Coronavirus Messina, appelli di Zante e Amata: "Stop a eventi e serate in discoteca"

Coronavirus Messina, appelli di Zante e Amata: “Stop a eventi e serate in discoteca”

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina, appelli di Zante e Amata: “Stop a eventi e serate in discoteca”

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sabato 07 Marzo 2020 - 13:32

#coronavirus L'appello è al buon senso: organizzare eventi e movida mette a rischio di contagio l'intera comunità ed è violazione di legge.

Gli stessi giovani che hanno contestato il Rettore perché ha fatto svolgere gli ultimi esami in programma o il sindaco quando, in ottemperanza ai provvedimenti nazionali, non aveva ancora chiuso le scuole, sono quelli che nel week end affollano locali e discoteche, eventi e serate di movida. Di giorno sbandierano la necessità di sicurezza ma la sera cambiano idea. Da qui l’appello soprattutto al buon senso ed alla massima cautela da parte del consigliere comunale Dario Ugo Zante e della deputata regionale Elvira Amata. Appelli sposati dal sindaco De Luca nella sua pagina facebook.

Zante: usiamo il buon senso

In questo momento di particolare criticità non dobbiamo farci prendere dal panico ma usare cautela e soprattutto buon senso– scrive il consigliere comunale azzurro Dario Zante– Da giovane, che comprende quindi le esigenze, le paure e i desideri dei suoi coetanei, ma soprattutto da rappresentante delle istituzioni, voglio fare un appello ai miei coetanei. In particolare mi rivolgo a quanti continuano ad organizzare feste nei week end e serate. Sono gli stessi che, a gran voce, hanno contestato le decisioni del Rettore Cuzzocrea in merito allo svolgimento degli esami universitari, e sono gli stessi che hanno attaccato il sindaco De Luca perché non aveva ancora chiuso le scuole. Studenti e rappresentanti degli studenti hanno fatto sentire la loro voce chiedendo tutela e sicurezza per la popolazione studentesca. Adesso che le scuole sono chiuse però dovremmo tutti manifestare buon senso e coerenza, proprio per la sicurezza nostra e delle nostre famiglie. Non possiamo “per un pugno di dollari” continuare ad organizzare serate, festini e ballate… L’alcol usiamolo per disinfettare le nostre mani in questo momento non per ammazzare i nostri neuroni. Se proprio dobbiamo essere contagiati, in questo momento facciamoci contagiare da Pascoli, da Leopardi, ma non da scelte che mettono a repentaglio la salute nostra e della nostra comunità. Dimostriamo di essere maturi e consapevoli delle nostre scelte”.

Il divieto nazionale

Anche la capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia Elvira Amata accende i riflettori sullo stesso problema ricordando cosa prevede il decreto del governo Conte. Sono state sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Amata: è violazione di legge

Mi chiedo come sia possibile- scrive Elvira Amata– che assistiamo ancora al proliferare, allo svolgersi e alla promozione di eventi ludici ricreativi che ospitano centinaia di persone. Appellarsi al buonsenso di chi possiede locali e/o organizza manifestazioni simili evidentemente non è sufficiente. Esistono delle regole che sono state diramate per evitare il diffondersi del contagio e abbiamo il dovere di comportarci responsabilmente. Questa condotta non solo rappresenta un rischio e un’offesa alla civile convivenza sociale ma si connota come una palese violazione di quanto disposto dall’organo governativo. Ad organizzatori e pr, operatori dell’industria dell’intrattenimento e dello svago chiedo di fare un passo indietro perché il mancato incasso di una serata non vale il rischio di contagio a cui-al netto di proclami sulla sicurezza che leggo su post e messaggi diramati dalle discoteche-espongono CONSAPEVOLMENTE i propri clienti”.

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