Coronavirus Messina, morta un'anziana. Paura e dolore nella casa di riposo

Coronavirus Messina, morta un’anziana. Paura e dolore nella casa di riposo

Rosaria Brancato

Coronavirus Messina, morta un’anziana. Paura e dolore nella casa di riposo

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martedì 24 Marzo 2020 - 14:35

L'emergenza è stata gestita male, il rischio contagi sottovalutato. Troppi ritardi. E adesso gli operatori sono esasperati: "Abbiamo paura"

La prima vittima del coronavirus a Messina è una 97enne, una delle ospiti della casa di riposo “Come d’Incanto”, finita al centro dell’attenzione nei giorni scorsi.

Come d’incanto…un focolaio

La struttura di via I Settembre infatti è diventato un vero e proprio focolaio, anche a causa di una serie di ritardi e superficialità che si sono registrate. Il primo allarme con tanto di richiesta di tampone infatti risaliva a lunedì scorso, ma è stato effettuato in ritardo. E anche le fasi successive sono state gestite male, soprattutto se si tiene in considerazione di una casa di riposo e quindi ad alto rischio contagio. Gli anziani ricoverati sono 71 e gli operatori 16.

Emergenza mal gestita

Dal momento del primo caso,  l’emergenza è stata sottovalutata ed i tamponi per gli altri anziani sono arrivati in ritardo e ne sono stati effettuati solo 24 (per chi presentava sintomi). Al Policlinico, da giovedì a ieri, ne sono stati trasferiti 4. La struttura è stata messa in isolamento ma la situazione è allarmante. All’interno una ventina di ospiti già risultati postivi al test. GLI OPERATORI infatti sono stati a diretto contatto con gli anziani SEMPRE, fino a questa mattina, senza sapere quali degli anziani è positivo e quale no e soprattutto a rischio della propria stessa salute. I tamponi sugli operatori sono stati effettuati solo ieri e dopo una serie di proteste e l’intervento diretto del sindaco.

La paura degli operatori

Ma i risultati non sono ancora arrivati e i lavoratori sono costretti a convivere con LA PAURA E L’IMPOSSIBILITA’ AD USCIRE. Due di loro hanno firmato l’autocertificazione e sono andati a trascorrere la quarantena in casa. Ma per chi resta sono ore di angoscia, d’incertezza. Soprattutto si sentono abbandonati, perché hanno continuato a prendersi cura degli ospiti ma nessuno dà loro certezze, né alcun tipo di supporto. Nessuno che dia loro un cambio, notizie certe, assistenza anche psicologica. In fondo è come convivere con la paura di un nemico invisibile e trovarsi del tutto impotenti. La notizia della morte della 97enne ovviamente ha gettato, se possibile, ancora più nello sconforto tutti

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Un commento

  1. ANTONIO BARBERA 24 Marzo 2020 18:35

    I Manager della Sanità messinese hanno trascorso un tranquillo fine settimana ,a fare i tamponi c’è tempo .

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