Covid 19. "Mia madre all'Irccs con l'ictus da 20 giorni senza riabilitazione. Il virus è l'indifferenza"

Covid 19. “Mia madre all’Irccs con l’ictus da 20 giorni senza riabilitazione. Il virus è l’indifferenza”

Redazione

Covid 19. “Mia madre all’Irccs con l’ictus da 20 giorni senza riabilitazione. Il virus è l’indifferenza”

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mercoledì 08 Aprile 2020 - 10:31

L'appello di Virginia Sciacca: "Dal 19 marzo sospese le attività di riabilitazione all'Irccs. Ma il tempo è vitale per pazienti come mia madre"

Nell’emergenza non abbandoniamo chi soffre, scrive su facebook la figlia di una donna attualmente degente all’Irccs, in seguito ad un ictus. L’appello lo ha inviato al presidente della Regione Nello Musumeci, all’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, al sindaco De Luca, ai vertici dell’Irccs-Piemonte ed al coordinatore per l’emergenza Covid Messina Giuseppe Laganga. Ci uniamo all’appello di Virginia Sciacca e dei suoi familiari

L’ictus e il ricovero all’Irccs

Dal 16 marzo mia madre è ricoverata presso il centro IRCCS Bonino Pulejo nel reparto di neuroriabilitazione dell’ospedale Piemonte di Messina, a seguito di un grave ictus emorragico. Dal 19 marzo, in seguito ai contagi da COVID-19 riscontrati presso la sede di Casazza dello stesso IRCCS, la direzione sanitaria del Centro ha sospeso tutte le attività “non urgenti”, incluse le attività riabilitative, mettendo il personale preposto in ferie forzate.

Da 20 giorni sospesa riabilitazione

Sono trascorsi ormai 20 giorni dall’interruzione di tale servizio e pazienti in condizioni gravi come mia madre, pur trovandosi ricoverati in un centro preposto alla Riabilitazione, sono e restano tutt’oggi privi di qualunque cura riabilitativa, in attesa degli esiti dei tamponi  ai terapisti. Come noto al personale medico e specialistico, per lei e per gli altri pazienti nella sua stessa condizione, la riabilitazione e i TEMPI in cui questa viene avviata risultano essenziali per la ripresa di attività primarie tra cui l’alimentazione autonoma, la funzionalità verbale e la deambulazione.

Il diritto alla salute è essenziale

Ritengo che nessuna normativa, tra quelle adottate a livello nazionale, regionale e locale, per garantire il contenimento dell’epidemia, possa in alcun modo compromettere il diritto alla salute Costituzionalmente garantito. CAPISCO che viviamo un’emergenza senza precedenti. NON ACCETTO che chi già soffre debba subire ulteriori ingiustizie. CAPISCO che la Sicilia come tutta l’Italia sta facendo un grandissimo sforzo per contenere i contagi. NON ACCETTO che si possano tenere aperte attività non essenziali come negozi di generi non alimentari (es. detersivi) e si sospendano attività come la riabilitazione, che per alcuni pazienti sono di vitale importanza.

Si riattivi subito la riabilitazione

CHIEDO pertanto la ripresa IMMEDIATA delle attività di riabilitazione presso il centro Irccs Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo” di Messina per mia madre e per tutti i pazienti in cura presso lo stesso centro. CHIEDO inoltre a tutti coloro che leggono questo messaggio di CONDIVIDERE questa mia richiesta, nell’interesse dei nostri cari malati e di una città, Messina, in cui ancora nessuna voce si è levata per tutelare chi soffre due volte nel caos di questa terribile emergenza.

Il virus dell’indifferenza

Scontrandoci quotidianamente con una macchina burocratica i cui ingranaggi sono evidentemente compromessi, chiedo il supporto di tutti per sbloccare la situazione ed arginare gli altri virus che minano il funzionamento della nostra società, ovvero IGNORANZA e INDIFFERENZA.

Virginia Sciacca, con Salvatore, Raffaele e Gaetano

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8 commenti

  1. pulizia totale 8 Aprile 2020 10:49

    tutti o quasi i deceduti sono causati dalla scarsa disponibilita dei mezzi e macchinari e dottori e non vorrei spingermi a dire cose brutte,ma se devo essere ricoverato mi auguro di essere curato da un dottore che ha studiato dico che ha studiato

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  2. Avv. Natale Arena 8 Aprile 2020 11:58

    Condividiamo integralmente l’appello di Virginia: non consentiamo che si arrivi ad una medicina e terapia “selettiva”. Si attivino tutti, ciascuno per le proprie responsabilità e funzioni, evitando di abbandonare i ricoverati per altre patologie.
    Natale e Antonella Arena

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  3. Signora io sono con Lei, ha ragione è una vergogna. Ma di questo dobbiamo ringraziare il dott. Bramante che ha dimostrato di non essere all’altezza per gestire un Irccs. Per esempio: anche il San Raffarle di Milano e ‘ un Irccs ma…..la differenza è sostanziale. Voto Bramante: – 1 (……non è cosa sua).

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  4. rosario ing d'andrea 8 Aprile 2020 12:35

    condivido pienamente la denuncia di virginia mi associo alla sua richiesta
    ATTIVATE subito ogni iniziativa non siate inermi

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  5. ALESSANDRO CARUSO 8 Aprile 2020 12:59

    La neuroriabilitazione in un paziente affetto da ictus è necessaria, urgente, non rientra tecnicamente nelle attività sanitarie NON URGENTI , considerando che era nel reparto di neuroriabilitazione, quindi ricoverata per la fase successiva alla patologia neurologica acuta.

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  6. Vincenzo Perani 8 Aprile 2020 18:20

    Condivido la richiesta della famiglia Sciacca. Non si possono trascurare le cure o addirittura bloccarle a chi ne ha bisogno

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  7. Purtroppo per molti medici i pazienti si trasformano in numeri non sono più persone.Mi dispiace dirlo ma trattano i malati come una pratica di un qualsiasi ufficio.In questa circostanza sono comparse tutte le defaillances della sanità.Insomma ” supra a vaddira u gravunchiu” .Poveri malati.Perche’il sud deve essere sempre penalizzato ?Non paghiamo tutti la stessa aliquota di tasse?Perché non dobbiamo avere i servizi e l’assistenza del nord?Virginia sono con lei

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  8. Non ci sono parole. Condivido la richiesta della Signora Sciacca perché il diritto alla salute e’ innegabile

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