviati non sospesi) e dovrò farlo a Giugno insieme a tutto il resto. Ho pagato i dipendenti, i fornitori, ho ricevuto zero aiuti economici, eppure ho dovuto mangiare e mantenere la famiglia. Ho perso, ad oggi, il 60% del fatturato 2020 con l’annullamento o il rinvio degli eventi programmati da marzo a luglio e chissà da agosto in poi. 

Aiuti alle imprese?

Ho aspettato con ansia il decreto per gli aiuti alle imprese e scopro che il massimo che potrò ottenere saranno 25 mila euro da pagare in 48 rate (i primi 24 mesi pare siano di preammortamento) che si aggiungono agli altri mutui/prestiti che fino a ieri ho sempre onorato e che serviranno a mantenere le spese fisse della mia attività in questi mesi di chiusura (posto che la banca li eroghi)ovvero manutenzioni ordinarie e straordinarie, utenze, rateizzazioni, assegni dati a garanzia di fatture emesse e tanto altro.

 Con dignità e doveroso senso civico non esco dal paesino in cui vivo da 38 giorni. Non mi lamento mai, non mi interessano le polemiche, ma vi chiedo: chi me lo fa fare ad avere una partita Iva in Italia?». 

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5 commenti

  1. Al di là dell’emergenza covid-19 c’è da dire che in Italia le partite iva non sono mai state tutte uguali. Più milioni di euro fai girare più sei aiutato dallo Stato. Se sei un piccolo imprenditore con pochi dipendenti è tutto diverso.
    Oggi però i nodi vengono al pettine e non solo in Italia, e non solo per l’elevata tassazione o i mancati aiuti. Un solo mese di emergenza è stato in grado di mettere in crisi un sistema che si riteneva infallibile e ancor peggio l’unico possibile.
    La cosa peggiore credo sia quella di pensare una ripartenza per tornare allo stato ante-virus.
    In proposito consiglio: ascoltare le parole di Papa Francesco. E magari la lettura di un economista che si chiama Serge Latouche.

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  2. Stefano Costa 8 Aprile 2020 18:43

    Resisti Ezio…la dedizione, l’amore e la cura che hai sempre messo in tutto ciò che hai fatto fino ad oggi, ti permetteranno di risollevarti e ripartire…

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  3. C é anche di peggio…. ma credo che sia semplicemente arrivato il momento di mandare a casa per fallimento la politica che vede nelle imprese una mucca da mungere e i burocrati dei ministeri…. cambiare le regole per sopravvivere ! Se non hai una buona etica non avrai mai una buona economia…

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  4. bonanno giuseppe 9 Aprile 2020 08:00

    ricordo sempre ….la favoletta della………………..cicala e la formica…..per chi non la conoscesse vada a cercarla su wikipedia

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  5. Mimmo Galletta 9 Aprile 2020 10:53

    Quando d’estate ci trasferiamo a Rometta è sempre un momento piacevole quello che trascorriamo coccolati dalle attenzioni tue e dell’intero staff.

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