Calunnia, condanna a 2 anni e mezzo per il deputato Picciolo (Dr)

Calunnia, condanna a 2 anni e mezzo per il deputato Picciolo (Dr)

Al. Ser.

Calunnia, condanna a 2 anni e mezzo per il deputato Picciolo (Dr)

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sabato 20 Dicembre 2014 - 14:28

Cadono le accuse per Ciccio Curcio mentre Picciolo resta "impigliato" nelle lettere anonime contro Dalmazio e Catalioto. L'avvocato Favazzo: "Curcio è stato assolto da una pena già scontata".

Si chiude con una condanna ed un’assoluzione il processo sui “corvi” dello Stretto. Il giudice monocratico Mario Samperi ha condannato a 2 anni e mezzo Giuseppe Picciolo, oggi deputato regionale dei Democratici riformisti. Assolto invece Francesco Curcio, ex consigliere comunale del Pd. I due erano accusati a vario titolo di simulazione di reato e calunnia aggravata.

All’epoca militavano insieme nel Pd ed avrebbero siglato due missive, inviate al Sindaco, alla Procura ma anche ad altri uffici, accusando gli avvocati Antonio Catalioto e Nino Dalmazio di mala gestio in alcune vicende, adombrando la commissione di reati. Le lettere, inviate tra l’agosto 2006 e il giugno 2007, erano attribuite a terzi. In realtà, verificarono gli inquirenti, erano state vergate dal l’esponente politico.

A Curcio veniva contestato di aver sostanzialmente sviato le indagini in merito ad una delle due lettere. Per lui i giudici hanno deciso l’assoluzione, come chiesto dallo stesso pubblico ministero.

Le due parti civili, Catalioto e Dalmazio, si sono costituite soltanto contro Picciolo. A loro il giudice ha riconosciuto un risarcimento di 2700 euro. Curcio è stato difeso dall’avvocato Nino Favazzo. Picciolo, che ha incassato l’assoluzione di due capi di imputazione, è difeso dagli avvocati Salvatore Versaci e Bonni Candido. Catalioto è assistito dall’avvocato Alberto Gullino.

“Ciccio Curcio ha dovuto attendere cinque lunghi anni per sentire dichiarare la propria innocenza – commenta l’avvocato Favazzo – per fatti rispetto ai quali, sin dalla prime fasi delle indagini, era risultata la sua più completa estraneità. Cinque anni di un processo nel corso del quale il nome di Curcio è stato evocato praticamente solo in occasione dell’appello delle parti. La odierna sentenza, se pone la parola fine sulla vicenda, non cancellerà i cinque anni di “pena espiata” – perché il processo è pena per l’imputato – con le intuibili conseguenze sia sul piano familiare che personale, né tanto meno ripagherà Ciccio Curcio per la irrimediabile perdita di opportunità politiche subita, per effetto di contestazioni che oggi la assoluzione ha definitivamente spazzato via”.

4 commenti

  1. E adesso perché non si dimette? PERCHE’???!??!?

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  2. E adesso perché non si dimette? PERCHE’???!??!?

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  3. Quindi uno che la giustizia stava processando per calunnia (avrebbe scritto lettere anonime) faceva parte della commissione antimafia? No, di sicuro c’è uno sbaglio, non può essere. Comunque ora si vuole dimettere da capogruppo e dalla commissione antimafia, e non da deputato regionale? No, sono ancora più sicuro che c’è sempre lo stesso sbaglio di prima. Uno sbaglio reiterato e colpevole, uno “sbaglio” che sbaglia a prendersela con chi scrive lettere anonime. Qua ci vorrebbe l’avvocato Messina di Fiorello, che concluderebbe: signor Giudice ma che doveva fare il mio assistito Dott. Picciolo con la penna Cartier della comunione, scrivere su muri, inzozzare gli scranni del consiglio comunale, NO ed allora ha fatto bene a scrivere una lettera.

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  4. Quindi uno che la giustizia stava processando per calunnia (avrebbe scritto lettere anonime) faceva parte della commissione antimafia? No, di sicuro c’è uno sbaglio, non può essere. Comunque ora si vuole dimettere da capogruppo e dalla commissione antimafia, e non da deputato regionale? No, sono ancora più sicuro che c’è sempre lo stesso sbaglio di prima. Uno sbaglio reiterato e colpevole, uno “sbaglio” che sbaglia a prendersela con chi scrive lettere anonime. Qua ci vorrebbe l’avvocato Messina di Fiorello, che concluderebbe: signor Giudice ma che doveva fare il mio assistito Dott. Picciolo con la penna Cartier della comunione, scrivere su muri, inzozzare gli scranni del consiglio comunale, NO ed allora ha fatto bene a scrivere una lettera.

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