Nonostante le sollecitazioni da parte della protezione civile nazionale e l'interrogazione dello scorso settembre ad opera del deputato 5 stelle Villarosa, ancora poche certezze dalla regione. A quando gli interventi di messa in sicurezza del territorio?
Torniamo ancora a parlare di criticità idrogeologiche. Mentre sembra stiano arrivando, seppur lentamente, alcune risposte riguardo alle criticità emerse a seguito dell'alluvione del 2011, ben poco sembra essersi mosso per quanto riguarda i comuni del messinese colpiti dagli eventi alluvionali del 2015.
Lo scorso settembre il deputato cinque stelle Alessio Villarosa aveva chiesto maggiori delucidazioni alla protezione civile nazionale, chiedendo se si dessero risposte celeri e precise. Nello specifico, il deputato, aveva richiesto quale fosse lo stato di attuazione dei lavori programmati e da programmare legati alle ordinanze 340 e 458 del 2016, le ordinanze relative alle alluvioni che colpirono la provincia di Messina due anni fa.
Nonostante una prima celere risposta, tuttavia, perdura ancora l'attesa. "I cittadini, soprattutto quelli delle mie zone, sono ancora in attesa degli interventi concreti e previsti dall'ordinanza -ha dichiarato Villarosa, che ha poi aggiunto- Ogni anno, in questo periodo, si guarda sempre con paura il cielo sperando che non piova mai come due anni fa. Dopo la mia richiesta, tramite PEC, alla protezione civile nazionale mi era stato comunicato di aver chiesto alla regione una lista di tutte le azioni intraprese e da intraprendere a seguito delle due ordinanze sul tema. La settimana scorsa -prosegue- ho contattato telefonicamente gli uffici e ancora non si hanno notizie dalla regione".
Villarosa ha poi concluso spiegando di aver inviato una nuova PEC, al fine di ottenere risposte concrete: "Le risposte vanno date soprattutto ai cittadini. Sono passati due anni e ancora siamo solo alla caratterizzazione dei sedimenti o alla nomina dei RUP. Questa situazione ha dell’incredibile”.
Nel 2015 tra le zone maggiormente colpite dall'alluvione vi furono anche i comuni di Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. I danni più gravi, sull'asse tirrenico, vennero registrati proprio nel barcellonese.
Salvatore Di Trapani
