Il vicepresidente del Consiglio comunale ha interrogato l'amministrazione e chiesto di installare "bagni pubblici a pagamento per i turisti" in vista della Vara
MESSINA – Il razionamento dell’acqua “rischia di trasformarsi in una vera emergenza con l’arrivo dei grandi eventi estivi, in particolare la processione della Vara del 15 agosto”. A dichiararlo, esprimendo “profonda preoccupazione”, è stato il vicepresidente del Consiglio comunale Giandomenico La Fauci (Ora Sicilia), che ha presentato un’interrogazione al sindaco Basile per “agire subito”.
Secondo La Fauci “non possiamo permetterci di accogliere migliaia di visitatori senza avere un piano concreto per la gestione dei servizi igienici e dell’approvvigionamento idrico. I nostri bar e ristoranti stanno già faticando a garantire l’uso dei bagni ai clienti, come possiamo gestire un afflusso straordinario di persone in queste condizioni? Infatti, già dopo poche ore del mattino, bar e ristoranti, sono costretti a mettere il bagno ‘fuori servizio’ per carenza d’acqua e la poca rimasta serve per poter proseguire col lavoro ordinario”.
Il consigliere è poi tornato a una proposta già avanzata mesi fa: “Lo scorso settembre avevo proposto l’installazione di bagni pubblici a pagamento, una soluzione che potrebbe rivelarsi preziosa in questo momento. Non sarebbe, allora, il caso di accelerare questa opzione per consentire a cittadini e turisti di utilizzare i servizi igienici senza gravare sulle già carenti scorte degli esercizi commerciali? Chiedo all’amministrazione di muoversi su questo fronte e di valutare anche altre misure immediate, come l’aumento dell’erogazione idrica agli esercizi commerciali durante gli eventi”.
La Fauci ha poi concluso: “La mia non è una critica fine a sé stessa, ma un invito ad agire. Messina merita di poter celebrare le sue tradizioni e accogliere i visitatori nel migliore dei modi, anche in un momento di difficoltà come questo. Confido che l’amministrazione saprà fornire risposte concrete e attuare soluzioni efficaci in tempi brevi. La salute pubblica, il decoro della nostra città e il sostegno alle attività commerciali devono essere le nostre priorità”.

Molti locali ( attività produttive) hanno chiuso bagni con cartelli per mancanza di acqua.
Non cambia nulla perché anche negli anni che non c’era la crisi gli esercenti dicevano puntualmente che il bagno era guasto. A dirla tutta la Vara non porta certamente turismo ma visitatori occasionali che prevalentemente mangiano un po’ di arancini e di focaccia e lasciano la città ancora più sporca. Quindi il Consigliere si preoccupi dei cittadini che soffrono sempre di più e sono esausti