Questa mattina saranno vaccinati i medici in prima linea nella gestione dell'emergenza covid
Mentre prosegue la campagna vaccinale nelle aziende ospedaliere di Messina (Policlinico, Papardo e Irccs), da questa mattina scatta il V-Day anche per l’Asp 5. Messina. L’appuntamento é fissato alle 11.30 di domenica 3 gennaio 2021, presso la sede aziendale di Palazzo Geraci, in via La Farina.. Si partirà con la vaccinazione di alcuni medici in prima linea nella gestione dell’emergenza epidemiologica.
La campagna vaccinale
Oltre 8 mila le fiale arrivate finora in riva allo Stretto e destinate alle prime vaccinazioni, ma le consegne continueranno tenendo in considerazione il Piano nazionale e quello regionale. Dal 7 il V day riguarderà anche gli ospedali della provincia (tappe a Taormina e Patti). Ieri è stata la volta del Policlinico (si è vaccinato il rettore Cuzzocrea facendo un appello alla cittadinanza), dove nei prossimi giorni sarà realizzato un apposito spazio, ed il Papardo.
Irccs-Piemonte
All’Irccs-Piemonte le prime dosi sono arrivate il 31 dicembre e stanno continuando le vaccinazioni. I primi sono stati stati 12 operatori sanitari impegnati in prima linea nei reparti di Rianimazione e Pronto Soccorso. Ieri sono state somministrate altre 30 dosi e lunedì ne saranno somministrate altre 50. Il numero degli aderenti volontari sarà esteso a tutto il personale secondo una precisa e dettagliata calendarizzazione.
Le inoculazioni avvengono nelle sede storica del nosocomio di Contrada Casazza, dove opera un team di collaboratori della Ricerca appartenente al Laboratorio di Neurobiologia Molecolare diretto dalla Dott.ssa Emanuela Mazzon e dei Dottori Edoardo Sessa e Giangaetano D’Aleo per la parte clinico – organizzativa. Soddisfatti il dg Barone e il direttore scientifico Bramanti “Le adesioni aumentano e questo indica una forte presa di coscienza che la strada da seguire sia quella giusta. Iniziando la campagna vaccinale è come se fosse iniziata una nuova era. Il grande sforzo tecnologico di ricerca e produzione del siero, rappresenta per tutta l’umanità una speranza concreta per la soluzione finale alla pandemia”
