Crisi finanziaria dei Comuni, sindaci in prefettura: "Non ci arrendiamo". La risposta del ministro. VIDEO

Crisi finanziaria dei Comuni, sindaci in prefettura: “Non ci arrendiamo”. La risposta del ministro. VIDEO

Gianluca Santisi

Crisi finanziaria dei Comuni, sindaci in prefettura: “Non ci arrendiamo”. La risposta del ministro. VIDEO

giovedì 18 Novembre 2021 - 07:30

Una delegazione di amministratori della provincia ha incontrato il prefetto Di Stani. E da Roma arrivano le prime aperture sui bilanci 2021: Lamorgese risponde alla Camera a Navarra

Le dichiarazioni del sindaco di Taormina Bolognari
al termine dell’incontro in prefettura

MESSINA – Il grido d’allarme dei sindaci non è rimasto inascoltato. Ieri pomeriggio una folta delegazione di amministratori della città metropolitana di Messina è stata ricevuta a Palazzo del Governo dal Prefetto Cosima Di Stani. Contemporaneamente, nelle altre 8 prefetture dell’Isola, i sindaci siciliani hanno rappresentato la gravissima crisi finanziaria e organizzativa in atto. La richiesta è che vengano approvate, con la massima urgenza, norme idonee a sostenere i tanti comuni che, a causa di una crisi strutturale e di sistema, non sono in grado di approvare i bilanci.

Le dichiarazioni del sindaco di Antillo
ed ex presidente dell’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani


Nel corso dell’incontro a Messina, sono state sottolineate le sempre maggiori difficoltà degli enti locali a definire un documento di pianificazione finanziaria che trovi il necessario punto di equilibrio tra le entrate, per le quali permangono forti difficoltà nella fase di riscossione dei tributi, e le uscite, la cui mole è spesso incomprimibile perché legata a spese per servizi essenziali. La situazione è allarmante. Sulla base degli ultimi dati pubblicati dall’assessorato regionale delle Autonomie locali, solo 152 comuni su 391 in Sicilia hanno approvato il bilancio di previsione 2021-2023 ed appena 74 il Consuntivo 2020.

L’intervento del sindaco di Antillo
Davide Paratore

“Nessuna richiesta di sussidi ma norme volte a garantire la possibilità di tenere il passo con il resto del paese”, ha evidenziato il sindaco di Milazzo, Pippo Midili, al termine dell’incontro. “Chiediamo di non essere penalizzati ancora una volta – ha aggiunto – e di poter sfruttare le opportunità offerte dal Pnrr. Senza una decisione in tal senso sarà difficile traghettare le città siciliane nel futuro. Il rischio di non poter fornire servizi essenziali e di non poter progettare e programmare è evidente. Non ci arrendiamo ma chiediamo che ci vengano forniti non aiuti economici ma normativi. Nessuna questua, soli opportunità ad oggi negate“.

Recependo le gravi preoccupazioni, il prefetto Di Stani ha ribadito la propria disponibilità a fornire ogni possibile supporto istituzionale che posse concorrere alla soluzione delle criticità. In tale prospettiva, provvederà ad inoltrare agli organi di governo il documento riepilogativo delle proposte messe a punto da Anci Sicilia.

Il question time alla Camera: Lamorgese risponde a Navarra

Sull’argomento è intanto intervenuto il parlamentare del Pd, Pietro Navarra: “Con i colleghi Miceli, Raciti e Cappellani abbiamo subito fatto nostre le richieste che i sindaci dei Comuni siciliani hanno rivolto al Governo. Abbiamo, quindi, avviato un’interlocuzione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Ministero degli Interni. Al question time della Camera dei Deputati – ha proseguito Navarra – abbiamo avuto una prima risposta da parte della Ministra Lamorgese che si è impegnata ad affrontare la crisi finanziaria dei Comuni in due fasi: un primo intervento per risolvere i problemi di bilancio per l’anno 2021 e un secondo intervento di carattere strutturale con la riforma del Testo unico degli enti locali che si concretizzerà nei primi mesi del prossimo anno”. 

Navarra ha aggiunto che parlamentari siciliani del Pd non “molleranno presa”. “Ci adopereremo – ha concluso – affinché il Governo possa, con i prossimi provvedimenti in discussione in Parlamento, dare le risposte attese dai Comuni siciliani”.

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